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24/12/2007 Progetti ancora fermi i Bagni Marini in Regione

I TITOLARI dei Bagni Marini di Varigotti si dicono disillusi di poter concretizzare un progetto per la riqualificazione degli stabilimenti balneari. «Dopo un anno di attesa, inutile aspettando che Comune e Regione si mettessero d'accordo per tracciare le linee guida per arrivare alla riqualificazione anche del lungomare - ha detto Susanna Berrà, vice presidente dell'associazione - ci siamo potuti rendere conto di persona che non si potrà mai arrivare alla fattibilità di questo progetto per noi indispensabile». Qualche giorno fa, sono stati i rappresentanti degli operatori di Varigotti ad essere andati direttamente in Regione per capire effettivamente come stavano le cose. «Ed abbiamo capito che per la Regione, Varigotti è intoccabile», ha detto Susanna Berrà.

IL SECOLO XIX

 

17/12/2007 Distrutte un'auto e un'Ape indagini sul rogo di Varigotti

È SCOPPIATO l'inferno tra le 4 e le 5 di ieri mattina all'alba sull'Aurelia di Varigotti. Un'auto ha iniziato a bruciare all'improvviso e poco dopo il rogo si è esteso all'Ape che gli era parcheggiata a fianco.
Del rogo si sono accorti alcuni abitanti della zona che hanno prontamente dato l'allarme ai vigili del fuoco ma quando i pompieri sono intervenuti c'era ormai poco da salvare. La situazione era già compromessa soprattutto per l'auto a cui le fiamme hanno divorato tutto, dalla carrozzeria agli interni, lasciando solo intatti i cerchioni delle ruote.
Prontamente sono scattate le indagini per capire se il rogo sia stato accidentale o doloso. Gli inquirenti non escludono alcuna pista e stanno ascoltando le persone che hanno raccontato di aver visto il fumo e poi sprigionarsi le fiamme in pochissimi istanti, segno che forse sono state favorite da sostanze altamente infiammabili.
Indagini anche sulla proprietà dell'auto. Come sempre in questi casi c'è da capire se per caso il veicolo non sia stato oggetto di un raid incendiario legato magari ad una vendetta o uno sgarbo. Potrebbe ovviamente anche essere solo stato oggetto di un raid vandalico.

IL SECOLO XIX

 

16/12/2007 Varigotti auto a fuoco nella notte

Un’autovettura è stata completamente distrutta dalle fiamme questa notte all'inizio di Strada Vecchia, a pochissima distanza da un'abitazione che per fortuna non è stata toccata dal rogo. Intorno alle 4, i residenti nella casa hanno sentito degli scoppi e hanno chiamato i Carabinieri e i Vigili del fuoco sono prontamente intervenuti per spegnere l’incendio del mezzo: un'Audi che è andata completamente distrutta, il rogo si è esteso a un'Ape parcheggiata accanto e ha lievemente danneggiato una Panda parcheggiata ad alcuni metri. I Carabinieri hanno prelevato le targhe dei mezzi per risalire ai proprietari dei mezzi, i motivi dell'accaduto sono ancora in corso di accertamento.

foto scattate alle 9:30 di domenica mattina

  




15/12/2007
VARIGOTTI LA CRISI DEL BORGO SARACENO
“Dopo vent’anni non apro a Natale”
«Ho un albergo a Varigotti che è sempre rimasto aperto negli ultimi vent’anni nel periodo natalizio. Anch’io quest’anno tengo chiuso. Nel 2006 ci ho rimesso 15 mila euro, tasse a parte». Roberto Mantovani, albergatore di Varigotti, presidente della Ficum (Federazione indipendente di cittadini uniti e motivati) è uno degli ultimi a gettare la spugna. Nella splendida frazione di Finale nel periodo natalizio sarà quasi impossibile pernottare. In generale il problema riguarda anche le attività commerciali. A lanciare il grido d’allarme, attraverso La Stampa, era stato il presidente di «Varigotti Insieme», Fabrizio Fornasiero: «Troppo pochi coloro che commercialmente parlando operano nel periodo invernale a Varigotti, troppo pochi quelli che a costo anche di sacrifici economici, prolungano la loro attività al di là del periodo estivo, troppo poco varia l’offerta per attirare il turista che magari, nel fine settimana vuole godere del nostro sole». Perchè a fine estate quasi tutta Varigotti chiude i battenti? Aveva risposto Fornasiero: «La colpa, se di colpe si vuol parlare, è nella carenza di spazi commerciali disponibili conseguenza di una passata e deleteria politica di trasformazioni ad uso abitativo, dalla mancanza di incentivi da parte del Comune, e colpa anche di chi continua con la vecchia mentalità del guadagno immediato e nulla di più e quindi si sente più che autorizzato ad abbassare le saracinesche alla fine dell’estate. Gli obiettivi del mio operato che recentemente hanno innescato una polemica guidata dal signor Gonella a nome dei ristoratori del paese hanno voluto avere come unico obiettivo quello di sollecitare tutte le categorie commerciali a adoperarsi per far si che la stagionalità turistica del paese venga prolungata il più possibile». Dice Roberto Mantovani: «Le attività commerciali a Varigotti chiudono solo perchè non ci sono le condizioni economiche per mantenerle operative. Chiudono perchè l’imprenditore che rischia in proprio non solo non ha certezze del guadagno ma neppure aspettativa di esso. Al contrario ha una sola certezza: la fiscalità indipendentemente dal guadagno stesso. Le attività chiudono anche perchè mancano totalmente le infrastrutture: perchè nessun investimento pubblico è stato negli ultimi anni indirizzato verso questa parte di territorio. Le attività chiudono anche perchè non ci sono collegamenti con il centro e perchè la domanda turistica è limitata a solo 90 giorni». Conclude: «A Fornasiero chiedo se veramente pensa se il suo programma di manifestazioni natalizie poteva concorrere a migliorare le condizioni d’abbandono in cui versa il borgo? Davvero pensa che la gente non viene a Varigotti perchè ci sono gli alberghi chiusi?».
LA STAMPA



13/12/2007 Canoni demaniali alle stelle locali a rischio chiusura

finale contesta gli aumenti
Bar, ristoranti e persino un cinema: se passa la legge costretti a lasciare

 

L'AUMENTO dei canoni demaniali per le attività commerciali non annesse agli stabilimenti balneari, che arriva a superare il mille per cento per quelle non commerciali, costringerà molti gestori a chiudere l'attività.
A Finale, la mannaia dei canoni ha colpito alcuni dei locali pubblici più noti e che, per di più, garantiscono il servizio tutto l'anno come il ristorante pizzeria "Baquito" di Finalpia, il ristorante "La Caravella" di Varigotti e la terrazza del "Boncardo". Ma non risparmia neppure il Cinema "Ondina" sul lungomare e il porto turistico di Capo San Donato.
«Quest'anno il canone demaniale che dovremo corrispondere per il porto turistico che, a fatica e grazie a contributi regionali, dopo vent'anni, stiamo completando - ha detto l'assessore Massimo Gualberti - passa dai 70 mila euro del 2006 a 180 mila euro. Sperando che non venga approvato quanto previsto dalla nuova legge Finanziaria che farebbe salire il canone a 500 mila euro. Una cifra assurda a cui cerchiamo di far fronte chiedendo che ci vengano riconosciuti, quota a parte, i lavori svolti e le aree non utilizzate poiché occupate dal cantiere».
Intanto gli esercenti dei locali pubblici, tramite il vice presidente provinciale del sindacato Silb, Fabrizio Fasciolo, e presidente vicario dell'Ascom, si sono già rivolti a un legale per vedere in che modo attivare il ricorso al Tar.
«Ci sono alcune aziende che potrebbero arrivare al collasso se venisse approvata la nuova legge finanziaria ed applicati gli aumenti previsti - ha sottolineato Fasciolo -. Difficilmente un esercente, in un paese come il nostro, dove la stagione è ridotta ad alcuni mesi l'anno, può permettersi di pagare quei canoni». Ed aggiunge: «È una vera e propria ingiustizia per cui non c'è la volontà politica, al momento attuale, di trovare delle soluzioni. Quando a Savona è venuto l'assessore regionale Bozzano, alla mia domanda di chiarimento su questo aumento spropositato dei canoni, ha evitato di rispondermi, togliendomi la parola». E ormai c'è già chi, avendo superato gli 80 mila euro di canone, si è detto pronto a chiudere i battenti. E tra questi potrebbe esserci anche il titolare del Cinema Ondina. «È davvero incredibile che di fronte agli sforzi che fa anche il Comune per poter garantire l'apertura di un cinema in città, collaborando all'organizzazione della rassegna "Al Cinema Insieme", che permette di applicare prezzi ribassati un giorno la settimana, - ha detto Gualberti - si debba rispondere con l'applicazione di canoni così esagerati». Bruno Gonnella del ristorante "La Caravella" di Varigotti si dice profondamente deluso da uno Stato che non fa nulla per aiutare gli imprenditori. «Pagare 22 mila euro di canone demaniale, pari a dieci volte tanto rispetto allo scorso anno, - ha detto Gonnella - a cui devo aggiungere 3 mila euro di Ici e circa 6-7 mila euro per il mantenimento della struttura, che è un obbligo dei concessionari, è praticamente impossibile. E soprattutto, è molto avvilente che invece di premiarci per il fatto di garantire un servizio tutto l'anno, come facciamo noi e siamo tra i pochi, ci vediamo bastonare con canoni di questo genere. Faremo ricorso insieme a tutti gli altri locali pubblici».
silvia andreetto

 

IL SECOLO XIX

 

 

9/12/2007 L’ex colonia Fiorita di Varigotti raddoppia.

 

L’ex colonia Fiorita di Varigotti raddoppia, oggi diventata un residences. E’ stato completato (da privati) lo scavo dove sorgerà un’altra ala del residence che ha preso il posto della storica colonia. Alle spalle della struttura ricettiva è stata realizzata anche una piscina. Lungo la via Aurelia saranno realizzati come oneri di urbanizzazione, fra l’altro, diversi posti auto ad uso pubblico.
A.R.

 

LA STAMPA


 

 

9/12/2007 Turismo vietato a Varigotti Natale con alberghi chiusi

la polemica
Aperti solo due residence. Gli albergatori: «Non possiamo rimetterci»

 

Anche l'unico albergo finalese a cinque stelle, "Il Saraceno", ha chiuso i battenti a inizio dicembre e riaprirà solo il prossimo marzo. A Varigotti, borgo saraceno considerato una perla della Riviera, il turismo continua a fermarsi ai primi di ottobre. Nessuna possibilità per chi volesse trascorrere il Natale o il Capodanno in Riviera di alloggiare in un hotel a Varigotti.
«Quest'anno la situazione è ancora più critica - sottolinea Fabrizio Fornasiero, presidente dell'associazione "Varigotti insieme" - Se fino allo scorso anno almeno un paio di alberghi erano rimasti aperti, tra questi il Plaza, quest'anno lo sono solo un paio di residence-meuble. Ringrazio personalmente questi professionisti che garantiscono un importante servizio che però non soddisfa tutti. Infatti il tipo di clientela che trascorre una fine settimana o anche qualche giorno in più in un hotel, magari cinque stelle, è sicuramente diversa da quella che preferisce il residence o il meublè. Mi sembra strano che non si comprenda ciò o comunque non si tenga in considerazione la necessità di offrire servizi adeguati alle esigenze di un turismo cambiato negli ultimi anni».
La battaglia per evitare che il borgo saraceno si spopoli per buona parte dell'anno la sta combattendo da tempo anche l'amministrazione comunale che, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato e di Varigotti insieme, garantisce un programma di manifestazioni anche nel periodo natalizio.
Ma non basta. «E' inutile - dice Fornasiero - che si organizzino iniziative per attirare le gente a Varigotti se poi non ci sono posti dove i turisti possano trovare una giusta sistemazione alberghiera».
Insomma Fornasiero, anche se non direttamente, punta il dito verso l'associazione albergatori. «E' chiaro che la teoria sostenuta da molti albergatori, secondo cui non c'è abbastanza richiesta per tenere aperto l'esercizio, è il classico gatto che si morde la coda - sottolinea Fornasiero - Sono certo che in anni come questi, in cui neve in montagna ce n'è poca, sarebbero parecchie le persone che potrebbero scegliere un paradiso come Varigotti per le vacanze di Natale o di fine anno».
Replica il presidente degli albergatori Paolo Tedeschi: «E' un problema reale il fatto che a Varigotti non si riescano a garantire i servizi necessari per il turismo, ma è chiaro che se un albergatore decide di tenere chiuso è perché i costi di mantenimento del personale e della struttura superano la richiesta. La nostra categoria ha investito molto nelle strutture ma è indispensabile che lo Stato e gli enti istituzionali cerchino di venirci incontro per sgravarci in primis da tutte quelle tasse che ci penalizzano terribilmente, costringendo molti albergatori a gettare la spugna».
Secondo l'associazione di Varigotti la carenza di servizi adeguati rende vani anche gli sforzi fatti dal Comune per organizzare il programma di manifestazioni anche per il periodo natalizio. «Purtroppo si contano sulle dita di una mano anche i ristoranti operanti nel borgo - conclude Fornasiero -se si pensa che la scorsa estate ha chiuso anche l'unica pizzeria. Anche questa trasformata in alloggi come è avvenuto in passato con parecchi negozi del centro storico»..

la delusione degli operatori è inutile fare iniziative se poi non sono disponibili i locali per ospitare i turisti
fabrizio fornasiero presidente "Varigotti insieme"

 

Silvia Andreetto

IL SECOLO XIX


8/12/2007 Un unico obiettivo riuscire a prolungare la stagione turistica

«Troppo pochi coloro che commercialmente parlando operano nel periodo invernale a Varigotti, troppo pochi quelli che a costo anche di sacrifici economici, prolungano la loro attività al di là del periodo estivo, troppo poco varia l’offerta per attirare il turista che magari, nel fine settimana vuole godere del nostro sole». Fabrizio Fornasiero, presidente dell’Associazione Varigotti Insieme riporta un primo piano una questione annosa che riguarda il mitico borgo di Finale, ma anche molte altre zone della Riviera. Perchè a fine estate quasi tutta Varigotti chiude i battenti? Risponde Fornasiero: «La colpa, se di colpe si vuol parlare, è sicuramente da ricercare nella carenza di spazi commerciali disponibili conseguenza di una passata e deleteria politica di trasformazioni ad uso abitativo, dalla mancanza di incentivi da parte del Comune, e colpa anche di chi continua con la vecchia mentalità del guadagno immediato e nulla di più e quindi si sente più che autorizzato ad abbassare le saracinesche alla fine dell’estate. Come presidente di Varigotti insieme, ma ancor di più come commerciante, vorrei chiarire gli obiettivi del mio operato che recentemente hanno innescato una polemica guidata dal signor Gonella a nome dei ristoratori del paese. Tutte le mie considerazioni hanno voluto avere come unico obiettivo quello di sollecitare tutte le categorie commerciali a adoperarsi per far si che la stagionalità turistica del paese venga prolungata il più possibile». Aggiunge: «Lungi dal criticare l’operato di qualcuno, vorrei semplicemente dire, come d’altra parte Gonella sembra concordare, che oggi solo offrendo un servizio sempre più professionale si può competere commercialmente con le tante altre offerte disponibili sul mercato. La professionalità degli albergatori e dei ristoratori è fuori discussione, anzi un plauso deve essere fatto a quelle realtà che hanno investito nelle loro attività offrendo ad esempio, servizi di meublè per ogni periodo dell’anno, agli stessi ristoratori, e ai quei commerciati che coraggiosamente sono presenti e operativi tutto l’anno». Termina Fornasiero: «Solo un’offerta sempre varia, aggiornata coi tempi, potrà garantire a Varigotti quella vitalità che non puo più essere circoscritta a 3 mesi dell’anno. Certi obiettivi si possono raggiungere con l’unità di tutti, evitando certe polemiche che innescate da alcune parole, forse mal espresse, sono inutili e fine a se stesse. Discuteremo tutti assieme delle strategie migliori per il 2008».

 

LA STAMPA

 

1/12/2007 Nuove prescrizioni


Ancora  un ostacolo per il Piano urbanistico comunale di Finale Ligure. Il Puc è approvato dalla Provincia, ma primi che entri in vigore dovrà tornare per l’ultima volta in Consiglio comunale. Devono essere, infatti, votate le ultime prescrizioni inserite dalla Provincia. Si tratta di una formalità che dovrebbe essere adempiuta il 12 dicembre prossimo dal Consiglio. Per qualche settimana resta dunque ancora in vigore il Prg di venticinque anni fa.
A.R.

 

LA STAMPA

 

 

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