Il pescatore: Tommaso Cerisola

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Il ricordo di Gianluca

 

   

Tommaso Cerisola (1871-1964) che oggi riposa nel piccolo cimitero dietro la Chiesa, è tra i  pescatori di Varigotti senz'altro il più conosciuto, per essere stato immortalato in una bella cartolina a colori di parecchi anni fa. Chi ha potuto vederlo da vivo lo ricorda, già piuttosto anziano, con il caratteristico berretto e l'immancabile pipa, sempre seduto nella piazzetta del molo, dove rappresentava una vera e propria attrattiva in più per Borgovecchio. Incarnava perfettamente l'immagine del vecchio uomo di mare, con la sua fronte rugosa, gli occhi profondi e la folta barba bianca, soggetto ideale nelle foto ricordo di tanti turisti.

 

Camminando in quegli anni per i vicoli di Varigotti, una delle immagini più famigliari era proprio quella dei pescatori e delle loro mogli che davanti alla porta di casa riparavano e preparavano le reti per la pesca successiva. Un ambiente poetico e pittoresco che aveva però alle spalle una realtà fatta di fatica e di sacrificio, a stretto contatto con le bellezze ma anche con i pericoli del mare.

 

Era un mondo che aveva poi un fascino particolare per chi da bambino trascorreva le vacanze nella Varigotti di allora. Spesso ci si svegliava un po' più presto del solito per correre alla spiaggia a vedere le coloratissime barche dei pescatori che, dopo la notte passata in mare, si soffermavano a ripulire le reti regalando conchiglie, stelle marine e cavallucci di mare, che poi venivano conservati gelosamente come un piccolo tesoro.

 

 

sg