28/7/2009 Aurelia chiusa a Capo Noli:ma solo una notte
lavori disposti dalla provincia
Stop alla circolazione dalle 22 di oggi sino all'alba per mettere in
sicurezza il versante franato nel 2008
Noli. Una notte di chiusura per sistemare l'ultimo versante ancora a
rischio dopo la frana del 2008, e poi da settembre i lavori per la messa
in sicurezza del versante franato questa volta a fine marzo 2009.
L'assessore alle strade della Provincia Rosalia Guarnieri ha impresso
un'accellerata alla gestione della doppia emergenza frana di Capo Noli
(i lavori del 2008 si stanno andando ad intrecciare con i nuovi che
dovranno partire a fine estate) e per questa sera è previsto un passo
decisivo. La Provincia chiuderà infatti da stasera alle 22.30 fino
all'alba di domattina (intorno alle 5.30-6) l'Aurelia tra Capo Noli e
Varigotti per consentire ai tecnici la posa di una maxi rete che dovrà
coprire e assicurare l'ultimo versante ancora scoperto.
«È l'intervento che completa i lavori di messa in sicurezza della frana
dello scorso anno - spiegano i tecnici di Palazzo Nervi - c'è ancora una
parte di massicciata da "fermare" con le reti paramassi e lo faremo
nella notte tra martedì e mercoledì. La rete è di qualche centinaio di
metri quadrati e va a coprire un tratto dove nell'immediato non si
corrono rischi ma va messo in sicurezza per evitare sorprese future
visto che queste pareti hanno già dimostrato quando possono essere
"fragili". Ovviamente la scelta di mettere questa rete di notte è
funzionale all'esigenza di non creare troppi problemi agli automobilisti
e al traffico. Idem per la scelta della notte, tra martedì e mercoledì,
non particolarmente trafficata. Agli utenti chiediamo ancora un po' di
pazienza ma d'altra parte per intervenire in modo efficace c'è bisogno
di lavorare senza il problema dei mezzi che transitano in quel momento
sull'Aurelia».
La chiusura di stanotte, comunque, dovrebbe essere l'ultima dell'estate.
Nel frattempo, infatti, per l'altra frana sempre a Capo Noli dello
scorso marzo la Regione ha appena confermato l'arrivo di 1 milione di
euro. Significa, in concreto, che entro pochi giorni la Provincia potrà
appaltare i nuovi lavori che servono per mettere in sicurezza l'altra
parte ed entro settembre si aprirà il cantiere. «Entro settembre,
massimo ottobre dovrebbe partire questa seconda tranche di lavori -
prosegue Palazzo Nervi - e così speriamo che tutta la parete tra Capo
Noli e Varigotti sia finalmente sicura».
Intanto, prima dell'inizio degli ulteriori lavori, l'Aurelia continuerà
ad essere aperta a senso unico alternato come già oggi. Sinora per la
frana del 29 marzo 2009 sono stati effettuati lavori superficiali per
realizzare una struttura paramassi provvisoria, lunga circa 150 metri,
costituita da reti di protezione in acciaio ancorate alla parete
rocciosa, a circa dieci metri da terra. «Ma la cosa che mi sta più a
cuore - conclude l'assessore provinciale Rosy Guarnieri - è far capire
che la Provincia non sta con le mani in mano e su Capo Noli, che dal
punto di vista della viabilitàè l'emergenza principale, ha già attivato
una serie di provvedimenti e iniziative per risolvere la situazione al
meglio e nel più breve tempo possibile».
Dario Freccero
IL SECOLO XIX
27/7/2009 Sfida Varigotti -“Santa”
Il sindaco di Finale: da noi più natura e meno mondanità
Santa Margherita Ligure e Varigotti in lizza, con sfida polemica, per la
palma di `special one´ del turismo ligure.
A scatenare la rivalità tra la cittadina della riviera del levante ed il
borgo su quella di ponente, è stata un’intervista a Panorama del primo
cittadino di Finale Ligure Flaminio Richeri che il sindaco di Santa
Margherita Roberto De Marchi ha poco gradito.
«Varigotti, amena frazione di Finale Ligure, sarebbe più bella di Santa
Margherita. Anzi: molto più bella, stando a quanto sostiene il sindaco
Flaminio Richeri» scrive De Marchi in una nota.
«Sportivamente - scrive il neo eletto De Marchi - accettiamo la
provocazione e raccogliamo il guanto, pronti a contendere la palma di `special
one´ del turismo ligure. Si ricordi però, il signor Richeri, che saremo
assolutamente inflessibili: se pensa di far pubblicità al suo
«magnifico» borgo usando il nome di Santa Margherita, non esiteremo a
chiedergli le royalties dovute».
Il sindaco Richeri, dopo aver letto l’intervento del collega e i
commenti a questo articolo, replica a sua volta con questo comunicato: «
Non si allarmi il collega di Santa Margherita, non desidero fare
pubblicità a Varigotti, anche perchè non ne ha bisogno! Sono fermamente
convinto, peraltro, del fatto che a molti, come a me, Varigotti possa
piacere più di altre mete turistiche, tipo Santa Margherita, anche per
il tipo differente di atmosfera e di servizi che può offrire. Meno
mondanità, più semplicità, maggior contatto diretto con la natura del
nostro meraviglioso territorio. Non comprendo, peraltro, gli
apprezzamenti di alcuni “sponsor” di Santa Margherita: veramente di
basso livello, non meritano neppure un commento. Non so chi sia la”special
one” delle località turistiche della Liguria; so di certo che Varigotti,
nella sua specificità e particolarità, è veramente unica».
IL SECOLO XIX
segui i commenti sul quotidiano
27/7/2009 Regione, 40 mila euro per valorizzare Punta Crena
La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Franco
Zunino, ha approvato uno stanziamento di 40 mila euro, a favore del
Comune di Finale, per permettere la realizzazione di un progetto di
salvaguardia, recupero ambientale e valorizzazione del sito archeologico
e naturalistico di Punta Crena.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore Zunino -, i cui obiettivi sono
condivisi con la sovrintendenza regionale e la Provincia di Savona,
provvederà al miglioramento dell’accessibilità pedonale al sito, al
censimento e alla protezione dei valori naturalistici di pregio presenti
nonché alla sensibilizzazione e informazione sulle valenze
naturalistiche e storiche dell’area”.
IVG.IT
27/7/2009 Lovisolo presenta le sue mareggiate
«Varigotti, Punta Crena Capo Noli mareggiate». E’ il titolo del
terzo libro del fotografo Finalese Carlo Lovisolo. Il volume raccoglie
29 fotografie che documentano il fascino delle mareggiate nel tratto di
costa compreso tra Varigotti e Capo Noli. La prefazione è di Margherita
Oggero e l’introduzione di Nicola Podestà. La presentazione questa sera
a Varigotti, con Lovisolo e la Oggero, alle 21,30 in piazza Cappello del
Prete.
SAVONANEWS.IT
23/7/2009 Parco del Finalese, sindaci ancora scettici
Incontro interlocutorio in Provincia per il Parco del Finalese. Nella
riunione convocata in Provincia, alla presenza dell’assessore regionale
Franco Zunino e dei rappresentanti di Comuni e Comunità Montana, si è
fatto il punto sull’iter istitutivo. “La conclusione dell’iter
sull’istituzione del parco era nel programma della giunta Burlando ed è
intenzione portarlo a termine a patto di un reale interesse delle
amministrazioni comunali”, ha ribadito l’assessore regionale
all’ambiente della Regione Liguria.
Tuttavia permane il disinteresse degli stessi Comuni (Borgio, Finale,
Orco Feglino, Vezzi Portio), che vorrebbero i vantaggi dell’istituzione
di un parco sul modello delle Cinque Terre ma dall’altra sono
preoccupati dei numerosi vincoli in merito alla fruizione del territorio
che verrebbe inglobato nel parco (che riguarda il comprensorio di
entroterra dell’Altopiano delle Manie). Assente, infatti, il primo
cittadino di Finale Ligure Flaminio Richeri.
IVG.IT
23/7/2009 Finale Ligure, bagnini nelle spiagge libere Porto e
Baia dei Saraceni
Bagnini per assicurare il salvataggio anche alla spiaggia del porto e
alla Baia dei Saraceni a Finale Ligure. I due tratti di arenile, isolati
da vicini stabilimenti, pur essendo massicciamente frequentati non hanno
mai avuto alcun servizio di salvamento. Ha quindi provveduto il Comune
(per ottemperare a quanto richiesto in sede di presentazione della
Bandiera Blu 2009), istituendo un servizio di tipo occasionale che si
protrarrà sino alla fine di agosto.
La disposizione prevede la presenza di un bagnino di salvataggio e della
relativa postazione e attrezzatura nei periodi di maggiore affluenza
turistica, specificatamente nei giorni festivi e prefestivi dalle ore
11,00 alle ore 17,00. Le modalità con le quali viene realizzato il
servizio sono state concordate con la Capitaneria di porto di Savona.
IVG.IT
19/7/2009 Alcol e "barcavelox" stangata sulle onde
operazione "estate sicura"
Controlli in mare con telelaser ed etilometro, il via da Andora
In mare come in strada. Etilometro, telelaser e "acquavelox" all'imbocco
dei porti. Per chi verrà sorpreso alla guida della propria imbarcazione
ubriaco multe da 2 mila euro sino ad un massimo di 8 mila. Analoghe
contravvenzioni per chi verrà sorpreso ad andare per mare troppo veloce
o sotto l'effetto di stupefacenti.
"Prego soffi qui". Non più soltanto carabinieri, poliziotti e vigili
lungo le strade, ma da quest'estate sarà possibile vedere anche gli
uomini in bianco della Capitaneria di Porto di Savona fermare le
imbarcazioni da diporto, barche e natanti vari e chiedere al guidatore
di soffiare dentro il tubicino, in pieno mare aperto. È quanto previsto
nel pacchetto delle novità"mare sicuro" varato dal Ministero dei
Trasporti le cui direttive, già approvate, arriveranno nei prossimi
giorni ai vari comandi delle Capitanerie.
A Savona la Guardia Costiera, in vista del debutto quest'estate delle
nuove norme contenute nel regolamento attuativo del codice della
nautica, si è già attivata. Ieri mattina ha organizzato i primi
controlli dimostrativi nel porto di Andora, in collaborazione con la
polizia municipale di Albenga che ha prestato gli strumenti di
rilevazione della velocità. Nessuna multa. Rispettato per tutta la
mattinata di ieri il limite dei 3 nodi.
«Stiamo aspettando la definizione dei parametri e dei limiti da
applicare per quanto riguarda l'uso dell'etilometro, di cui ci doteremo
nei prossimi giorni in collaborazione con le altre forze dell'ordine»
annuncia il comandante della Capitaneria di Porto di Savona Giampaolo
Eugenio Bensaia. Intanto vanno avanti i controlli alla vecchia maniera
sulla velocità«che abbiamo raddoppiato, se non triplicato con i vecchi
metodi». Ieri nel mirino il litorale di Finale (Caprazoppa) e Varigotti
(Baia dei Saraceni). Controlli quindi con rilevazioni satellitari con il
gps e "inseguimenti" con le motovedette subito dietro le barche. Ci si
accoda e «si vede a quanto vanno». Oppure ci si affida ai controlli a
vista. Le imbarcazioni devono avere sempre lo scafo sotto il livello
dell'acqua: «Non ci deve essere nessuna parte dello scafo al di sopra
del livello del mare, altrimenti è un'impennata». Il limite è di 10 nodi
davanti alle coste. Intanto i controlli con il telelaser per multare le
imbarcazioni che entrano o escono troppo velocemente sono partiti ad
Andora e Alassio. Differenziate le sanzioni, a seconda del tipo di
naviglio. Multa da 2.064 euro per le barche da pesca o da lavoro, da 344
per navi e imbarcazioni da diporto e da 172 per i natanti da diporto. Il
comandante Bensaia garantisce che lo scopo «non è fare multe, ma
prevenzione». Dal punto di vista tecnico gli esperimenti continueranno
soprattutto sui metodi d'uso. Il telelaser non può infatti essere
collocato sulle motovedette : «Ha bisogno di una postazione fissa».
Quindi verranno piazzati all'imboccatura dei porti e sulle banchine. Nel
dare la caccia agli spericolati del mare, si terrà d'occhio non solo
velocità e alcol, ma anche le distanze di sicurezza. Tra le disposizioni
già operative su cui sono concentrate maggiormente i controlli c'è la
verifica del rispetto della fascia di protezione dei bagnanti. Mille
metri dalla battigia, in cui nessuna imbarcazione può entrare. Inoltre
pugno di ferro nel far rispettare "a terra" l'altra fascia di rispetto
sulla battigia, da 3 a 5 metri, per il libero transito.
Alberto Parodi
IL SECOLO XIX
15/7/2009 Parcheggi selvaggi al Malpasso:trecento verbali
offensiva della polizia municipale ma il problema resta
Troppo caro il posteggio a 12 euro giornalieri: molti turisti hanno
abbandonato l'auto lungo l'Aurelia
Nell'ultimo week end è tornato il caos al Malpasso. Automobili e camper
hanno invaso l'Aurelia, ingolfando la circolazione, e ostruito
l'ingresso al porto turistico. La conseguenza: trecento verbali emessi
dalla polizia municipale e numerose auto oggetto di rimozioni forzate.
Evidentemente non è stato sufficiente il parcheggio realizzato da Finale
Ambiente sulle ex aree ferroviarie, proprio alle spalle della spiaggia
del Malpasso e dotato di oltre 200 posti auto, a evitare il
congestionamento della zona. Un problema che si acuisce il fine
settimana quando le spiagge finalesi vengono prese d'assalto dai turisti
che si riversano su tutto il litorale, ma soprattutto sull'ampia
spiaggia libera attrezzata del Malpasso.
«Il parcheggio gestito da Finale Ambiente è sicuramente utilizzato dalla
clientela ed è servito a dare una risposta alle esigenze dei turisti che
frequentano le spiagge della zona - ha detto Fabrizio Fornasiero,
presidente dell'associazione Varigotti Insieme - Ma è una realtà
inconfutabile il fatto che molti preferiscano rischiare di prendere una
multa piuttosto di dover pagare 12 euro al giorno per posteggiare
l'auto».
Dodici euro che, aggiunte al costo della spiaggia, delle consumazioni e
del viaggio, per i più, anche con le spese autostradali arriva ad una
spesa che si aggira sulle 40 euro pro capite.
«Io comunque sono convinto che dodici euro per parcheggiare tutta la
giornata non sia una cifra eccessiva», ha tenuto a precisare Fornasiero.
Molti però sembrano aver ragionato in modo diverso ma non hanno tenuto
conto però che i controlli da parte della polizia municipale sono
strettissimi e mirati a dare un giro di vite al fenomeno del parcheggio
selvaggio.
«Abbiamo agito al Malpasso e nella zona del porto turistico in maniera
molto serrata - ha sottolineato il comandante Giuseppe Guglielmi - in
quanto non è tollerabile per la sicurezza, lasciare l'Aurelia intasata
dalle auto parcheggiate in seconda fila».
Insomma il problema parcheggi non accenna a diminuire nonostante gli
interventi dell'amministrazione, che quest'anno, grazie
all'interessamento dell'Associazione imprenditori finalesi, è riuscita
ad ottenere la disponibilità del parcheggio Piaggio nei fine settimana.
Già dallo scorso anno, inoltre, è stato attivato, in collaborazione con
le associazioni di categoria, il parcheggio nel campo sportivo Viola con
il collegamento diretto alle spiagge effettuato con bus navetta
gratuito. E se nella stagione d'esordio il servizio era stato
scarsamente utilizzato, quest'anno, si è registrato un aumento di
utenti, anche se restano sempre troppo poche le persone che, arrivando a
Finale Ligure con al propria auto, fanno uso del parcheggio, situato
lungo lo svincolo che dall'uscita della A 10 porta verso il mare, e
della navetta.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
15/7/2009 Depuratore, riparato ieri l'ultimo guasto finale
Una barca aveva rotto una giuntura. Se passerà il collaudo l'impianto
potrà essere ricollegato oggi al consortile di Savona
Sarebbe stata la rottura di una giuntura, in corrispondenza della
condotta fognaria, situata di fronte alla Caprazoppa e sistemata solo lo
scorso aprile dopo la mareggiata che l'aveva spazzata via, a causare la
fuoriuscita di liquami a 300 metri dalla costa, avvistata domenica
scorsa dal consigliere di minoranza Simona Simonetti.
A causarla con ogni probabilità sarebbe stata l'ancora di una barca che,
rimanendo incastrata nella condotta, l'avrebbe sradicata dal fondo.
Ieri mattina, i tecnici della ditta esecutrice dell'intervento per
l'allaccio al depuratore consortile di Savona sono intervenuti per
sistemare l'ennesimo problema che ha riguardato l'impianto. Infatti
l'allaccio al depuratore è stato attivo solo la scorsa estate e potrebbe
ricominciare a funzionare a partire da oggi, se passerà il collaudo
tecnico in programma.
«Dal sopralluogo fatto è emerso con chiarezza che è stata una barca a
spostare di circa tre metri la condotta in corrispondenza di una
giuntura e quindi aprendo una falla - ha dichiarato l'assessore Massimo
Gualberti - Per questo motivo mi sono già interessato presso il delegato
di spiaggia, per verificare se è necessario emettere un'ordinanza di
divieto di ancoraggio, se non è già operativa nella zona, al fine di
evitare altre problematiche del genere».
L'attacco al depuratore consortile di Savona sembra aver subito una
sorta di malocchio visti i numerosi e ripetuti problemi registrati negli
ultimi mesi. A meno che non ci siano stati problemi di esecuzione
dell'intervento. In questo caso, l'amministrazione Richeri ha già
dichiarato di voler eventualmente chiedere i danni alla ditta nel caso
fossero stati commessi errori nella progettazione o nella messa in
opera.
S. An.
IL SECOLO XIX
13/7/2009 Finale Ligure, al rione Varigotti il Palio delle
Compagne
Due serate di Medioevo tra storia e spettacolo: la sfida tra valenti
arcieri e la coloratissima disputa tra gli sbandieratori hanno regalato
un’altra volta, ai centinaia di spettatori intervenuti, emozioni e
divertimento nello scenario allestito in piazza Vittorio Emanuele II nel
cuore di Finale Ligure.
Nella serata di venerdì 10 luglio, in una gara molto equilibrata in
fatto di destrezza e abilità, hanno vinto l’ambito Palio delle Compagne
finalesi i colori rossoblu del rione Varigotti. Il capitano Cesare
Argento e l’arciere Marco Zanella, totalizzando 145 punti, hanno battuto
i degni avversari del rione Borgo, del rione Pia e del rione Marina,
mettendo a segno tiri difficili e molto particolari. Per il terzo anno
consecutivo Varigotti si aggiudica il Palio, giunto alla 22° edizione,
quest’anno dipinto dal pittore e scultore finalese Antonio Camillo.
Sabato 11 luglio, invece, la giuria popolare ha assegnato il 16°
Vessillo del Marchesato, “Trofeo sbandieratori” al Gruppo Sbandieratori
e musici città di Amelia. E’ stata una sfida molto agguerrita e
spettacolare, il Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano
(detentori del titolo), la Compagnia Sbandieratori e Musici Città della
Pieve e il Gruppo Sbandieratori e Musici di Montemurlo hanno infatti
avuto pochissimo distacco dai primi classificati. Nel finale, dopo uno
scambio di doni tra i gruppi, il Vessillo del Marchesato e il Palio
delle Compagne sono stati consegnati ai vincitori.
IVG.IT

12/7/2009 Capitaneria di Porto: controlli e sanzioni, soccorsa
imbarcazione
Prosegue l’attività di vigilanza, polizia marittima e soccorso della
Capitaneria di Porto di Savona. Controlli da parte della motovedetta CP
2073 sono stati effettuati nell’area marina protetta di Bergeggi: la
guardia costiera ha elevato sanzioni per la violazione del divieto di
pesca nell’area marina e per il mancato rispetto delle disposizioni di
ancoraggio dei natanti e delle imbarcazioni. L’attività dei
pattugliamenti ha interessato anche la baia dei Saraceni ed il litorale
di Finale Ligure.
La motovedetta CP 863 ha prestato assistenza ad una imbarcazione con due
persone a bordo, alla deriva per una avaria al motore; l’intervento dei
militari ha consentito l’ormeggio in sicurezza del natante.
IVG.IT
10/7/2009 Aumentano le corse dei bus per le Manie
SABATO e domenica la navetta-bus in partenza alle ore 18 da Finalborgo,
anziché fermarsi a Finalmarina, proseguirà fino a Varigotti e salirà
alle Manie, per poi ritornare a Finalborgo. L'incremento delle corse era
stato chiesto da alcuni gestori di campeggi, alberghi e ristoranti delle
Manie. Finora l'ultima corsa da Finalmarina è alle ore 16.55 nei giorni
feriali e 17.25 nei festivi.
IL SECOLO XIX
10/7/2009 Bimbo ingoia pietra e rischia di soffocare
tragedia sfiorata a varigotti
Il piccolo, 4 anni, di Rivoli, soccorso dai bagnini e dalla madre,
pediatra. La situazione si è risolta solo al Santa Corona
Varigotti. Attimi di panico, ieri, intorno a mezzogiorno ed un quarto ai
Bagni Lido Moderno di Varigotti per un bimbo di Rivoli, di soli 4 anni,
in vacanza nel borgo saraceno che ha ingoiato una pietra, mentre stava
giocando sulla spiaggia. Si trattava di un sasso di 3 centimetri e mezzo
per 2 che, una volta ingoiata, lo ha fatto diventare blu cianotico,
impedendogli di respirare. Immediato l'intervento della mamma del bimbo,
di professione pediatra, che gli era accanto e dei bagnini della
spiaggia che non hanno perso tempo a rivoltarlo gambe all'aria per
disostruire le vie respiratorie, bloccate dalla pietra. Sul posto
immediato l'intervento della Croce Bianca di Finalmarina che lo ha
trasferito al Santa Corona di Pietra Ligure. Per fortuna, dopo varie
manovre, il bimbo è stato dimesso nel primo pomeriggio e la situazione
si è normalizzata.
«Ha corso un grosso rischio - ha esordito Carla Navone, primario del
dipartimento materno infantile del Santa Corona - Infatti con le manovre
consuete che gli ha praticato anche la mamma, fra l'altro medico
pediatra, non si riusciva a sbloccare le situazione e la pietra ingoiata
continuava a rimanere nelle vie aeree, creando non poca preoccupazione.
Solo quando la pietra ha trovato la via naturale dell'espulsione,
l'allarme è potuto rientrare».
Lo spavento più grande lo ha provato proprio la mamma del bimbo quando
si è resa conto che le manovre consuete di espulsione della pietra non
davano i risultati sperati. Probabilmente non deve essere stato facile
cambiare veste e da pediatra passare a quella di mamma di un piccolo
paziente.
Ma l'incidente ha creato apprensione in tutti i bagnanti che hanno
assistito e hanno temuto il peggio per il piccolo. «A quanto hanno detto
i medici che l'hanno vista con l'ecografia - si trattava di una pietra
di una certa dimensione - ha spiegato il titolare dei Bagni, Mario Vigna
- ma sembra che sia tutto a posto anche se la paura c'è stata e tanta.
Con l'aiuto dei bagnini, rendendoci immediatamente conto che non
respirava più, lo abbiamo messo gambe all'aria, dandogli pacche sulla
schiena e da lì ha ripreso finalmente a respirare, dopo attimi
interminabili. Anche se la pietra non è uscita».
Quando è salito sull'ambulanza, il bimbo aveva ripreso a respirare ma la
pietra, bloccata nelle vie respiratorie, rimaneva molto pericolosa. E lo
è stata fino a quando non ha imboccato le vie naturali dell'espulsione
per cui l'allarme è rientrato ed il bimbo ha potuto fare nuovamente
ritorno a casa.
S. An.
IL SECOLO XIX
7/7/2009 Funziona il senso unico alternato, il prossimo week end
si replica
l'aurelia e capo noli, vertice in prefettura
Incontro a Savona tra forze dell`ordine e sindaci interessati. L`arteria
ha retto al flusso di traffico della fine settimana
La prima fine settimana con l`Aurelia aperta a senso unico alternato -
il sabato mattina verso Finale Ligure e la domenica pomeriggio verso
Noli - è stato abbastanza soddisfacente: sarà ripetuto anche il
prossimo. È quanto è emerso dall`incontro, tenutosi ieri mattina in
Prefettura, a cui hanno partecipato il presidente della Provincia Angelo
Vaccarezza ed i sindaci di Noli e di Finale, rispettivamente Ambrogio
Repetto e Flaminio Richeri, le forze dell`ordine e i responsabili dell`Acts
e della Sar. Un vertice finalizzato a fare il punto della situazione
dopo i primi 5 giorni di apertura dell`Aurelia a senso unico alternato.
L`unica perplessità rimane per il fatto che, domenica sera, tra le ore
23 e le 24.30, si è formata un` unica coda che ha interessato il tratto
abitato di Varigotti. Ma si è trattato di un momento particolare quando
l`autostrada era completamente bloccata ed è possibile che molte auto si
siano riversate sull`Aurelia per cercare una sorta di via di fuga.
Fra l`altro domenica sera, a partire dalle ore 19.20, è stato nuovamente
istituito il senso unico alternato, anticipandolo di circa 2 ore, in
quanto la scorrevolezza del traffico non giustificava il solo senso
unico verso Noli. Anzi diventava più complicato per gli agenti della
polizia municipale di Finale Ligure e di Noli e della polizia
provinciale che hanno presidiato per tutto il week end la zona, far
svoltare chi arrivava al semaforo convinto che fosse attivo il senso
unico alternato.
«Per la prossima fine settimana, visto che entrerà in azione l`impianto
tecnologico che regolamenterà il flusso delle auto, tramite
l`attivazione dei sensori e la distribuzione dei telecomandi alle forze
dell`ordine e ai mezzi di soccorso - ha esordito il geometra Renato
Falco della Provincia di Savona - non sarà possibile anticipare il senso
unico alternato prima delle ore prestabilite. Ma stiamo già studiando il
modo per poter trovare delle soluzioni atte a smaltire le eventuali code
che andranno a formarsi sabato mattina (ore 8.30 -12.30), quando il
senso unico sarà verso Finale Ligure o la domenica pomeriggio
(14.30-21.30) verso Noli». Resteranno comunque sul posto le forze
dell`ordine per supporto agli auto e moto ciclisti che transiteranno da
Capo Noli.
Sicuramente non sarà deviato il traffico diretto verso Finale Ligure, la
domenica pomeriggio verso la strada delle Manie, in quanto potrebbero
crearsi difficoltà viarie al passaggio di camper e roulotte. «Una
soluzione potrebbe essere quella di aumentare, in caso delle code del
rientro, la durata del verde per chi arriva da Finale Ligure,
riducendola per chi va verso Finale Ligure - ha spiegato Falco - In
questo modo potremo far scorrere più rapidamente il traffico diretto
verso Savona». L`esperimento pertanto della viabilità a senso unico
alternato sembra aver funzionato con la formula di senso unico solo
verso Finale Ligure il sabato mattina e verso Noli la domenica
pomeriggio sembra aver passato l`esame.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
6/7/2009 A10, rientro da incubo
Hai voglia a organizzare partenze intelligenti, hai voglia a cercare
alternative all’autostrada: per quei tanti malcapitati che hanno scelto
la riviera di ponente per trascorrere il primo weekend di luglio, è
stata una domenica da incubo. A10, casello di Albenga: un serpentone di
auto è bloccato fino a Savona. Solo che non sono le sei di pomeriggio,
ma le undici di sera. Due ore di coda. Qualcuno rinuncia, esce a metà
strada e propone: “Prendiamo l’Aurelia”. Ma anche sulla statale da
Pietra Ligure a Spotorno è un unico treno di auto. Eh già, perché tra
Varigotti e Noli c’è stata una frana. Riaperta sì, ma solo a senso unico
alternato. O meglio, a senso unico e basta: la carreggiata in direzione
levante ha infatti decine e decine di auto in fila, quella a ponente è
deserta. Altra ora di coda. Qualcuno getta la spugna e parcheggiata
l’auto, abbassa i sedili e buonanotte. In totale tre ore per fare meno
di 40 km. Per chi ha la fortuna di doversi immettere in A6, l’odissea
finisce qui, non per chi prosegue verso Genova: trasporto eccezionale.
Si viaggia a 20 km all’ora e nessun sorpasso è consentito. La beffa
finale è completa.
babboleo.it
6/7/2009 Blitz di capitaneria e polizia municipale sulle spiagge
libere: multati campeggiatori nel finalese
La Capitaneria di porto ha organizzato, insieme alla Polizia municipale,
un'operazione di controllo sulle più importanti spiagge libere di
Finale, dal Malpasso alla Baia dei Saraceni, fino alle zone centrali
della città. Numerosi bagnanti avevano segnalato la presenza nelle prime
ore del mattino di rifiuti e di una generale situazione di disordine
dovuta al campeggio abusivo esercitato sulle spiagge, in particolare nel
fine settimana. I militari della Guardia costiera hanno
contravvenzionato 12 campeggiatori, obbligandoli a rimuovere altrettante
tende ed infliggendo loro sanzioni dai 100 ai 1.000 euro per il mancato
rispetto del divieto di campeggio. Operazioni analoghe saranno compiute
nei prossimi giorni, in particolare nei week-end, su altre spiagge
libere della provincia.
IL SECOLO XIX
6/7/2009 Poste e comuni combattono la battaglia degli sportelli
tra proteste degli utenti e iniziative dei sindaci
Estate all'insegna delle chiusure. I casi più scottanti a Finale e
Varigotti
FINALE. Da lunedì 6 fino al 12 settembre l'ufficio postale di
Finalmarina sarà aperto solo la mattina, dal lunedì al venerdì dalle 8
alle 13.30, il sabato dalle 8 alle ore 12. Dopo l'esperimento dello
scorso anno, contestato aspramente dall'amministrazione Richeri, di
chiudere a giorni alterni in estate gli uffici di Finalpia e Finalborgo
per evitare la solita chiusura estiva pomeridiana di Finalmarina,
quest'anno Poste Italiane ha riproposto la serrata dell'ufficio
pomeridiana.
Anche stavolta, seppure con la consapevolezza che l'ente è privato e
quindi decide in autonomia la gestione dei vari sportelli, il sindaco
Flaminio Richeri ha lamentato al direttore delle Poste di Savona
Gelsomino, la decisione assunta dall'ente. Un disservizio che da anni, i
sindaci (prima Cervone, ora Richeri) contestano perché penalizza una
città che dai 12 mila residenti del periodo invernale passa ai 50 mila
in estate.
«Come ogni anno ho espresso la totale contrarietà dell'amministrazione
verso la decisione che Poste Italiane continuano ad adottare,
penalizzando Finale - ha detto il sindaco Richeri - Purtroppo dobbiamo
prendere coscienza che si tratta di un ente pubblico che fa quello che
vuole al di là di tutto. Intanto mi sto impegnando per cercare di
salvare dalla totale chiusura l'ufficio di Varigotti che, dalla scorsa
primavera, è chiuso tre giorni la settimana e aperto solo tre mattine».
Poste Italiane, non ritenendo abbastanza remunerativo lo sportello in
questione, ha deciso dallo scorso 6 aprile di mantenerlo aperto solo il
martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 13.30, il sabato con apertura
anticipata di mezz'ora. Decisione presa anche a seguito della chiusura
dell'Aurelia che aveva fatto diminuire fortemente l'utenza.
Il sindaco avrebbe proposto alle Poste di poter utilizzare un'aula al
piano terra del centro civico Fontana, messa a disposizione del Comune
per poter abbattere le spese dell'affitto che attualmente devono pagare.
Ma anche di dirottare il messo comunale a Varigotti invece che a
Finalmarina per trattare tutte le pratiche del Comune. Per ora la
trattativa prosegue però non si hanno notizie di accordi. «Quando ci
saranno notizie saremo lieti di darle» si è limitato a dire in merito
Richeri.
Entroterra. Ma la situazione non è migliore nell'entroterra. A Calice il
sindaco Livio Sterla ha lamentato un problema di frequente ricambio del
personale addetto allo sportello aperto tutte le mattine, oltre a
continui problemi con i macchinari operativi, spesso inceppati. «Il
continuo ricambio del personale addetto allo sportello crea disagi
all'utenza - ha detto il sindaco - per non parlare dei macchinari spesso
guasti e che costringono a rivolgersi ad altri sportelli. Ma è da
affrontare anche il fatto che si tratta di un ufficio piccolo e
sprovvisto di spazi che garantiscano la privacy della clientela, che si
rivolge allo sportello anche per prelevare e versare denaro. A Calice
convergono anche gli abitanti di Rialto e parte anche da Finale in
quanto chi abita a Perti si rivolge per questioni logistiche al nostro
ufficio. Sarebbe utile provvedere a renderlo più accogliente e il Comune
è disponibile a collaborare anche per trovare un altro locale più
adatto. Ma quello che ci preoccupa è che vogliano anche razionalizzare
le aperture e le chiusure e questo ci preoccupa non poco».
Problemi potrebbero sorgere presto anche a Vezzi in quanto le Poste
vorrebbero razionalizzare le aperture dell'ufficio locale, fino a oggi
aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle ore 10.30.
«Incontreremo in settimana il dirigente del servizio - ha detto il
sindaco Alessandro Revello - in quanto ci è stato comunicato che
vorrebbero concentrare le apertura in alcuni giorni della settimana.
Vedremo cosa ci propongono e valuteremo che non crei disagi all'utenza».
Ponente. Nella "guerra" delle poste è un momento di tregua per l'estremo
ponente della provincia. Le diatribe sugli orari di apertura sembrano
superate, le dispute per la collocazione dell'ufficio postale di Andora
sono alle spalle e sembra finalmente risolta anche la questione della
corrispondenza che non arrivava ai cittadini di Villanova e che invece
veniva dispersa per il paese o addirittura buttata nei cassonetti
dell'immondizia. Ma questo non significa che i villanovesi non abbiano
nulla da chiedere. «Devo dire che la dirigenza di Poste italiane è
intervenuta tempestivamente per risolvere il problema della
distribuzione della corrispondenza - afferma il sindaco Domenico
Cassiano - Certo che in una realtà in crescita come la nostra se si
riuscisse ad ampliare un po' il servizio, magari con un paio di aperture
pomeridiane, sarebbe certamente una cosa utile e gradita».
Silvia Andreetto
Luca Rebagliati
IL SECOLO XIX
4/7/2009 Il semaforo della frana"presidiato" dai vigili urbani
INCONTRO OPERATIVO, ieri mattina, tra la polizia municipale di Finale e
di Noli e la polizia provinciale sull'Aurelia, riaperta a senso unico
alternato dallo scorso martedì sera, per organizzare il monitoraggio
della viabilità in occasione del fine settimana.
Fino ad ieri, non erano stati registrati problemi particolari ed il
traffico è risultato scorrevole e a parte qualche rallentamento poco
significativo, tutto è andato per il meglio. La preoccupazione delle
amministrazioni comunali e degli operatori turistici è per le code che
potrebbero verificarsi questo fine settimana che, oltre ad essere il
primo davvero "caldo" dal punto di vista degli arrivi per le vacanze, è
anche il primo con la strada a senso unico alternato.
Per questo fine settimana, dovranno essere gli agenti di polizia a far
circolare il traffico, in caso di passaggio dei pullman di linea e dei
mezzi di soccorso. Non sono infatti stati ancora installati i sensori
sugli impianti semaforici che, collegati a un telecomando, farebbero
scattare il verde, dando il via libera a queste categorie di veicoli.
Resta confermato il senso unico verso Finale, il sabato mattina dalle
ore 8.30 alle 12.30 e la domenica pomeriggio verso Noli, dalle ore 14.30
alle ore 21.30. Una richiesta avanzata dal sindaco di Finale Flaminio
Richeri con l'intento di cercare di contenere al massimo le code e i
rallentamenti. I primi ad avere espresso seri dubbi sulla riapertura a
senso unico alternato sono stati gli aderenti alla neo nata associazione
"Varigotti in silenzio" e parte dei commercianti di Noli, tra cui Franco
Magistri, presidente dell'associazione "Esercenti nolesi" che precisa di
aver espresso però un parere esclusivamente personale.
S. An.
IL SECOLO XIX
1/7/2009 Ore 20.30, scatta il verde riviera nuovamente unita
Riaperta ieri sera, a senso unico alternato, l'Aurelia. Il rischio code
Apertura anticipata, per l'Aurelia tra Capo Noli e Finale chiusa al
traffico per la frana caduta alle fine dello scorso mese di aprile.
L'evento era in programma per la mezzanotte ma i tecnici della Provincia
hanno anticipato le operazioni di quattro ore dando il via libera poco
prima delle 20,30. E da ieri sera la Riviera è nuovamente unita anche se
a senso unico alternato.
Le prime auto a transitare, tre, sono state straniere. Poi al semaforo
si è fermata una ragazza residente a Savona, Wafiq Fatià, insegnante di
danza del ventre in una palestra finalese. «Per noi pendolari - ha detto
la donna - la riapertura è fondamentale, anche se l'autostrada ci è
stata rimborsata i disagi erano molti. Aspettavo questo momento».
Per l'occasione a Capo Noli si sono dati appuntamento il presidente
della Provincia Angelo Vaccarezza e i sindaci di Finale (Flamino Richeri),
Noli (Ambrogio Repetto) e Spotorno (Giuseppe Volpera).
Anzi, gli amministratori si sono ritrovati davanti al comune nolese per
poi raggiungere in auto il punto della frana. E sono stati loro i primi
a percorrere il tratto di strada bonificato: da Noli a Finale. Nel
frattempo i cantonieri della provincia hanno rimosso le transenne che
impedivano il transito delle vetture e i cartelli che indicavano il
divieto d'accesso.
«meglio a senso unico alternato - hanno detto in coro i tre sindaci -
che niente. Ora valuteremo gli eventuali disagi creati dalle code,
abbiamo disposto il monitoraggio della situazione e adotteremo tutti gli
accorgimenti necessari».
Il presidente Vaccarezza si è concesso una battuta: «La precedente
amministrazione ha concluso con una frana, noi l'abbiamo rimossa». Poi
ha analizzato la situazione. «I lavori eseguiti sinora - ha aggiunto -
non possono essere considerati un punto di arrivo: l'obiettivo finale
resta la realizzazione di una variante in galleria per cui la Regione
Liguria ha affidato lo studio di fattibilità. In caso contrario
rischiamo di trovarci nuovamente in questa situazione». Vaccarezza si
augura che Burlando tenga fede all'impegno preso. «Noi gli offriremo la
massima collaborazione - ha concluso il presidente della Provincia
perchè vogliamo che il nuovo tunnel venga aperto entro un anno e mezzo.
In caso contrario denunceremo ritardi e omissioni».
Ora l'incognita è legata alle eventuali code che, soprattutto nei fine
settimana, si formeranno a causa del semaforo.
A preoccuparsi sono soprattutto i commercianti di Noli: «Il traffico
congestionato in paese è peggio della strada chiusa».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
1/7/2009 Riapertura Aurelia, linea Finale-Savona: variazioni
orari per i bus Acts
A seguito della riapertura a senso unico alternato della via Aurelia
tutti gli orari dei bus Acts della linea Savona-Finale subiranno
variazioni. La sostituzione degli orari avverrà a partire dalla
mezzanotte di questa sera. Sul sito internet aziendale
www.acts.it sono già disponibili (in home
page, nella sezione news) quelli aggiornati.
“Il collegamento fra i Comuni lungo la via Aurelia avverrà, così come
disposto dalla Provincia, tramite semaforizzazione alternata, per tale
ragione non si garantisce il rispetto delle frequenze stabilite che
saranno, inevitabilmente, soggette a situazioni di traffico. Acts si
scusa con gli utenti per i possibili ritardi”, sottolinea una notra
aziendale. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero
800 012727 (attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore
7.15 alle ore 19.00; il sabato dalle 7.15 alle 13.00) e il sito internet
aziendale all’indirizzo
www.acts.it.
orario linea 40 FINALE-SAVONA
IVG.IT
1/7/2009 Frana a Capo Noli: Aurelia riaperta con semaforo
E’ stata riaperta a senso unico alternato questa
sera 30 giugno, l’Aurelia nel tratto di Capo Noli interessato dalla
frana dello scorso marzo. Il primo a transitare in auto sulla
carreggiata, allo scattare del verde del semaforo, è stato il neo
presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza. All’evento
hanno partecipato, oltre ai sindaci di Noli e Finale, Ambrogio Repetto e
Flaminio Richeri, i tecnici dell’ente provinciale che in questi mesi
(durante il commissariamento prefettizio) hanno diretto, eseguito e
ultimato la prima fase dell’intervento, che ha consentito di installare
una rete paramassi sul versante montuoso da cui si erano staccate,
precipitando, le rocce.
La misura messa in atto ha consentito la “mitigazione del rischio”, così
da rendere possibile la circolazione a senso alternato. Saranno quindi
in funzione due lanterne semaforiche, con durata del segnale rosso sino
ad un massimo di 5 minuti e 20 secondi. La viabilità così regolata
permetterà agli operatori di proseguire avviando la seconda fase di
intervento: un ulteriore consolidamento al di sopra della parete
rocciosa, a oltre 80 metri di dislivello.
“La scorsa amministrazione si è chiusa con una frana, la nuova si
inaugura con la riapertura di una strada” ha detto Vaccarezza,
aggiungendo uno spunto polemico: “Mi auguro che le promesse del
presidente regionale Burlando non rimangano solo belle parole: questo
tratto di Aurelia necessita di una soluzione stabile ai pericoli di
cedimento franoso”.
La frana avvenuta nella notte del 29 marzo ha riprodotto a Capo Noli la
stessa difficile situazione che già si era presentata, a poca distanza e
in modo analogo, nel 2008: litoranea spezzata in due tra Noli e
Varigotti, disagi per gli automobilisti e per i trasporti in genere,
perdite economiche per i commercianti della zona. La strada costiera
tornerà praticabile a doppio senso di circolazione - secondo le
previsioni - entro il periodo festivo natalizio.
Così Repetto, primo cittadino nolese: “Spero che non diventi
un’abitudine o un appuntamento fisso tornare qua per riaprire la strada
chiusa per la frana. Si deve procedere rapidamente alla realizzazione
della galleria alternativa all’Aurelia”. E’ d’accordo anche il sindaco
finalese Richeri: “L’anno prossimo vorrei tornare qui per inaugurare un
cantiere, non per i problemi causati da una frana”.
Il tunnel che consentirà di evitare il tratto di Aurelia pià esposto al
rischio di smottamenti, che sarà studiato da un apposito team di
progettisti e geologi (finanziato dalla Regione tramite Filse), entrerà
a levante nella roccia all’altezza dell’hotel Capo Noli e sbucherà a
ponente nei pressi della galleria del Malpasso. Dopo il periodo di
progettazione, che potrebbe durare un anno, partirebbero immediatamente
i lavori. Considerata la natura geologica della formazione rocciosa, le
operazioni di scavo verrebbero condotte con metodi tradizionali.
IVG.IT