28/1/2009 Piano degli alberghi ecco chi potrà fare
trasformazioni
Lo strumento è stato esaminato dalla commissione consiliare
Tre tipi di classificazioni in base a vari parametri Luce verde
immediata per "Orizzonte" e "Riki"
E' stato esaminato dalla commissione consiliare, ieri sera, dopo
l'approvazione della giunta, il nuovo piano delle strutture
turistico-ricettive, redatto dall'ufficio Urbanistica, in base alle
leggi regionali che hanno posto stretti vincoli alle trasformazioni
alberghiere e previsto una riclassificazione delle strutture ricettive.
Nel nuovo strumento edilizio l'amministrazione ha previsto per le
strutture alberghiere, la cui attività sia cessata da almeno quattro
anni dall'entrata in vigore della legge Ruggeri e non sia già stata
sottoposta a trasformazioni passate, lo svincolo è possibile a
determinate condizioni.
La prima è la parziale trasformazione dell'immobile in residenziale, al
trenta per cento della volumetria complessiva, a condizione che il
proprietario s'impegni a riqualificare l'intera struttura e a mantenere
tale destinazione convenzionata per almeno 20 anni.
Il cambio di destinazione d'uso globale può essere concesso anche nel
caso in cui il proprietario destini almeno il 30 per cento dell'immobile
all'edilizia convenzionata o trovando un altro sito, in accordo con
l'amministrazione, dove realizzare tale intervento, anche qui con il
vincolo temporale minimo di venti anni.
È stata inoltre studiata la possibilità di concedere lo svincolo se si
destina almeno il 30 per cento del volume a residenza stabile di
famiglie disagiate tramite contratti di affitto con canoni agevolati.
Sempre per almeno 20 anni.
In pratica, tra le numerose richiesta di trasformazione, anche di locali
situati in zone centralissime della città, il Comune ha previsto la
totale trasformazione solo di due alberghi: l'Orizzonte in via Caviglia
a Pia e il Riky a Varigotti.
La trasformazione in alloggi è anche contemplata per le strutture di
tipo "C", inserite in condomini o in strutture miste e quindi
considerate non più in linea con il mercato turistico moderno, tra cui
il Riviera a Marina, il Ligure a Pia, il Santa Maria a Marina.
Per le strutture di tipo "B", importanti ma poste in zone non ottimali e
quindi difficili da ampliare e dotare di nuovi servizi, è prevista la
possibilità di svincolo sempreché si trovi una nuova collocazione per
costruire un albergo che sostituisca quello dismesso. In questo caso,
nell'operazione Piaggio, è già stata prevista la possibilità di
realizzare nuovi alberghi che rimpiazzino quelli già esistenti.
«Per quanto riguarda invece le strutture classificate come "A" - ha
spiegato l'assessore all'Urbanistica Giovanni Ferrari - di cui alcuni
titolari hanno chiesto o svincolo, non accordabile in base agli
indirizzi regionali, abbiamo previsto la possibilità di ampliare del 30
per cento la struttura per creare suite o centri benessere che possano
aumentare il valore dell'albergo». Ricadono in questo caso alberghi
storici come Boncardo, Punta Est e Albatros.
L''aumento di volumetria sarà accordato anche a condizione che la
struttura mantenga le stelle che ha attualmente se si tratta almeno di
un tre stelle e nei casi inferiori raggiunga almeno le due stelle.
«Siamo consci che tale previsione potrà creare qualche disturbo dal
punto di vista ambientale per alcune zone - ha aggiunto Ferrari - perché
per molti degli alberghi ricadenti in questo caso ampliare il volume
significa alzare la struttura di un piano. Ma sarà un problema da
valutare caso per caso».
Finale è stato tra i primi comuni della Riviera ad approvare il nuovo
piano degli alberghi affidandolo direttamente ai tecnici dell'ufficio
urbanistica.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
21/1/2009 Nuove licenze? Solo a chi punterà sui prodotti tipici
nei centri storici dei quattro rioni
Fatto l'accordo. Una commissione si pronuncerà sulle richieste che
arriveranno all'ufficio commercio
Nei centri storici finalesi le licenze di nuove aperture saranno
rilasciate esclusivamente per locali pubblici finalizzati alla
valorizzazione e alla commercializzazione di prodotti tipici locali.
Spetterà a un'apposita commissione per lo sviluppo sostenibile nei
centro storici, formata dal sindaco Flaminio Richeri o dall'assessore al
commercio Bruno Zupo, da un funzionario comunale del settore, da un
rappresentante dell'Assoutenti e delle associazioni di categoria,
valutare via via le istanze presentate all'ufficio commercio del comune
e quindi accettare o respingere la proposta.
La norma per la salvaguardia, anche dal punto di vista commerciale, dei
quattro centri storici cittadini (Finalborgo, Marina, Pia e Varigotti)
fa parte del regolamento del commercio, approvato nei mesi scorsi, in
cui si metteva nero su bianco che le nuove aperture nei centri storici
dovevano essere mirate a valorizzare i prodotti tipici locali. E' stato
fatto un accordo tra l'amministrazione, la comunità Pollupice e il
consorzio "La Strada del vino e dell'olio" in base al quale chi apre
nuovi bar o ristoranti nei centri storici cittadini deve proporre solo i
prodotti tipici locali.
Una proposta che è già stata accolta da alcuni imprenditori interessati
ad aprire locali pubblici con tali caratteristiche. Sul tavolo
dell'assessore al commercio Bruno Zupo, che ha seguito passo passo il
piano comunale del commercio e il relativo regolamento per la tutela dei
centri storici, è già arrivata l'istanza di apertura di un bar culturale
con degustazione a Finalborgo, in via dell'Annunziata al civico 2, con
relativa rivendita di prodotti tipici del territorio. Una proposta
riguarda anche il rione Pia, dove un privato vorrebbe aprire un
ristorante tipico.
«Le richieste saranno valutate a fine mese dalla commissione istituita
per incentivare nei centri storici lo sviluppo sostenibile - ha detto
l'assessore Zupo - Ritengo che con questo regolamento, oltre a
preservare i nostri rioni da proposte commerciali che potrebbero svilire
il contesto commerciale di qualità esistente, potremo anche creare un
servizio in più a sostegno del turista che, quando arriva nelle nostre
zone, ama anche gustare i prodotti tipici».
Nell'ottica d'incentivare un tipo di commercio di qualità, apprezzato da
residenti e turisti, l'amministrazione Richeri si oppone con forza alle
aperture di fast food e kebab che negli ultimi anni hanno dilagato un
po' ovunque in Riviera.
Una presa di posizione che identificherà sempre di più i rioni finalesi
come cuore pulsante della città e meta prediletta dei turisti, anche
stranieri che, negli ultimi anni, hanno inserito Finale e soprattutto
Finalborgo tra le località più gettonate per il turismo legato
all'outdoor.
«Si tratta d'incentivare un tipo di commercio sempre più legato ai
prodotti d'eccellenza che caratterizzano la nostra terra e che
potenziano la qualità della nostra offerta turistica» ha concluso Zupo.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
20/1/2009 Linea dura del comune contro gli abusi edilizi
Villa "raddoppiata" sulle Manie: respinto il ricorso
Altri lavori difformi al progetto scoperti a Porta Testa Due casi a
Varigotti individuati da Vigili e Forestale
Il Comune finalese, uno dei primi della Liguria ad aver evaso già la
scorsa primavera le 3 mila 500 pratiche di condono presentate negli anni
1985-1994 e 2003, prosegue con la linea dura per quanto riguarda gli
abusi edilizi. Erano 200 le pratiche di richiesta del condono non
accoglibili e ai titolari era stato concesso un tempo massimo di 90
giorni dalla data di notifica per la demolizione delle parti non
autorizzate. Ora Finale sarà tra i primi Comuni ad approvare (nel
prossimo consiglio) una delibera per incamerare nel patrimonio comunale
le parti abusive e procedere alla loro demolizione con spese a carico di
chi ha compiuto l'abuso.
Intanto, dai controlli effettuati dalla polizia municipale e dai tecnici
dell'urbanistica, sono stati rilevati numerosi casi di mancata rimessa
in pristino delle parti abusive di edifici che avrebbero dovuto già
essere demolite. Tra i casi più clamorosi c'è quello di una villa alle
Manie, il cui volume è stato raddoppiato senza autorizzazione. Il Tar
della Liguria, a cui il proprietario della villa si è appellato
presentando ricorso contro il Comune, ha dato ragione
all'amministrazione Richeri.
Sono decine i ricorsi, presentati al Tar a seguito del mancato
accoglimento delle richieste di condono. Fatto che, però, non sembra
preoccupare più di tanto l'amministrazione Richeri, che negli ultimi
tempi, in stretta collaborazione con la polizia municipale e la Guardia
forestale, ha effettuato un controllo serrato su tutto il territorio
comunale a prevenzione degli abusi.
La scorsa settimana, a seguito di un controllo effettuato presso
l'immobile situato a Porta Testa, adiacente all'orologio, sono stati
rilevati lavori effettuati in difformità dei titoli edilizi. A piano
terra sarebbe stato realizzato un bagno al posto di un cavedio e
trasformato in civile abitazione un magazzino; a piano mezzanino al
posto del ballatoio aperto sul cavedio sarebbe stato previsto un
alloggio e al primo piano sono state rilevate altezze inferiori al
progetto.
A dicembre, erano stati rilevati e denunciati all'Autorità giudiziaria
abusi edilizi in Strada vecchia a Varigotti, dove sono state realizzate
opere in totale difformità al titolo rilasciato e in assenza
dell'autorizzazione paesaggistica in difformità del vincolo. Sempre a
Varigotti, in località Giardino, è stato rilevato l'abuso per 65,73
metri quadrati, che dovranno essere demoliti, di un volume complessivo
di 179,65 metri cubi.
«E' stato il nostro uno dei primi Comuni a concludere l'esame delle
richieste di condono - ha esordito l'assessore all'Urbanistica Giovanni
Ferrari - Ne abbiamo alcune pendenti in quanto sono stati presentati
ricorsi al Tar, alcuni già respinti. Andiamo avanti con la nostra linea
di tutela del territorio che proseguirà con l'approvazione della
delibera in consiglio che ci permetterà di diventare proprietari dei
volumi abusivi, qualora i titolari non abbiamo provveduto alla
demolizione richiesta dal Comune. Naturalmente le spese saranno
addebitate ai titolari della proprietà».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
20/1/2009 Spiaggiamento di un delfino a Finale
Domenica mattina intorno alle ore 10 sulla spiaggia adiacente il porto
turistico di capo San Donato è stata segnalata la presenza di un delfino
spiaggiato, per l'esattezza un esemplare di Stenella coeruleoalba
lungo circa un metro e mezzo e del peso di 40 chili. Sono intervenuti i
gli agenti di polizia municipale che hanno potuto constatare la morte
del cetaceo certificata dal veterinario, in seguito il corpo è stato
rimosso.
L'animale presentava una ferita all'occhio e delle escoriazioni
all'attaccatura della coda, forse dovute al impatto con un'imbarcazione,
il corpo in buono stato di conservazione fa dedurre una morte molto
recente.
La Stenella è attualmente il cetaceo più comune in Mediterraneo. Le sue
dimensioni oscillano tra 1,5 e 2,1 metri nei maschi di maggiori
dimensioni ed il peso oscilla tra 80 e 120 chili. E’ presente in tutto
il Mediterraneo con una preferenza per il bacino occidentale e con
l’esclusione della porzione più orientale e dei mari di Marmara e Nero.
La specie è essenzialmente pelagica e la popolazione estiva del bacino
occidentale è stimata in 117.880 individui, escludendo il Mar Tirreno.
Le densità di popolazione più alte sono localizzate nel bacino
Corso-Ligure-Provenzale, proprio nell’area del santuario dei Cetacei del
Mar Ligure.
foto di Laura Vannucchi

19/1/2009 Temporanea chiusura della Croce Bianca di Varigotti
La carenza, ormai cronica, di volontari pronti a mettere a disposizione
degli altri il proprio tempo libero nelle Pubbliche assistenze e Croci,
ha anche causato la temporanea chiusura della Croce Bianca di Varigotti.
Infatti i problemi di salute di uno dei tre superstiti " angeli" del
soccorso, ormai anziani, ha costretto la Pubblica assistenza, attiva da
cinquant'anni, a chiudere temporaneamente i battenti nella speranza però
di poter riaprire al più presto ma sicuramente prima della prossima
estate.
Per ora, a coprire la zona di Varigotti sono i volontari della Croce
Bianca di Finalmarina, ma i problemi si complicheranno se, la prossima
estate, Varigotti dovesse rimanere scoperta.
Solo che, anche a Finalmarina, la ricerca di volontari è spasmodica e
per cercare di attirare forze nuove, interessate a donare un po' del
proprio tempo libero agli altri, si sta facendo di tutto.
Da domani, alle ore 21, in sala Gallesio, prenderà il via il corso di
Primo soccorso, rivolto ai militi ma anche alla cittadinanza,
organizzato dalla Croce Bianca di Marina in collaborazione con il 118
Savona Soccorso e il patrocinio del comune di Finale Ligure.
«Il corso è gratuito e ci si può iscrivere la sera stessa - ha
sottolineato il presidente Giorgio Bonora -. L'obiettivo è mirato ad
incrementare il numero di militi operativi che, oggi, sono circa 25 e
che, nonostante la fatica, sono sempre riusciti a coprire tutte le 24
ore, 365 giorni l'anno».
Ma se la carenza di volontari continuerà, faranno fatica Pubbliche
assistenze e Croci a continuare a garantire un servizio come quello del
primo soccorso.
Il corso, organizzato dalla Pubblica Assistenza di Finalmarina è un
ulteriore tentativo per attirare nuova linfa che diventa vitale, a
questo punto, anche per la sopravvivenza della Croce Bianca di
Varigotti, il cui futuro è molto incerto.
Papabile l'amarezza del terzetto rimasto e che si limita a chiederci un
aiuto per rilanciare l'invito a giovani e meno giovani che possano
tenere viva una realtà che fa parte integrante del rione.
Intanto, a Finalmarina, il direttivo della Pubblica assistenza si augura
che il corso di primo soccorso abbia parecchi iscritti in modo da far
dimenticare il tentativo, fallito alcuni mesi fa, di contattare circa
300 residenti, appartenenti alla leva del 1956 e 1957, invitandoli a
partecipare ad una riunione in sala Gallesio con l'intenzione di
coinvolgerli nel mondo del volontariato.
«Purtroppo le nostre aspettative sono state deluse - ha sottolineato
Roberto Narice referente Anpas del Finalese e milite della Pubblica
assistenza Croce Bianca di Marina -. Speriamo che, oggi, il nostro nuovo
appello abbia un maggior successo. Abbiamo davvero bisogno di persone
che abbiano voglia di darci una mano e che salgano sulle ambulanze».
La prima lezione del corso, coordinato da Emma Passeggi, sarà tenuta da
Salvatore Esposito, responsabile del 118 Savona Soccorso, e tratterà
dell' "organizzazione del servizio 118 e approccio col paziente".
Gli appuntamenti poi saranno alternati il martedì e giovedì fino a
martedì 3 marzo.
La carenza di volontari è legata anche ai tagli subiti dal Servizio
Civile, fonte preziosa di aiuto soprattutto per la copertura dei vuoti
nel settore delle emergenze sul territorio.
Senza contare, l'età media sempre più alta dei militi e la quasi assenza
di turn over.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
13/1/2009 Don Giovanni Laiolo parroco a Calvisio
Don Gianni Laiolo, parroco di san Lorenzo in Varigotti, farà l'ingresso
come nuovo parroco della chiesa dei santi Gennaro e Cipriano in Calvisio
sabato 17 gennaio alle ore 15,30. L'eucaristia sarà presieduta dal
vescovo Vittorio Lupi. Cinquantacinque anni, laureato in lettere, don
Gianni Laiolo, originario di Savona, è stato ordinato da monsignor
Giulio Sanguineti il 28 giugno 1986. Prima di diventare parroco di
Varigotti era stato vicario della parrocchia dei santi Giovanni Battista
ed Andrea a Savona ed insegnante di religione. Sostituisce don Carlo
Sale, dimessosi per motivi di salute.
LA STAMPA
13/1/2009 Le pubbliche assistenze pronte a fornire gli autisti
necessari
La nota è proprio di questi giorni, inviata dall’Anpas, Croce rossa e
Pietra soccorso all’Asl 2 del Savonese, per la soluzione dell’autista a
servizio dell’automedica «Sierra 4» del Finalese. La dichiarazione di
garanzia sottoscritta dalle Croci, contiene infatti l’impegno da parte
del volontariato del comprensorio del Finalese di guidare l’automezzo di
soccorso presente all’interno dell’ospedale Santa Corona. « Un impegno
notevole e importante - dice Salvatore Esposito dirigente del 118 - che
testimonia ancora una volta la perfetta intesa tra i volontari delle
numerose croci e la volontà di superare ogni difficoltà per facilitare e
accelerare la presenza dell’automedica nel Finalese. Non dimenticando
l’impegno quotidiano di tutte le ambulanze presenti in provincia, che
nell’anno appena trascorso hanno effettuato più di 36 mila interventi di
soccorso». Le Pubbliche assistenza che hanno dato la loro adesione sono:
la Croce bianca di Noli, la Croce bianca di Varigotti, la Croce bianca
di Finale Ligure, la Croce verde di Finalborgo, la Croce bianca di
Calice Ligure, la Croce bianca di Borgio Verezzi, la Croce Azzurra di
Calizzano, la Croce verde di Bardineto. E poi la Croce rossa di Loano,
Magliolo e Toirano e la Pubblica assistenza di Pietra soccorso.
M. C.
LA STAMPA
6/1/2009 Danni ai bagni marini ma il litorale è tornato normale
A distanza di poche settimane dalle tre mareggiate che hanno aggredito
gran parte del litorale di Finale la consistenza delle spiagge è quasi
tornata ai livelli dell’estate. A inizio dicembre una violenta
mareggiata aveva portato via in poche ore circa 50 mila metri cubi di
sabbia soprattutto al centro e a ponente di Marina e in parte a Pia e
Varigotti, provocando molti danni agli stabilimenti balneari. Spiega
Mauro Rebonato, presidente dei Bagni Marini: «Possiamo dire che ad oggi,
con il movimento del mare delle ultime settimane, la situazione è
tornata quasi normale. In certe zone ci sono ancora tratti di spiaggia
che mancano di profondità». Restano però i danni provocati ad alcune
strutture pubbliche. Il molo di Varigotti è in gran parte danneggiato.
Distrutta anche la parte bassa della passeggiata in legno fra il
Castelletto e capo San Donato. La furia del mare ha staccato anche parte
della tubazione dello scarico a mare d’emergenza della rete fognaria
cittadina. I liquami scaricano più vicino a riva. Ora è in corso la
manutenzione agli impianti elettrici del sistema che spinge i reflui da
Finale al depuratore di Savona.
LA STAMPA
6/1/2009 Basta fiere. Finale si promuove in camper
turismo, quest'anno si cambia
Gli albergatori sceglieranno le città dove fare il marketing "diretto".
Tedeschi: è arrivata l'ora di rinnovarci
Per risollevare le sorti del settore turistico-ricettivo che quest'anno,
anche nel periodo di Capodanno, non è riuscito a registrare il tutto
esaurito, con un calo nelle richieste per le prossime settimane, gli
albergatori hanno deciso di lasciare da parte il solito "piangersi
addosso" e rimboccarsi le maniche.
Questa volta non baseranno più la promozione sulla partecipazione alle
fiere, già obiettivo di tour operator ed enti istituzionali, ma
cercheranno di promuovere direttamente il proprio prodotto.
«Pensiamo di raggiungere le più importanti piazze del Nord Italia e Nord
Europa, che costituiscono il nostro principale bacino d'utenza, con un
camper - ha spiegato il presidente di "Alberghi e turismo di Finale e
Varigotti", Paolo Tedeschi - Stiamo selezionando città, centri
commerciali e zone di ritrovo in città italiane e straniere da
raggiungere per poter promuovere dal vivo il nostro splendido territorio
e i club di prodotto che consentono ai turisti di trascorrere una
vacanza indimenticabile».
Gli albergatori ritengono che la partecipazione alle fiere per le
singole associazioni non è così efficace come sembrava in un primo
tempo. Chi frequenta magari prende il materiale ma poi per scegliere la
meta delle vacanze si affida ad altri media, ad esempio internet. «Il
materiale cartaceo invece viene riposto in un cassetto o peggio ancora
cestinato - ha detto Tedeschi - Oggi, anche tenendo conto della crisi
economica, ci rendiamo conto che siamo noi a doverci dare da fare per
attirare nuove nicchie di mercato perché sono cambiati sia il tipo di
vacanza sia il tipo di approccio con l'albergatore. Riteniamo che la
presenza del camper di Finale con a bordo albergatori che possano
illustrare le varie possibilità di vacanza direttamente a un pubblico
esclusivo potrebbe dare maggiori risultati della solita partecipazione
alle fiere».
«L'anno è iniziato con qualche difficoltà e stanno calando anche le
richieste dei gruppi - prosegue Tedeschi - Non abbiamo avuto il tutto
esaurito neppure per i giorni di Capodanno e per le prossime settimane
la situazione non lascia spazio all'ottimismo. A differenza degli anni
scorsi dobbiamo lasciare da parte i piagnistei a darci da fare per
promuovere al meglio e in maniera innovativa il nostro prodotto, che
sicuramente è leader a livello provinciale, regionale e nazionale».
Ancora una volta Finale prova a distinguersi per strategia turistica
rispetto alle località vicine. Era stata infatti anche la prima a
istituire i club di prodotto per l'outdoor, le famiglie, i senior, oggi
riproposti dall'Agenzia regionale per la promozione turistica a livello
nazionale ed internazionale. E non c'è alcun dubbio che Finale,
soprattutto grazie all'arrampicata di roccia e alle mtb, sia diventata
negli ultimi anni una delle mete preferite da un tipo di turismo legato
agli sport all'aria aperta che attira clientela a livello
internazionale. Ad aver dato una sferzata notevole al turismo locale è
stato anche l'ingresso nel Club "I borghi più belli d'Italia" di
Finalborgo. «Le potenzialità del territorio sono enormi - ha concluso
Tedeschi - ma sono cambiati il tipo di clientela e le esigenze della
stessa. Dobbiamo darci da fare tutti insieme per cercare di attirare
nuove nicchie di mercato».
Quest'anno Finale, potendo contare tra le strutture ricettive anche un
albergo cinque stelle, ("Al Saraceno" a Varigotti) da ieri ospita la
squadra del Torino che per cinque giorni si allenerà sul campo Borel.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
6/1/2009 L'affettuoso assedio dei tifosi ai granata
il torino è arrivato ieri a varigotti atteso da numerosi fan
Sono stati numerosi i tifosi che hanno accolto con grande entusiasmo ed
altrettanto affetto i calciatori del Torino Calcio che, da ieri, sono in
ritiro ospiti dell'hotel "Al Saraceno" di Varigotti.
Il pullman della squadra, guidata dal presidente Urbano Cairo e
dall'allenatore Walter Novellino, è arrivato a Varigotti intorno alle
17, accompagnato da una fastidiosa pioggerellina.
Il tempo non proprio favorevole non ha però fermato la festosa folla di
tifosi che, indossando la maglia granata e sventolando sciarpe della
squadra, ha attorniato i calciatori che si sono sistemati in albergo. Ma
è stata breve la sosta in camera prima dell'aperitivo, offerto dal Bar
Lilo, situato nel cuore del borgo vecchio, dove un altro nutrito gruppo
di tifosi ha letteralmente invaso il bar e brindato insieme alla
squadra, accolta dal sindaco (milanista) di Finale, Flaminio Richeri.
Un momento conviviale intenso, ma altrettanto rapido, durato meno di
mezz'ora. Subito dopo il ritiro in camera per prepararsi alla cena,
servita intorno alle ore 19.30. Novellino non vuole distrazioni
eccessive per la squadra e chiede la massima concentrazione dei
giocatori per prepararsi alla partita di sabato a Genova, a Marassi,
contro il Genoa.
Gli allenamenti prenderanno il via questa mattina sul prato del campo
Felice Borel, ritenuto uno dei migliori impianti sportivi presenti in
Regione.
Ieri a Finale sono arrivati anche i giardinieri del Toro che hanno
voluto dare una ritoccata al fondo, ormai pronto per ospitare, purtroppo
a porte chiuse, gli allenamenti della squadra.
«Non credevo che ci fossero a Finale così tanti tifosi del Torino - ha
detto il sindaco Richeri - Siamo molto contenti di poter finalmente
ospitare, anche dal punto di vista della ricezione alberghiera grazie
all'apertura dell'hotel 5 stelle "Al Saraceno", squadre di serie A che,
da alcuni anni, prediligono il nostro campo sportivo, riconosciuto come
uno dei migliori impianti di tutta la Liguria».
Mercoledì però le porte del campo sportivo Borel si apriranno ai tifosi
per la partita amichevole tra Torino e Finale.
«È per noi un onore poter ospitare il Torino e tale occasione ci
consentirà anche di avere un'ottima promozione per Finale grazie ad uno
spot pubblicitario sul grande schermo dello stadio Olimpico di Torino
per tutta la durata del campionato - ha concluso Richeri - e uno stand
dei prodotti tipici nella sala vip che si trova allo stadio».
L'amministrazione comunale, grazie a una serie di contatti con il Torino
Club e in collaborazione con l'associazione albergatori di Finale,
proporrà ai tifosi la possibilità di usufruire pacchetti week end a
Finale Ligure a prezzi convenienti.
S. An.
IL SECOLO XIX
4/1/2009 Automedica potenziata in servizio quattro giorni
grazie alla nuova disponibilità di mezzi e personale
"Sierra 4", ora al lavoro nel week end, opererà anche il lunedì e
venerdì
Entro il mese l'automedica "Sierra 4" sarà operativa quattro giorni su
sette nel Finalese. L'annuncio è stato fatto dal direttore del'Asl 2
Flavio Neirotti che, dopo la disponibilità di Anpass, Pietra Soccorso e
Croce Rossa a garantire militi, volontari e mezzi necessari per le
emergenze, ha avuto dal 118 Savona soccorso la comunicazione che
dal'ultimo corso di specializzazione per il soccorso tenutosi a Genova,
arriverebbe un nuovo medico formato per salire sull'automedica.
Pertanto il servizio di automedica sul finalese, già operativa nei
festivi e prefestivi, potrebbe essere esteso entro fine mese anche al
venerdì e al lunedì.
«Abbiamo avuto, tramite il bando pubblicato in dicembre per le pubbliche
assistenze e le Croci in servizio sul territorio, la disponibilità di
Anpass, Croce Rossa e Pietra Soccorso a garantire i volontari necessari
e i mezzi per potenziare il servizio che, dopo anni di attesa, è stato
esteso a tutto l'anno anche se finora solo nei festivi e prefestivi - ha
dichiarato Neirotti - Ora stiamo reclutando gli infermieri e il
personale medico formati per salire sull'automedica».
«Pur avendo la possibilità di deroga sia per gli infermieri che per i
medici, - prosegue - il problema difficile da affrontare era quello dei
medici. Ora pare che, dall'ultimo corso di formazione, svoltosi a
Genova, sarebbe disponibile un medico formato che potrà permetterci di
ampliare il servizio ad altri due giorni la settimana».
I due giorni ipotizzati potrebbero essere il venerdì e il lunedì in modo
da potenziare il servizio già esistente dallo scorso luglio nei fine
settimana.
Obiettivo dell'Asl 2 è quello di rendere il servizio quotidiano, 365
giorni l'anno, come negli altri comprensori della provincia.
«Da parte nostra ce la mettiamo tutta perché il servizio di automedica è
essenziale anche nel territorio finalese e l'ultima prova l'abbiamo
avuta il giorno di Natale, quando l'intervento di Sierra 4, insieme ai
volontari della Croce Rossa è stata essenziale per salvare la vita a una
donna di Loano che era ormai in arresto cardiaco - dice Roberto Narice,
referente Anpas del Finalese e milite della Pubblica assistenza Croce
Bianca di Marina -. Per questo motivo che ci stiamo dando da fare per
incrementare il numero dei militi che ci possano dare una mano».
Martedì 20, alle ore 21 in sala Gallesio, prenderà il via il corso di
Primo soccorso, rivolto ai militi ma anche alla cittadinanza,
organizzato dalla Croce Bianca di Marina in collaborazione con il 118
Savona Soccorso ed il patrocinio del comune di Finale Ligure.
«Il corso è gratuito e non occorre un'iscrizione preventiva - ha
sottolineato il presidente Giorgio Bonora - e si pone l'obiettivo di
incrementare il numero di militi operativi che, oggi, conta circa 25
persone». Si tratta di un ulteriore tentativo che segue il recente
indirizzato ai circa 300 residenti appartenenti alla leva del 1956 e
1957, invitati tramite lettera a partecipare a una riunione in sala
Gallesio con l'intenzione di coinvolgerli nel mondo del volontariato.
«Tentativo che è andato purtroppo male in quanto alla riunione si sono
presentate quattro cittadini del '56 e uno del '57 - ha sottolineato
Narice - Speriamo che, il nostro nuovo appello abbia un maggior successo
perché abbiamo bisogno di persone che abbiano voglia di darci una mano e
che salgano sulle ambulanze che costituiscono il nostro parco mezzi, che
siamo riusciti a ricostruire, grazie all'aiuto anche del Comune
nonostante l'incidente di tre anni fa che aveva distrutto tre
ambulanze».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
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