31/5/2007 Varigotti
Pedana in legno in piazza del Mare
SONO INIZIATI in questi giorni i lavori di sistemazione della pedana in
legno, che caratterizza piazza del Mare a Varigotti. I lavori sono stati
affidati all'impresa Romana & Conterno con sede a Dogliani.«>Si
tratta di una sistemazione straordinaria della pedana in legno,
materiale non adatto ad essere posizionato vicino al mare - ha
commentato Massimo Gualberti, assessore ai Lavori pubblici del comune di
Finale - e che, per questo motivo, richiede una particolare cura«.
L'intervento prevede la sostituzione di alcuni liste in legno rotte e la
verniciatura di tutta l'area.
IL SECOLO XIX |
30/5/2007 Bagni
marini in ginocchio per la mareggiata spiagge erose per decine di
metri
Emergenza a Finale,
Varigotti, Borgio e Ceriale. Accuse ai sindaci: «Non hanno fatto nulla
per proteggere gli arenili»
I TITOLARI degli stabilimenti balneari finalesi sono in ginocchio a
seguito della mareggiata che, l'altra notte, si è abbattuta sul
litorale, spazzando via la metà della spiaggia. Un grido d'allarme che
è risuonato anche a Varigotti, a Borgio Verezzi, a Loano ed a Ceriale.
In particolare proprio a ponente, dove i titolari degli stabilimenti
hanno chiesto al sindaco Pietro Revetria un intervento straordinario di
ripascimento.
Ma anche a Finale la situazione è d'assoluta emergenza. L'erosione,
causata dal vento di libeccio, ha scavato la spiaggia sottraendone la
metà agli stabilimenti e proprio all'immediata vigilia della stagione
balneare.
«Siamo in una situazione disperata - ha detto Mauro Rebonato,
presidente dell'associazione Bagni Marini di Finale -. Negli ultimi
dieci anni le mareggiate si abbattono ormai regolarmente sul litorale
che, non essendo protetto con opere strutturali, continua a vedersi
sottratto l'arenile. Abbiamo recentemente presentato un progetto di
salvaguardia che speriamo l'amministrazione voglia prendere al più
presto in considerazione». Il dito viene puntato direttamente contro il
Comune di Finale che, dopo dieci anni di emergenza, non ha ancora
approvato alcuna opera di difesa del litorale.
«E' dal 1923 che la mia famiglia gestisce questa spiaggia e una
mareggiata del genere non si era mai vista. Ora ci troviamo con
l'arenile dimezzato al 50 per cento e nell'impossibilità di dare un
servizio a chi ha già prenotato la stagione, in quanto dovremo
eliminare alcune file di ombrelloni - dice Daniele Conte dei Bagni
Vittoria di Finalmarina -. Sembra impossibile che, nel 2007, il Comune
non possa fare nulla per poter risolvere questo problema che sta
mettendo in ginocchio una risorsa così importante come il turismo. Sono
anni - prosegue - che chiediamo venga fatto un intervento di difesa
dell'arenile e che sottolineiamo che il ripascimento è inutile senza la
realizzazione di un'opera di difesa strutturale. Finora abbiamo avuto in
cambio solo promesse». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Monja
Nobbio dei Bagni River Beach di Finalpia: «In cinque anni il mare mi ha
inghiottito 35 metri di arenile. Solo qualche giorno fa avevo speso
mille euro per farmi spianare dalla ruspa la spiaggia. Se non si farà
un pregetto serio Finale perderà definitivamente la sua spiaggia».
Giuliano Calzolai dei Bagni America di Marina dice di essere costretto a
liberare tutto l'arenile ogni qualvolta sia previsto maltempo.
«Sono d'accordo con i Bagni Marini sul fatto che il ripascimento non
serva e che sia necessario un'opera strutturale - ha replicato
l'assessore Massimo Gualberti -. Pertanto cercheremo di individuare il
progetto migliore per affrontare il problema dell'erosione».
Anche a Borgio Verezzi la situazione non è migliore. Naturalmente la
secca soffolta, appena realizzata, non poteva essere risolutiva ed
infatti si è limitata a salvare i Bagni Sole e Mare, direttamente
protetti dalla secca. «Ma negli altri punti la situazione è drammatica
- ha detto Nadia Fadel, presidente dei Bagni Marini -. Sono stati erosi
fino a 10 metri di spiaggia, pari al 50 per cento». Meglio è andata a
Pietra, mentre a Loano ad aver avuto qualche problema è la zona di
ponente, dove mancano ancora le protezioni a mare.
A Ceriale la mareggiata non ha risparmiato neppure l'arenile di Ceriale.
I problemi principali si sono verificati nella zona più a ponente,
quella tradizionalmente più soggetta all'erosione. I titolari di sei
stabilimenti balneari hanno segnalato la perdita' di oltre cinque metri
di spiaggia, cioè circa la metà della profondità dell'arenile ed
hanno chiesto un nuovo intervento di ripascimento. Secondo il sindaco
Pietro Revetria, però, un intervento straordinario, alle porte della
stagione balneare, necessiterebbe di una apposita deroga alle normative
regionali..
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX |
24/5/2007
L’ORMEGGIO IN PIENO CENTRO Nasce
un approdo a Varigotti
Un mini-rimessaggio a
secco sulla spiaggia per accogliere una sessantina di piccole
imbarcazioni di pescatori, diportisti e sportivi. E’ iniziata lunedì
mattina la trasformazione di parte della spiaggia libera attrezzata che
si trova a Varigotti, in pieno centro, di fronte al ristorante «La
Caravella». La destinazione di parte dell’arenile al rimessaggio
provocherà il divieto di balneazione per un tratto di circa 80 metri
lineari del litorale. Anche se l’intervento era da tempo previsto ha
destato subito interesse, polemiche, ma anche molti consensi. Chi tocca
la spiaggia a Varigotti finisce subito nell’occhio del ciclone. Dice
Franco di Pilato, farmacista di Varigotti: «Mi sembra folle iniziare un
lavoro in spiaggia all’inizio della stagione balneare. Ancora più
sbagliato è togliere 80 metri di balneazione in pieno centro in uno dei
tratto di litorale più belli della Liguria». Aggiungono alcuni
turisti: «La spiaggia a Varigotti è bellissima, perchè togliere alla
gente, il posto per le barche andava trovato in una zona decentrata».
Ad eseguire l’intervento è Finale Ambiente, la partecipata al 100 per
cento comunale che ha in gestione le spiagge. Spiega l’amministratore
Pietro Moltini: «Questo tratto centrale di spiaggia libera in passato
era abbastanza in balia di se stesso. Lo scorso anno è stato
trasformato in una spiaggia attrezzata con la presenza del bagnino. Nei
4 mesi estivi abbiamo però incassato poco più di mille euro. E’
stato deciso dal Comune di attrezzare circa la metà di questo tratto
d’arenile per il rimessaggio delle piccole imbarcazioni. Ci saranno
dei sistemi, con catene, per mettere in sicurezza le barche, alcuni
servizi essenziali e un luogo dove mettere surf e tavole. Dopo il 16
giugno sarà formalmente aperto questo nuovo spazio». Concorda Fabrizio
Fornasiero presidente dell’associazione «Varigotti Insieme»: «A
gennaio nel corso di un’assemblea pubblica, molto affollata, si è
parlato di questo progetto. Non c’è stata una sola voce contraria.
Con questa soluzione si da spazio a chi ha una piccola barca e
soprattutto si consente a chi vuole fare sport in mare di avere una
’’pista’’ d’uscita senza dover andare a 200 metri da riva
prima di prendere il mare. In ogni caso si potrà presto verificare il
funzionamento di questa nuova spiaggia».
LA STAMPA |
23/5/2007 Due
balenottere a pochi metri dalla riva
Due balenottere
comuni , di lunghezza compresa fra i 12 e i 16 metri, hanno dato
spettacolo dalle 10 alle 11 di domenica scorsa nelle acque di fronte
alla spiaggia dei “Saraceni” a Varigotti, arrivando ben oltre
le boe che delimitano il limite massimo di avvicinamento
alla costa consentito alle imbarcazioni, inoltrandosi quindi fino a 200
- 300 m. dalla battigia. Molti bagnanti hanno seguito con interesse i
movimenti dei due cetacei. Renzo Briano, Consigliere della Lega Navale
di Finale, li ha seguiti con una piccola imbarcazione di 4,5 m. ed ha
scattato loro alcune foto (in allegato).
La Balenottera comune
è il più grande cetaceo del Mediterraneo. Ha il corpo affusolato, la
testa triangolare e lo sfiatatoio a doppio orifizio ben visibile. La
pinna dorsale è piccola ma ben visibile. Grigia scura la parte
superiore e biancastra l’inferiore. Molto caratteristica la
colorazione del corpo nella regione mandibolare: a destra è bianca, a
sinistra grigia.
Lunghezza, peso maschio: 20 m, max 22 m, 70 tonn, max 80 tonn.
Lunghezza della femmina: normalmente più lunga del maschio di 60 a 100
cm.
Lunghezza, peso dei piccoli: da 5,5 a 6 metri peso 2 tonn.
Velocità e tipo di nuoto: nuoto sinusoidale regolare - Velocità
da 3 a 13 nodi, se disturbata sino a 16 nodi
Tipo di immersione ed emersione: si immerge sino a 230 metri. In
superficie permane sino da 20″ a 1′. Non necessita di
mari molto profondi. In fase di emersione solleva uno spruzzo di 4/6
metri della durata di 3/5, molto visibile durante il periodo invernale
Durata apnea: immersioni brevi attorno a 6/7′ che possono
prolungarsi sino a 30′
Alimentazione: si alimenta con piccoli crostacei e avannotti di pesce
azzurro. Spesso si incontra isolata o in copia, più raro è
l’avvistamento di 6/7 esemplari. E’ necessario avvicinarla con
molta circospezione perché non ama essere disturbata.
fonte e foto di
IVG.IT |
20/5/2007 A
Varigotti «Oceaniche» regionali
Si svolgono domenica, dalla spiaggia del
Malpasso di Varigotti, le «Oceaniche» di nuoto per salvamento in mare. In
palio i titoli regionali delle diverse specialità: alla manifestazione
organizzata dal Comitato regionale della Fin, settore salvamento,
partecipano Rari Nantes Bogliasco, Amatori Nuoto Savona, Asd Ppx Nuoto,
Centro Sportivo Valbormida e Doria Loano. La compagine loanese guidata
dall'allenatrice Cristina Castelli, sarà presente alla manifestazione con
Giada Longo, Andrea Martinelli e il finalese Jacopo Raspanti. Quest'ultimo
è detentore del secondo posto assoluto nella prima prova del campionato
nazionale gare su spiaggia per rappresentative regionali, svoltosi nel
2004 a Lignano Sabbiadoro. Da non sottovalutare le altre compagini
savonesi, che si sono preparate con grande determinazione per
quest'evento. Riflettori puntati quindi anche sull'Amatori guidata da
Silvia Canonica e sul Centro Sportivo Val Bormida allenato da Paola Pelle
(che fa parte dello staff tecnico della Nazionale) presente con il gruppo
guidato dalla campionessa europea Marcella Prandi. Le Oceaniche di
Varigotti sono, per tutti gli atleti, un importante banco di prova in
vista dell'imminente campionato italiano in programma dal 25 al 27 maggio
a Viareggio.
LA STAMPA |
18/5/2007 Ora i naturisti chiedono
"ufficialmente" Punta Crena
LETTERA AL SINDACO RICHERI
FINALE L. Quella Punta Crena deve
diventare la spiaggia dei naturisti. E' la richiesta avanzata ieri dalla
Federazione naturista italiana di Torino al sindaco di Flaminio Richeri,
caldeggiando una proposta già rilanciata qualche settimana fa da Giancarlo
Marco, presidente dell'Ascom finalese. Nella lettera la Fenait chiede
l'approvazione di una delibera specifica che destini ufficialmente alla
pratica naturista la spiaggia di Punta Crena.
«La richiesta è motivata dalla necessità di assicurare in questo tratto di
arenile, di notevole valore ambientale, una frequentazione anche di tipo
famigliare che scoraggi guardoni ed esibizionisti spesso presenti in
quest'oasi ma che nulla hanno a che fare con il naturismo», ha
sottolineato Simona Carletti, del direttivo Fenait. «Il naturismo è nato
alla fine del XIX secolo in Germania e oggi, solo in Europa sono oltre 30
milioni i naturisti che possono usufruire di oltre 500 strutture
turistiche e innumerevoli spiagge, piscina, palestre e saune a loro
riservate - si specifica nella lettera - Il naturismo, che utilizza la
pratica della nudità integrale, in promiscuità di sessi e di età tra le
persone, è una pratica sana, a carattere prevalentemente famigliare».
Secondo Carletti far diventare la spiaggia di Punta Crena un'area per il
turismo naturista aiuterebbe anche a porre fine a quelle fastidiose
incursioni di guardoni e di esibizionisti che, in passato, hanno richiesto
l'intervento delle forze dell'ordine. Un'ipotesi, quella dell'istituzione
di una spiaggia per nudisti già rifiutata dall'associazione "Varigotti
Insieme". Secondo l'associazione, che rappresenta buona parte dei
cittadini di Varigotti, bisognerebbe trovare il modo per tornare a quando
la spiaggia era utilizzata dalle famiglie locali e sicuramente
l'istituzione di una spiaggia per nudisti non andrebbe in quella
direzione.
«Voglio precisare che una sana frequentazione naturista della spiaggia -
conclude Carletti che ha chiesto un incontro al sindaco per discutere
sulla questione -è anche una vera e propria garanzia contro eventuali
progetti destinati a compromettere l'ambiente naturale».
Diverso il progetto di utilizzo della spiaggia di Punta Crena da parte
dell'amministrazione comunale. Nei mesi scorsi, il sindaco ha proposto a
Costa Crociere di mettere a disposizione dei croceristi la spiaggia, una o
due volte la settimana.
S. A.
IL SECOLO XIX
|
16/05/2007
Sopralluogo tecnico sui massi caduti
Sopralluogo dei tecnici della Provincia ieri al Malpasso, fra Varigotti e
Noli, dopo la caduta di tre massi sulla sede stradale. «Faremo un
controllo ed un eventuale rinforzo delle reti di contenimento. In ogni
caso non ci sono pericoli e non sarà necessario ridurre la carreggiata»,
spiegano in Provincia.
LA STAMPA |
15/5/2007 Massi sull'Aurelia
dal costone roccioso del Malpasso
la litoranea non sarà
chiusa al traffico
Solo una casualità che in quel momento, ieri poco dopo mezzogiorno, non
stesse transitando nessuno
FINALE. Ieri poco dopo
mezzogiorno mezzogiorno alcuni massi si sono improvvisamente staccati
dalla parete rocciosa del Malpasso, precipitando sull'Aurelia. Per un
caso estremamente fortunato in quel momento, la strada era deserta. Se
l'incidente fosse accaduto solo nel pomeriggio di ieri, quando l'arteria
era trafficata da auto e moto di turisti e residenti, diretti verso il
mare o di ritorno a casa, ci sarebbero potute essere gravi conseguenze.
Immediato l'intervento degli agenti della polizia municipale di Finale,
della polizia stradale e dei tecnici della provincia di Savona che hanno
disposto un monitoraggio della parete per valutare il rischio di altre
cadute. In un primo tempo, si era pensato di chiudere la viabilità per
alcune ore, fino a quando non fosse stato escluso ogni pericolo. Un
provvedimento che poi è rientrato: gli stessi tecnici provinciali ieri
pomeriggio hanno disposto un intervento da parte di squadre di
rocciatori per ripulire la parete e verificare il punto da cui si sono
staccati i massi precipitati.
«L'intervento continuerà anche oggi - ha precisato l'assessore
provinciale Pier Luigi Pesce - Valuteremo se è il caso di estendere la
rete metallica, già messa a protezione della maggior parte della parete
rocciosa che sovrasta l'Aurelia, anche in quella striscia rimasta
scoperta».
Pesce si affretta a ridimensionare l'entità dell'accaduto: «Provvederemo
anche a sollevare la rete e a ripulire la parte già messa in sicurezza
- aggiunge- Potrebbe essere che i massi si siano distaccati proprio
dalla zona già protetta»,
Un fatto analogo, sempre a Finale, ra accaduto a metà dicembre, una
domenica pomeriggio, quando dal costone della Caprazzoppa scese una
frana che mise in pericolo la viabilità sull'Aurelia. «A Finale ci
sono tre zone da sempre pericolose - dice il vice sindaco Giovanni
Ferrari - La Caprazoppa dove, al di là dei lavori in emergenza già
effettuati per la messa in sicurezza del costone franato necessari per
riaprire il parcheggio dei dipendenti Piaggio, la situazione resta
instabile. L'area tra il Castelletto e capo San Donato, dove si sono già
verificati crolli e che in parte si è proceduto a ingabbiare e la zona
da Punta Crena a Noli».
Proprio per quest'ultima il Comune chiederà a Provincia, Regione e
Stato di trovare i finanziamenti per mettere in sicurezza l'area
percorsa dal fuoco, estremamente pericolosa. Secondo il sindaco di Loano
Angelo Vaccarezza la Provincia non investe abbastanza sull'unica arteria
di scorrimento presente sul territorio: «La Provincia, quando ha
ereditato la proprietà dell'Aurelia dall'Anas, si è limitata a passare
solo l'osso ai Comuni, come è successo per Loano, tenendosi la polpa.
Ne è un esempio la ormai nota casa cantoniera che la Provincia ha
venduto incassando tutti i proventi, senza spenderne neppure uno per
migliorare l'Aurelia».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
 |
8/5/2007 Viabilità più
sicura
Passaggi pedonali più sicuri a Finalpia e
Varigotti. Sono iniziati i lavori per la nuova illuminazione e la
verniciatura antisdrucciolo in quattro passaggi pedonali. A Varigotti in
corrispondenza dell'Hotel Albatros e dell'ATP.
Problemi d’organico
anche a Finale. La legge finanziaria ha obbligato a contenere i costi. Ma
c’è anche la difficoltà a reperire vigili urbani. Finale, avendo quattro
quartieri e molte frazioni da controllare, ha la necessità di assumere con
orario «spezzato». Sempre più difficile trovare personale disponibile a
lavorare con queste modalità. L’orario serate di vigilanza sarà
ulteriormente potenziato. A Varigotti resta il vigile di quartiere, un
progetto destinato a crescere.
LA STAMPA |
|