31/3/2009 Frana, un lungo incubo aurelia off limits, la riviera
spaccata a metà
Capo Noli, rischio-chiusura anche per il Ponte di Pasqua. Tecnici
pessimisti
DAL NOSTRO INVIATO
PASQUA addio? Difficile trovare, in queste ore, chi sia disposto a
giocare un centesimo sulla riapertura dell'Aurelia prima della
festività. Così andrà in scena un bis tanto sciagurato quanto atteso.
Crollano i massi sulla strada, a Capo Noli, e di nuovo la Provincia è
spezzata in due. Il sopralluogo dei tecnici sul punto della frana, ha
dato corpo ai presagi più infausti. Niente Pasqua. E una corsa contro il
tempo per riuscire a ripristinare la carreggiata prima dell'estate.
Nessuna sicurezza di farcela nemmeno per l'apertura della stagione d'oro
del turismo, solo speranze.
Sono arrivati presto, i tecnici della Provincia. Hanno iniziato il loro
sopralluogo sotto una pioggerella insistente, che poi ha lasciato spazio
a un timido sole. La situazione: i massi sono precipitati sull'Aurelia
dal fronte opposto rispetto a quello interessato dal crollo dell'anno
passato: questa volta più vicino a Varigotti. La distanza, in linea
d'aria, è di circa 500 metri.
È una zona in cui gli interventi di contenimento risalgono a molti anni
fa: ci sono le reti installate ancora dall'Anas, prima che il controllo
dell'Aurelia passasse alle Province. Ma in più punti mostrano ormai
tutti gli acciacchi dell'età. Così i detriti precipitati hanno sfondato
le maglie, non più perfettamente aderenti al costone, e sono rotolati
fin sull'asfalto.
«Non è una frana di grosse dimensioni - spiegano ora i tecnici - ma
purtroppo è il campanello d'allarme di una situazione compromessa». Si
inizia a scandire la tabella di marcia. Che, per garantire al massimo la
sicurezza, deve passare forzatamente attraverso una serie di tappe
obbligate. A fine settimana ci sarà il primo vero sopralluogo operativo.
Il primo atto consisterà nell'individuare, e poi far cadere, tutte le
rocce instabili, quelle che già quasi a occhio nudo sono ormai troppo
staccate dalla parete. Poi inizierà un'opera di monitoraggio geologico
di tutta la zona, così com'è stato fatto l'anno passato in occasione
degli interventi di rinforzo del tratto precedente.
Nel 2008 lo stop al traffico durò quattro mesi. Così incrociano le dita
gli operatori economici. Ma la chiusura forzata ha iniziato già da ieri
a far danni: bloccata la circolazione, tutti quei negozi che vivono
soprattutto sul passaggio dei pendolari si sono svuotati. Deserto il
rettilineo di Varigotti, percorso solo da qualche timida auto dei
residenti. D'altronde, dove andare? La strada verso Noli e Savona, poche
decine di metri dopo, è bloccata dai new jersey di cemento e dalle
transenne: invalicabili. E quel blocco fa rizzare i capelli in testa ai
pendolari, che già vedono nel loro destino una nuova stagione di disagi.
Inerpicati su per la difficile strada delle Manie o costretti giocoforza
all'autostrada. Così bastano poche ore e inizia a crescere impetuosa la
richiesta di "soprassedere" almeno al pagamento delle tariffe
autostradali, così come fu già lo scorso anno. E nemmeno cosìè facile.
Ieri le Autostrade hanno dovuto sospendere in fretta e furia i lavori al
casello, già previsti e annunciati da mesi, ma lo svincolo è rimasto
comunque chiuso in alcune ore della giornata. In più la beffa: sulla
salita che s'inerpica da Finale verso l'A10 sono in corso dei lavori di
posa di cavi telefonici che costringono a un senso unico alternato.
Un caso emblematico è quello di Laura Ganduglia. Lavora nella farmacia
di Varigotti e abita a Noli. Un tratto di strada che, in condizioni
normali, si copre in pochi minuti. «Adesso sono costretta - spiega - a
percorsi tortuosi e difficili. Oppure a passare per l'A10, pagando il
pedaggio e costretta, comunque, a una sorta di giro dell'oca che passa
sempre per Finale».
Non è l'unico allarme. La farmacia è deserta. Così come i locali che si
affacciano sull'Aurelia, vive soprattutto di un transito che ora si è
bloccato. E deserte sono tutte le stradine del centro.
Sarà il lunedì, saranno le bizze del tempo, sarà la stagione non ancora
iniziata e caratterizzata da tanti locali ancora chiusi, ma Varigotti
ieri pomeriggio sembrava davvero un paese fantasma. Poche persone e musi
lunghi. Tanta rabbia e la consapevolezza che il problema, comunque lo si
voglia girare, non sarà di facile soluzione. «D'altronde - commentano
alcuni commercianti in piazza - è da 45 anni che conviviamo con l'incubo
delle frane e siamo tutti d'accordo: continuerà sempre così, l'unica
alternativa è un intervento radicale. Ma ci vorrebbe la volontà,
politica e amministrativa, di risolverlo». E sicuramente molti, molti
soldi. Per riprendere ancora una volta il discorso di un tunnel che
fenda la roccia, unica soluzione, assicurano i tecnici, davvero
definitiva.E come spera anche il presidente provinciale degli
albergatori Angelo Galtieri: «Nel breve termine ci auguriamo una
sollecita riapertura dell'Aurelia. Ma poi bisognerà riflettere, e in
tempi rapidi, sull'unica soluzione possibile: il tunnel, che ampli e
consolidi il vecchio tracciato della galleria ferroviaria».
marco menduni
IL SECOLO XIX
31/3/2009 Autobus deviati in autostrada e c'è una navetta
A CAUSA della frana del Malpasso e della conseguente chiusura
dell'Aurelia, l'Acts ha modificato le corse degli autobus. «In direzione
Savona-Finale i bus effettueranno normale percorso fino a Noli, poi
transiteranno in autostrada tra Spotorno e Finale, raggiungeranno la
Stazione di Finale (non transitando da Finalborgo) e quindi
effettueranno inversione di marcia. Non sono state invece apportate
modifiche agli orari in partenza da Savona».
Idem per quel che riguarda la direzione Finale?Savona: «I bus
inizieranno la corsa dalla Stazione di Finale, quindi l'autostrada fino
a Spotorno, poi Noli e di nuovo il normale percorso. Sempre mantenendo
gli attuali orari».
È stato inoltre introdotto un servizio di navetta tra Varigotti con il
centro di Finale Ligure e Finalborgo. Per ulteriori informazioni è
comunque possibile contattare il numero verde Acts 800 012727 (dalle
7.15 alle 19.00) o il sito internet dell'azienda trasporti savonese
www.acts.it.
orari servizio navetta Varigotti-Finale >>
IL SECOLO XIX
31/3/2009 Varigotti insorge «Quella frana era annunciata» l'aurelia
interrotta a capo noli
L'Ascom: il danno si aggiunge al danno. Questa volta l'Agenzia delle
entrate dovrà trattarci diversamente
Non poteva che iniziare peggio, la nuova stagione turistica per Finale. A
poco meno di due settimane dalla Pasqua, la frana non fa che
demoralizzare le associazioni di categoria che, per ora, si limitano a
tenere incrociate le dita, sperando che questa volta il problema si
risolva più rapidamente dello scorso anno. Ma dal primo sopralluogo,
effettuato ieri mattina dai tecnici della Provincia, è emerso che i
tempi per la messa in sicurezza del costone saranno più lunghi del
previsto.
«La nuova frana di Capo Noli non è altro che una "tragedia" annunciata e
per fortuna, ancora una volta, non ci è scappato il morto. Ma non è più
possibile permettere che il futuro economico del Savonese sia
condizionato da un'unica via di collegamento tra ponente e levante,
senza alcuna alternativa». Fabrizio Fornasiero, presidente
dell'associazione Varigotti insieme che raccoglie la maggioranza delle
attività commerciali, ricettive e delle associazioni di volontariato del
rione, si dice amareggiato e soprattutto deluso dell'atteggiamento dei
politici che, ancora una volta, vengono tirati per i capelli ad
affrontare un problema così grave, già destinato a ripresentarsi.
Erano stati gli stessi tecnici della Provincia,nella riunione di un anno
fa a Varigotti, a sottolineare che tutto il costone di Capo Noli era
soggetto a movimenti e pertanto l'intervento di messa in sicurezza non
avrebbe risolto il problema in maniera radicale. Forse nessuno avrebbe
pensato che una nuova frana sarebbe tornata all'onore della cronaca con
così tanta rapidità. Si era infatti parlato di un possibile nuovo
dissesto nel giro di una decina d'anni. Anche se in effetti, la frana è
a 500 metri da quella precedente.
«La strada è una fonte di vita per le attività commerciali, ricettive e
turistiche di Varigotti - ha detto Fornasiero - e durante i sei mesi di
chiusura, lo scorso anno, avevamo tutti sottolineato la necessità di
creare una strada alternativa. Poi più nulla è stato fatto e così,
sperando che questa volta non ci facciamo attendere altri sei mesi per
la riapertura, la Liguria è di nuovo divisa a metà».
Paolo Tedeschi, presidente dell'Associazione alberghi e turismo,
sollecita le istituzioni a puntare a una soluzione definitiva. «Bisogna
accelerare l'iter per creare una viabilità alternativa all'Aurelia - ha
detto - Regione e Provincia affrontino seriamente un problema che mette
in ginocchio tutto il territorio oltre ad essere un rischio costante per
chi transita».
Sono 200 mila i passaggi al mese attraverso l'Aurelia, perduti lo scorso
anno per la chiusura della litoranea. «Il danno subito soprattutto da
Varigotti e Finalpia lo scorso anno è stato enorme - ha detto Fabrizio
Fasciolo, presidente dell'Ascom - Speriamo che l'Aurelia possa riaprire
al più presto ma sicuramente dall'agenzia delle Entrate ci saremmo
aspettati maggiore considerazione. E visto che il danno l'abbiamo già
avuto e in maniera consistente, ci attendiamo questa volta un
trattamento diverso».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
30/3/2009 frana di Capo Noli, Aurelia chiusa sino a quest'estate
Non aprirà per Pasqua l'Aurelia interessata da una grossa frana a Capo
Noli. Ci vorrà intanto una settimana di tempo tra perizie e valutazioni
dei costi dell'intervento di messa in sicurezza da parte dei geologi
della Provincia. Sono le risultanze del sopralluogo effettuato stamane a
parte dei funzionari del servizio viabilità della Provincia nella zona
dove l'altra notte, a causa della pioggia, sono scivolati sull'Aurelia
massi e detriti. Addirittura, dopo l'avvio degli interventi, si parla di
una probabile apertura per l'inizio dell'estate. "Questo perchè
occorrerà effettuare attenti monitoraggi e perizie statistiche su tutta
la parete rocciosa e quindi avviare gli interventi di messa in sicurezza
della montagna che sovrasta l'Aurelia", hanno detto i funzionari della
Provincia. Sicuramente a farne le spese per la chiusura dell'Aurelia non
saranno solo i pendolari, ma anche i turisti che avevano deciso di
raggiungere la Riviera per le vacanze pasquali. E' probabile a questo
punto che operatori economici, commercianti, albergatori e enti locali,
come era già accaduto la volta scorsa, chiederanno alla società
autostradale di non pagare il pedaggio proprio come conseguenza dei
gravi disagi alla viabilità.
SAVONANEWS
aggiornamento ore 15
30/3/2009 Frana a Capo Noli: tempi lunghi per la riapertura
Sull’Aurelia torna lo spettro della chiusura protratta per mesi.
L’architetto Enrico Pastorino, responsabile settore viabilità della
Provincia, il geologo incaricato Alessandro Scarpati, il geometra Renato
Falco e lo staff di tecnici di Palazzo Nervi stamane hanno effettuato un
primo sopralluogo nel tratto di Capo Noli interrotto dal movimento
franoso che si è verificato nella notte tra sabato e domenica. Gli
specialisti non si sbilanciano, ma dalle prime informazioni trapela
l’eventualità di tempi lunghi, molto lunghi, per la messa in sicurezza
della parete fratturata.
Da domani sino a venerdì sono già stati programmati interventi di quello
che in gergo viene definito “disgaggio”: i massi instabili e pericolanti
verranno fatti cadere sulla sede stradale ed il versante verrà ripulito
dal materiale roccioso cedevole. “Abbiamo verificato i due costoni che
precedono la galleria - specifica Alessandro Scarpati - Il tratto
interessato è a circa cinquecento metri dal punto della frana del 2008.
La tipologia geologica è chiaramente a quella con cui avevamo già dovuto
fare i conti. Ma mentre l’anno scorso si trattava di una parete
rettilinea lungo la strada, questa volta si tratta di una zona curvosa
con spuntoni di roccia”.
Si preannuncia un ponte di Pasqua sotto un incubo già purtroppo noto per
i commercianti di Varigotti, che hanno alle spalle già cinque mesi di
immobilismo, proprio per la frana pregressa. Auto, moto e pullman dell’Acts
sono costretti a percorrere l’A10 per poter raggiungere Savona e la
Riviera di Ponente.
IVG.IT
30/3/2009 Nuova frana sull'Aurelia
a noli caduti alcuni massi, preoccupa l a tenuta della parete
Riviera spaccata a metà. La strada è stata chiusa, solo oggi si saprà
per quanto
La provincia è nuovamente tagliata a metà. Una frana caduta alcune
decine di minuti prima dell'una della notte tra sabato e ieri
sull'Aurelia a Capo Noli, immediatamente a ponente della galleria, ha
infatti provocato l'immediata chiusura della strada litoranea.
Già nel corso della notte e poi ieri mattina i tecnici della Provincia
hanno effettuato i primi sopralluoghi, ma per avere un quadro esatto
della gravità della situazione sarà indispensabile attendere almeno
questa mattina quando, condizioni meteorologiche permettendo, verranno
effettuati una serie di accertamenti più approfonditi sulla parete
rocciosa che sovrasta l'Aurelia e dalla quale l'altra notte si sono
staccati i massi. Sopralluogo determinante per capire se la strada
resterà chiusa per pochi giorni o se invece i tempi si allungheranno,
come avvenuto lo scorso anno. In attesa di sapere questo, le strade
alternative per raggiungere da Noli Finale e viceversa sono la tortuosa
provinciale delle Manie o l'Autofiori. Per questo l'Autofiori ha
annunciato il rinvio dei lavori in programma allo svincolo di Finale che
ne avrebbero provocato la chiusura per l'intera settimana.
Ma torniamo alla cronaca. A Capo Noli l'allarme è scattato alcune decine
di minuti prima dell'una dell'altra notte. A lanciarlo sono stati due
automobilisti che stavano percorrendo l'Aurelia e che all'improvviso,
proprio all'uscita della galleria lato ponente, si sono trovati davanti
all'auto dei massi che poco prima erano precipitati dalla sovrastante
parete rocciosa. Sul posto sono subito giunte due squadre dei vigili del
fuoco e poco dopo personale dell'ufficio tecnico della Provincia.
L'Aurelia è stata così immediatamente chiusa al traffico, che per
fortuna a quell'ora della notte non era particolarmente intenso, e i
veicoli in transito invitati dalle forze dell'ordine a percorrere la
strada collinare delle Manie o l'autostrada. «In questo momento -
sottolinea Alessandra Lazzari, capo di gabinetto della Prefettura - la
situazione è all'insegna dell'incertezza, nel senso che sino a quando
non sarà possibile salire sulla parete rocciosa ed effettuare una serie
di accertamenti non saremo in grado di poter dire i tempi previsti per
la riapertura della strada. I massi caduti sulla strada sono pochi, ma
occorre verificare quale è la situazione sulla parete rocciosa
sovrastante. Già nel corso della notte e poi ieri mattina l'ufficio
tecnico della Provincia ha effettuato sopralluoghi, ma decisivo sarà
quello in parete che è in programma per domani mattina (questa mattina
per chi legge, n.d.r.;).
È bene ricordare che lo scorso anno per un altro movimento franoso
l'Aurelia restò chiusa a Capo Noli per oltre cinque mesi, da gennaio al
primo week-end di giugno.
gianluigi cancelli
i sindaci
agire senza indugi
il commercio
colpo gravissimo
gli albergatori
infrastrutture ora
Il sindaco di Noli Ambrogio Repetto e quello di Finale Flaminio Richeri
hanno chiesto già ieri un incontro urgentissimo con il commissario della
Provincia, Mario Spanu. «Abbiamo ricevuto ampie assicurazioni dal vice-
commissario Alessandra Lazzari - spiega il sindaco di Noli Repetto - ma
insieme al collega Richeri vogliamo incontrare al più presto il dottor
Spanu»
A Varigotti c'è preoccupazione per la nuova chiusura dell'Aurelia e per
i possibili tempi per la sua riapertura. «Ci troviamo in un momento
economicamente difficile - sottolinea Fabrizio Fornasiero, di "Varigotti
Insieme" - e una chiusura prolungata della strada sarebbe per noi un
colpo mortale. In questo periodo dell'anno il commercio da noi vive
quasi esclusivamente grazie alla gente di passaggio»
Grande preoccupazione anche da parte degli albergatori. «Una nuova
tegola si abbatte sulla nostra provincia proprio a due settimane da
Pasqua - afferma Angelo Galtieri, presidente provinciale degli
albergatori - È la conferma di come il savonese abbia bisogno di
interventi importanti, non è più possibile avere, oltre all'autostrada
un'unica via di comunicazione fra le varie località rivierasche»
IL SECOLO XIX
29/3/2009 Aurelia chiusa per una frana
Una frana ha nuovamente interrotto l’Aurelia non lontano da Capo Noli.
Intorno alle 00.30 di ieri alcuni massi, del diametro di circa 20
centimetri, si sono staccati dalla roccia per rotolare sulla strada.
All’opera i vigili del fuoco, che hanno optato per la chiusura della
carreggiata: ancora non si conoscono i tempi di ripristino della normale
viabilità. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia
provinciale. Il punto in cui si è verificata la frana si trova a circa
50 metri dalla galleria scavata nella roccia, procedendo in direzione di
Finale Ligure.

Transito vietato per auto, moto e anche per i pullman dell’Acts che ora
devono deviare il loro percorso sull’autostrada Genova-Ventimiglia o
sulla viabilità secondaria delle Manie. Già in passato l’Aurelia era
rimasta chiusa al traffico per lo stesso problema con forti disagi per
il trafficò.
IL SECOLO XIX
Chiusura della strada Aurelia a Varigotti 29 marzo '09 ore 9 circa


29/3/2009 Contro la crisi del traffico Finale inforca la
bicicletta
è partito ieri il progetto Bici pubbliche a disposizione di
residenti e turisti nei rioni della cittadina
È stato inaugurato ieri mattina il progetto "C'entro in bici", sistema
di noleggio di biciclette pubbliche basato sul principio del bike
sharing, fortemente voluto dall'amministrazione Richeri. Finale è il
primo comune ligure ad aver aderito all'iniziativa, dotando ogni rione
di una rastrelliera con biciclette a disposizione di residenti e
turisti.
Per usufruire del servizio sarà necessario dotarsi di una chiave
codificata e non duplicabile, da richiedere all'ufficio turismo, in via
Ghiglieri a Finalmarina, dietro versamento di una cauzione di 15 euro,
che saranno restituiti al momento della consegna della bicicletta.
La chiave è concessa in comodato gratuito e a tempo indeterminato e
consente di accedere a tutti i cicloposteggi attivi, non solo a Finale,
ma in tutte le 74 città italiane, fra cui Ravenna, Modena, Ferrara,
Brescia, Verona, Trento, Aosta, Latina, Pesaro e Torino che aderiscono
al sistema "C'entro in bici".
Gli utenti potranno prelevare le biciclette nei "cicloposteggi",
installati a Finalborgo presso i Giardini Mantero a Porta Testa, a
Finalmarina in piazza della stazione), a Finalpia in piazza Abbazia in
adiacenza all'Abbazia dei Benedettini e infine a Varigotti in piazza del
Sole. Al termine dell'utilizzo, le bici dovranno essere depositate nello
stesso punto di distribuzione, che manterrà il posto riservato.
Il servizio è finalizzato a incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici da
parte di turisti e locali per raggiungere la località balneare,
all'interno della quale ci si può muovere da domani con la due ruote,
lasciando a casa l'auto che, oltre ad aumentare la soglia
dell'inquinamento atmosferico, contribuisce ad peggiorare la situazione
caotica dal punto di vista del traffico. E per Finale riuscire a
limitare la circolazione delle auto nei centri storici ma anche sul
lungomare è una priorità, in considerazione degli spazi ristretti e
della difficoltà di reperire nuovi posti auto soprattutto nelle zone
vicine al mare.
«L'iniziativa ha preso il via due anni fa. Finalmente siamo riusciti a
concretizzarla anche grazie al contributo di 20 mila euro concessi dalla
Fondazione Carige - ha dichiarato il sindaco Flaminio Richeri - Anche in
questo caso basta avere perseveranza per riuscire ad arrivare a
realizzare i progetti. Ci auguriamo che il servizio sia compreso e
utilizzato sia dai residenti che dai turist».
Ieri ieri pomeriggio Finale Ambiente spa ha avanzato l'intenzione di
dotare anche il porto turistico di Capo San Donato di altre biciclette,
in questo caso, saranno a disposizione dei diportisti che potranno
rapidamente raggiungere i quattro rioni della città. Le biciclette
potranno essere utilizzate dalle 7 alle 2 del mattino.
«Ogni bicicletta è ancorata a una rastrelliera che l'assicura contro
eventuali furti e ogni aggancio è dotato di una serratura che l'utente
può attivare tramite la chiave - ha precisato il sindaco - In ogni punto
di distribuzione si trova un pannello che riporta informazioni sulla
dislocazione delle altre postazioni e sulle regole di utilizzo».
Le biciclette, tutte di colore giallo, sono personalizzate con lo stemma
del comune di Finale Ligure.
L'amministrazione Richeri, per la prossima estate, in collaborazione con
l'associazione Bagni Marini, ha già confermato l'attivazione del
servizio navetta per le spiagge con partenza dal campo sportivo Viola.
«Le biciclette potranno essere un ulteriore mezzo per arrivare al mare
da parte di chi, arrivando dall'autostrada, deve raggiungere la
spiaggia» ha detto l'assessore allo Sport Bruno Zupo.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX


24/3/2009 FINALE L. CREMASCA
Aprirà entro l'estate, il nuovo albergo 4 stelle, ricavato nell'ex
colonia Cremasca, situato sulla collina affacciata sul porto turistico
di Capo San Donato. E' stata superata anche l'ultima complicazione di un
iter lunghissimo, iniziato negli anni '80 con la chiusura dell'ex
colonia, di proprietà dell'Opera Pia Cremasca, fino ad allora utilizzata
per le vacanze estive dei bambini. Fu negli anni 2000 che venne
presentato il primo progetto per trasformare l'ex colonia in una RSA per
gli anziani ma che poi trovò ostacoli nell'attivazione per problemi di
tipo gestionale, in quanto l'Opera Pia lombarda non avrebbe potuto
gestire direttamente la struttura, situata fuori regione, ma avrebbe
dovuto affidarla alla Regione Liguria, rischiando di perdere così il suo
patrimonio immobiliare.
Nei giorni scorsi è stato infatti presentato il nuovo progetto per il
cambio di destinazione d'uso, da Casa per Ferie ad albergo tradizionale,
già accolto in via informale dal Comune di Finale Ligure, ma in un certo
senso bloccato dalla richiesta avanzata dall'amministrazione Richeri di
reperire i parcheggi necessari a servizio della struttura ricettiva.
«Abbiamo subito escluso la possibilità di monetizzazione dei parcheggi -
ha detto il vice sindaco, assessore all'urbanistica Giovanni Ferrari -
in quanto non era pensabile che una struttura ricettiva di tal genere,
non fosse dotata degli spazi necessari per dare ai suoi clienti un
servizio ormai indispensabile».
E infatti, solo oggi, dopo che la proprietà della Cremasca è riuscita ad
acquistare, da un privato, un'area soprastante l'Aurelia ed adiacente la
struttura, precedentemente di proprietà delle Ferrovie dello Stato, si è
trovata nelle condizioni di presentare ufficialmente il progetto di
adeguamento del progetto alla nuova destinazione alberghiera.
Destinazione che comunque riguarda il grande corpo centrale
dell'immobile, mentre le due dependance, saranno adibite a Casa per
ferie. Scelta che l'Opera Pia ha fatto per poter continuare così il suo
impegno nel sociale che la caratterizza.
«Comunque i lavori di adeguamento che dovranno essere realizzati sono
minimi - ha aggiunto Ferrari - in quanto la struttura era già stata
modificata come casa per ferie e quindi con un indirizzo del tutto
ricettivo. Ed è stato anche superato il problema della piscina esterna
che, essendo stata costruita su un'area con problemi di dissesto
idrogeologico, è stato necessario procedere da parte dei proprietari a
sanarla. Al più presto verrà convocata infatti la conferenza dei servizi
per poter permettere l'apertura entro l'estate». Un risultato importante
che potrà dare anche una risposta alla necessità di nuovi posti di
lavoro. Nel nuovo albergo è infatti ipotizzabile che possano trovare
un'occupazione almeno una ventina di persone. «Ed è un aspetto che non
si può e non si deve sottovalutare - ha concluso Ferrari - visto il
momento di crisi dilagante. Il fatto che, a Finale Ligure, si possano
aprire nuovi alberghi è assolutamente positivo».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
18/3/2008
«la passeggiata di Varigotti è scandalosa»
la protesta
La passeggiata che conduce da Varigotti al porto
versa in una situazione di trascuratezza che poco si addice ad una
perla, come si ama definire il rione di Varigotti. Sono gli stessi
Varigottesi ad aver denunciato all'Associazione "Varigotti Insieme" il
problema della scarsa pulizia del tratto di lungomare che, oltre alla
pavimentazione realizzata con una gettata di cemento e in attesa di
completamento da circa 15 anni, lamentano anche una scarsa pulizia
dovuta principalmente agli escrementi dei cani. Intanto, in questi
giorni sono in corso i lavori di potatura del verde spontaneo, canne ed
arbusti che invadono il lungomare, che a detta di molti, è stato
eseguito in maniera a dir poco brutale, senza alcun rispetto
dell'ambiente.
«È vero che un tratto di lungomare così importante dovrebbe essere
riqualificato ed adeguato a una città turistica come la nostra ed
infatti è quanto prevediamo nel programma elettorale che presenteremo
per le prossime elezioni amministrative - ha detto l'assessore al
demanio Bruno Zupo -. Ed è altrettanto vero che la scarsa educazione dei
padroni fa si che passeggiando si debbano dribblare gli escrementi dei
cani». L'amministrazione aveva previsto, nella convenzione con la ditta
che stava ristrutturando l'ex colonia Fiorita, un intervento di
riqualificazione del lungomare. Ma il fallimento della ditta in
questione ha vanificato l'obiettivo . «Nell'ultimo consiglio abbiamo
approvato il piano particolareggiato che prevede la realizzazione di una
passeggiata a sbalzo lungo l'Aurelia e che collegherà il porto di Capo
San Donato con la passeggiata di Varigotti » ha concluso Zupo .

IL SECOLO XIX