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30/11/2006 Finale
approva il nuovo Puc ma la minoranza insorge
accolte 21 "osservazioni"
Seconde case, aree Piaggio e agricoltura i punti caldi oggetto di critica
FINALE. E' stato
approvato,martedì sera in via definitiva dal consiglio comunale, con il
voto contrario dei gruppi di minoranza, il nuovo piano urbanistico
comunale. Ora la palla passa alla Provincia che avrà sessanta gioRni per
esprimersi sull'attuazione del progetto definitivo su cui, nel maggio
2005, si era già espressa la Regione Liguria.
E' stato il vice sindaco Giovanni Ferrari a sottolineare che il Puc resta
in regime di salvaguardia fino al 5 marzo dopo di che, se non verrà
concluso l'iter, bisognerà riferirsi nuovamente al vecchio Prg.
Animato il dibattito sul Puc, aspramente contestato sia dal gruppo di
minoranza Ulivo per Finale, sia da Un'altra Finale. A fare le pulci al
piano è stata l'ex assessore all'urbanistica Clara Brichetto che ha
contestato la mancanza di nuove aree artigianali che possano garantire
maggiore occupazione anche in settori diversi da quello del turismo,
l'eccessiva presenza di nuovi alloggi destinati a diventare seconde case,
la mancata partecipazione da parte dei cittadini. «Ci aspettavamo scelte
più coraggiose e più forti da quest'amministrazione - ha detto - Anche per
Varigotti, per cui la nostra amministrazione aveva proposto lo spostamento
dell'Aurelia per liberare il fronte mare e dare nuovo respiro, non vediamo
nulla di interessante».
Il consigliere Bardi ha sottolineato la mancanza di uno studio sostenibile
soprattutto per quanto riguarda il futuro delle aree Piaggio e Ghigliazza,
accusando il Comune di lasciar fare ai privati i loro interessi. Rimarcata
anche la mancanza dell'area destinata al parco del Finale, a cui il
sindaco Richeri ha replicato ricordando la totale contrarietà
dell'amministrazione all'istituzione del parco stesso, comunque previsto
da una legge regionale.
Delle 74 osservazioni presentate dai cittadini l'amministrazione ne ha
accolte 21, di cui tre riguardanti la CE di Perti, confermata zona satura,
ma con possibilità di trasferimento dell'indice di edificabilità al di
fuori dell'area. Quattro le osservazioni relative all'area adiacente
l'oleificio Magnone, a Finalpia, che verrà ricostruito ex novo.
L'amministrazione ha riorganizzato la zona, compresa la viabilità, anche a
seguito del previsto passaggio dell'Aurelia bis.
Altre osservazioni accolte riguardavano la sottostazione di Varigotti che
verrà trasformata per il 60 per cento in alloggi privati e per il restante
40 in appartamenti, ceduti successivamente al Comune.
Anche la previsione per le aree agricole è stata duramente contestata dal
consigliere dell'Ulivo Franco De Sciora, che ha sottolineato l'impossibile
controllo delle nuove costruzioni in quelle aree. «Si sa che convertire un
edificio destinato a ricovero per attrezzi in un'abitazione è facile», ha
detto De Sciora. Polemica sedata dall'intervento del vice sindaco che ha
sottolineato come l'amministrazione abbia salvaguardato al massimo le aree
agricole con l'abbassamento dell'indice di edificabilità dallo 0,05 allo
0,03 e l'introduzione del lotto minimo, prima inesistente.
Per quanto riguarda l'area Piaggio, l'amministrazione ha ricordato che nel
Puc è stata conservata la destinazione industriale e tale rimarrà fino a
quando non verranno siglati gli accordi con gli enti competenti che
salvaguardino anche il mantenimento degli attuali posti di lavoro.
Il capogruppo di maggioranza Giovanni Muraglia ha smentito l'eccessiva
cementificazione delle aree Piaggio ed ex Ghigliazza, lamentata dalla
minoranza. «Abbiamo fissato la soglia massima di nuovi volumi a 250 mila
metri cubi - ha sottolineato - Il nostro indirizzo è di tirare al massimo
le redini per contenere la presenza di nuove residenze». L'amministrazione
ha anche respinto un'osservazione della Piaggio in cui si chiedeva la
realizzazione di grattacieli nella zona oggi occupata dallo stabilimento.
Rinviata, infine, al prossimo consiglio la richiesta di proroga del piano
particolareggiato della zona C11 di Finalpia.
IL SECOLO XIX |
29/11/2006 Finale:
biciincittà, si corre anche a Finale
Il Comune di Finale Ligure
intende aderire al progetto “Bicincittà”, sistema di noleggio di
biciclette pubbliche che si basa sul principio del bike sharing, ovvero
della bicicletta condivisa. Al progetto, ideato da Comunicare Srl di
Torino, hanno già aderito i Comuni di Cuneo, Novara, Parma, Pistoia e
Savigliano.
Attraverso l’utilizzo di una tessera elettronica, gli utenti, sia turisti
sia residenti, potranno prelevare le biciclette nei “cicloposteggi” che
saranno installati sul territorio comunale e depositarle al termine
dell’utilizzo nello stesso o in un altro punto di distribuzione.
L’Amministrazione intende installare punti di presa e riconsegna delle
biciclette a Borgo, Marina, Pia e Varigotti, in modo da consentire
spostamenti rapidi e flessibili fra tutti i rioni cittadini.
Il sistema rappresenterà anche una valida offerta turistica: distribuendo
le tessere ai turisti, sarà possibile fornire loro un comodo e divertente
mezzo di spostamento, dimostrando inoltre attenzione all’ambiente e alla
mobilità alternativa.
Sono attualmente al vaglio dell’amministrazione comunale tempi e modi di
attuazione: i primi cicloposteggi saranno installati probabilmente entro
la prossima stagione estiva. Ogni bicicletta sarà ancorata ad una
colonnina che l’assicurerà contro eventuali furti. I cicloposteggi saranno
dotati di un’elettroserratura che l’utente potrà attivare avvicinando la
tessera elettronica. Ogni punto di distribuzione sarà presidiato da un
pannello informativo sul quale saranno riportate informazioni sulla
dislocazione delle altre postazioni di distribuzione e sulle regole di
utilizzo.
Al progetto “Bicincittà” collabora la Olmo Spa di Celle. La gamma dei
mezzi va dalle eleganti city bike con o senza cambio, alle Mtb
ammortizzate a 24 rapporti, personalizzate con grafica e colori che
saranno scelti dal Comune di Finale.
SAVONANEWS.IT |
25/11/2006 Il Demanio farà chiudere il turismo
Aumenti sino al 1700% con somme anche superiori ai
centomila euro. E' il canone annuo che rischiano di pagare nel 2007, per
quanto stabilito ad oggi dalla legge Finanziaria con vari comma
dell'articolo 18, i titolari di strutture fisse incamerate dallo Stato, in
prevalenza locali pubblici, ristoranti e sale da ballo, che si trovano su
aree demaniali vicino al mare. Molte attività potrebbero essere costrette
a chiudere i battenti. A rischio ci sono tanti posti di lavoro. In base ai
calcoli fatti, con l'attuale testo della Finanziaria, i Bagni Boncardo di
Finale, ad esempio, dovrebbero pagare sino a 93.427 euro all'anno contro
gli attuali 11.988, gli Ondina, sempre a Finale, passerebbero da 12.550 a
97.805 euro, i bagni Sirio di Spotorno da 9.882 a 58.465 euro. Il caso più
clamoroso in Liguria è Recco dove i bagni Lido salirebbero da un canone
annuo di 7.611 euro ad un massimo di 138.982 con un aumento del 1725,8%.
Quest'impennata dei canoni toccherà anche strutture di locali da ballo
come il Nautilus ed il Gilda di Varazze, il Patio di Finale, il Malibù di
Pietra ed il Lido di Laigueglia. Dice Bruno Gonella, del ristorante La
Caravella di Varigotti: «Quest’aumento di 15 o 16 volte dei canoni è
inaccettabile. Il nostro locale, come altri, è aperto tutto l'anno,
abbiamo già costi di gestione molto alti. Ho fatto in 26 anni circa 250
mila euro d’investimenti in una struttura che in ogni modo è dello Stato.
Si era letto che il ministro Rutelli si era accorto di questi aumenti
esagerati ed avrebbe provveduto. Se non verranno ridotti resterà
impossibile reggere a questo balzello. Saremo costretti ad autodenunciarci
all'ufficio delle entrate e agli Studi di settore». Spiega Riccardo Borgo,
titolare di uno stabilimento a Bergeggi, e presidente nazionale del Bagni
Marini. Spiega: «Noi riconosciamo la necessità che dai canoni demaniali lo
Stato debba incassare molto di più e abbiamo dato, già dal momento
dell'entrata in vigore della finanziaria 2004 che prevedeva l'aumento del
300%, la piena disponibilità a concordare un nuovo metodo che, garantendo
allo Stato le entrate necessarie, ma non butti fuori dal mercato il 20/25%
delle imprese balneari come sarebbe successo ieri e come succederebbe
domani. Speriamo che il governo e il Parlamento se ne rendano conto e
correggano». I Bagni marini hanno fatto formale richieste di modifica
della Finanziaria. «Non bisogna dimenticare la grave incidenza che
avrebbero questi canoni sui dipendenti, ogni 20 mila euro d’aumento
potrebbe voler dire la perdita di un dipendente», sottolinea Fabrizio
Fasciolo, presidente del Sindacato dei locali da ballo.
LA
STAMPA |
23/11/2006 “FINALE IN
FAMIGLIA”, UNA MOSTRA DI FOTO D’EPOCA PER GLI OTTANT’ANNI DEL COMUNE
Si intitolerà “Finale in
famiglia” la mostra fotografica che il Comune di Finale Ligure
realizzerà il prossimo anno, nell’ambito dei festeggiamenti per
l’ottantesimo anniversario della sua fondazione.
Nel 1927 nacque, infatti,
grazie all’unione dei Comuni di Finalborgo, Finalmarina, Finalpia e
Varigotti, l’odierna Finale Ligure.
Dice il sindaco, Flaminio
Richeri: “Vogliamo sottolineare questa ricorrenza con una serie di
iniziative che comprenderanno anche l’allestimento di una mostra di foto
degli anni passati, che ritraggano persone o momenti di vita famigliare
sullo sfondo di scorci o angoli della nostra splendida città. Per questo
chiediamo a tutti i Finalesi di mettere a disposizione del Comune le loro
foto di famiglia. Le immagini saranno trattenute per il tempo strettamente
necessario alla duplicazione, che non comporterà alcun’alterazione degli
originali. Le foto saranno esaminate ed eventualmente catalogate per
l’organizzazione della mostra”.
Chi fosse disponibile a
collaborare all’iniziativa può prendere contatti con i responsabili:
Emilio Rescigno, presso il Palazzo Comunale di via Pertica, rivolgendosi
alla segreteria del Sindaco, e Flavio Menardi, presso la Biblioteca Civica
di Finalborgo.
La raccolta delle fotografie
terminerà il 31 gennaio 2007.

COMUNE FINALE LIGURE |
22/11/2006 Finale
rinforza i moli per opporsi alle mareggiate
un'operazione da 250 mila
euro I pontili sono quelli di Varigotti e Finalpia. La
questione-ripascimento
FINALE. Riconsolidare il
molo di Varigotti, che oggi è diviso in due parti e quindi non più
efficace e quello, dannegggiato di Finalpia. Sono queste le due azioni
urgenti, previste dal comune di Finale per iniziare ad arginare le
frequenti mareggiate che, negli ultimi anni, si stanno abbattendo sul
litorale causando danni agli operatori di Bagni Marini.
Duecentocinquanta mila euro è quanto dispone l'amministrazione Richeri per
effettuare tale intervento che, nei prossimi giorni, sarà presentato
all'associazione Bagni Marini che più volte ha sollecitato il Comune ad
intervenire sul problema. Si tratta di un'azione aggiuntiva abbinata al
programma di ripascimento già programmato e che dovrà essere effettuato
entro il 31 marzo 2007.
Sperando che quest'anno il ripascimento possa essere effettuato con meno
difficoltà di quante ne sorsero lo scorso anno, a seguito delle
"eccessive" verifiche effettuate dall'Arpal, che aveva respinto le
richieste evanzate dal Comune di utilizzare il materiale estratto con il
dragaggio del porto e quello rinvenuto dalla foce del torrente Sciusa.
«E' quanto abbiamo previsto di fare con quel che ci resta del
finanziamento regionale finalizzato alla protezione dell'arenile e che già
lo scorso anno avevamo chiesto di poter utilizzare per realizzare opera di
difesa a mare che limitassero l'erosione - ha dichiarato l'assessore ai
lavori pubblici Massimo Gualberti -. Sottoporremo tale progetto
all'associazione Bagni Marini nei prossimi giorni e quindi, se verrà
condiviso, potremo procedere a fare questo primo intervento che ci aiuterà
a contenere le mareggiate che, anche l'ultima stagione, hanno creato non
pochi problemi agli operatori dei Bagni Marini».
Intanto anche a Pietra Ligure ha preso il via il programma di ripascimento
e la realizzazione della nuova soglia dissipatrice che verrà costruita
nella zona di mare antistante al centro storico. Seicentosessantamila euro
è il costo dell'opera che si aggiunge al primo "tombolo", una sorta di
barriera con scogli affioranti, situata nella zona a levante del Maremola
e che ha dato già ottimi risultati nella passata stagione.
La barriera dissipatrice verrà posizionata a protezione del litorale
compreso tra il pontile ed i cantieri navali Rodriquez.
Il progetto, messo a punto dall'ingegnere Paolo Gaggero di Savona, prevede
la realizzazione di 500 metri di barriera con l'abbassamento della quota
dei moli esistenti, il rifacimento del molo di levante ed il
consolidamento di quello posizionato davanti al cantiere navale.
In pratica, a circa 180 metri di profondità ed a circa 30 metri dalla
riva, verrà realizzata una scogliera parallela all'arenile. Un intervento
che, secondo i calcoli stimati dai tecnici, porterà ad un allungamento
dell'arenile pari a 18 metri.
Un milione di euro è il finanziamento regionale ottenuto dal comune di
Pietra Ligure per attuare questo intervento di protezione dell'arenile.
S. A.
IL SECOLO XIX |
21/11/2206 Accordo
con i privati per riqualificare la passeggiata
via libera anche al
sottopasso
A spese dell'ex colonia Fiorita sarà ripavimentato il collegamento
pedonale tra Finale e Varigotti
FINALE. La passeggiata
a mare che collega il porto turistico di Finale Ligure (in
corrispondenza dell'ex colonia Fiorita), con Varigotti, sarà
completamente riqualificata con un intervento realizzato interamente da
privati.
E' quanto previsto in una convenzione stipulata tra il comune di Finale
Ligure e la società"La Fiorita s.r.l.", che ha realizzato il
recupero dell'ex colonia Fiorita, oggi diventata una residenza turistico
alberghiera (R.T.A.) e che è stata approvata nei giorni scorsi dalla
giunta consigliare.
Il progetto prevede il rifacimento della passeggiata che conduce a
Varigotti, che verrà ripavimentata in porfido, eliminando l'attuale
cemento.
Prevista inoltre l'installazione di un nuovo impianto di illuminazione
pubblica che valorizzerà l'intera zona, frequentatissima da turisti e
residenti.
Nella zona a monte dell'Aurelia è stata progettata un'area verde,
spartitraffico, con la messa a dimora di palme ed una zona a parcheggio.
Sarà inoltre ripristinato un sottopassaggio già esistente, che un
tempo era limitato all'esclusivo utilizzo degli utenti della ex colonia,
che verrà risistemato ed adibito ad uso pubblico.
Si eviterà, in questo modo, che i clienti della RTA, ma anche gli
automobilisti che usufruiranno dei parcheggi situati nella zona a monte
dell'Aurelia, per raggiungere la spiaggia siano obbligati ad
attraversare l'Aurelia dovendo sfidare le auto e le moto che,
soprattutto in estate, sfrecciano nella zona.
Il costo complessivo dell'intervento è di circa 300 mila euro.
«E' in fase di attuazione, anche da parte dei privati, la convenzione
che è già stata approvata dalla giunta - ha detto l'assessore
all'urbanistica Giovanni Ferrari - e che ci permetterà di vedere
realizzati, a costo zero per le casse comunali, una serie di interventi
importanti per rivalorizzare e mettere in sicurezza una zona a spiccata
vocazione turistica, ma deficitaria di alcune opere di urbanizzazione
fondamentali».
La zona di Capo San Donato infatti è destinata ad aumentare il numero
di presenze turistiche grazie ai progetti che la riguardano e che
dovrebbero concretizzarsi a breve.
La ristrutturazione delle ex colonie (Fiorita, La Perla e La Conchiglia)
situate sulla collina, e diventate residenze turistico alberghiere è
solo un aspetto.
L'altra opera, almeno altrettanto importante in funzione turistica è il
completamento del porto che sarà dotato anche di locali pubblici e di
ristorazione che probabilmente avranno una clientela anche esterna a
quella diportistica che gravita sulla struttura finalese.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
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11/11/2006 L'operazione
Punta Crena sui tavoli della Procura
L'intervento era finito del
mirino dell'urbanistica
Il cantiere posto sotto sequestro dopo i sopralluoghi della Forestale
Finale. L'intera pratica
edilizia, relativa all'intervento di demolizione e di ricostruzione della
palazzina situata su Punta Crena, a Varigotti, è stata sequestrata ieri
mattina,dalla Guardia Forestale e consegnata alla Procura della
Repubblica. A far scattare l'operazione sono stati i controlli, richiesti
dall'assessorato all'Urbanistica ed effettuati sul cantiere nell'ultimo,
che avrebbero confermato una difformità tra il volume concessionato negli
anni '60, epoca in cui venne costruito l'immobile e lo stato di fatto,
dichiarato agli uffici comunali nell'istruzione dell'iter urbanistico. In
pratica, nella richiesta di demolizione e di ricostruzione presentata dai
privati e già approvata dall'amministrazione Cervone e dalla Regione, si
sarebbe fatto riferimento a un volume maggiorato rispetto a quello
realmente esistito e oggi non più esistente in quanto già demolito. Per
cui l'aumento del 15 per cento della volumetria, previsto dal prg, sarebbe
stato applicato a un volume già accresciuto di circa 100 metri cubi.
Un'incongruenza più volte denunciata dagli stessi abitanti che si sono
sempre detti contrari all'intervento. «Abbiamo sollecitato i sopralluoghi
- ha detto il vice sindaco Giovanni Ferrari - perché erano emerse alcune
incongruenze nella pratica urbanistica, rilevate dai tecnici del Comune e
che, oggi, ci hanno portato ad avviare il procedimento per la revoca della
concessione edilizia anche sull'edificio residenziale».
Sull'intervento edilizio di Punta Crena, infatti l'amministrazione Richeri
aveva già posto un deciso fermo, bocciando la richiesta, avanzata dai
privati e finalizzata anche alla costruzione di sessanta box auto
interrati. La battaglia contro il progetto era stata più volte rilanciata
anche dai Verdi. Una decina di giorni fa l'allarme era nuovamente scattato
quando il cantiere aveva riaperto senza che fosse stato apposto alcun
cartello. Ed è stato proprio questo avvio in sordina, abbinato ai rilievi
dei tecnici comunali, che hanno portato il comune di Finale a richiedere
sopralluoghi pressochè giornalieri che hanno portato al sequestro.
Silvia andreetto
IL SECOLO XIX
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5/11/2006 Varigotti,
Adsl lumaca colpa di una centralina
Finale.
A Varigotti le telecomunicazioni sono rallentate ormai da anni e la
maggioranza dei cittadini deve rinunciare alla velocità della
trasmissione dei dati, garantita dalla linea Adsl. Un problema dovuto
alla presenza di una centralina Telecom obsoleta che impedisce di
accedere ai nuovi servizi di telefonia. Eppure, da tempo, sono state
sistemate le fibre ottiche interrate in tutto il rione. A denunciare il
problema è Gianni Siccardi dell'omonima azienda di lavorazione del
pesce: «Sono anni che chiediamo alla Telecom di intervenire su questa
centralina, ma nessuno ci ha mai dato risposta - dice - E lo ricordiamo
anche ai vari operatori ogni volta che ci chiamano per proporci offerte
e promozioni per noi impossibili da attuare». Ma il colmo è che oltre
al mancato accesso all'Adsl, strumento indispensabile per accelerare le
trasmissioni via internet, gli abitanti del borgo non possono neppure
pensare di cambiare operatore telefonico. «Sempre per via di questa
centralina - ha concluso Siccardi - non possiamo neppure cambiare
operatore per cui dobbiamo rimanere fedeli a Telecom nonostante tutto».
S. An.
IL SECOLO XIX |
2/11/2006 Finale: rapinata
la Carisa, arrestati i tre banditi
Tre banditi hanno assaltato questa mattina
la Banca Carisa in piazza Sole a Varigotti di Finale Ligure arraffando un
bottino di 6 mila euro. I tre sono stati poi fermati e arrestati a Savona
dai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale che avevano
predisposto una serie di posti di blocco in tutta la provincia. In questi
minuti e' in corso una conferenza stampa presso il comando carabinieri per
illustrare i dettagli dell'arresto.
r.c.
Finale: rapina alla
Carisa, i particolari dell'arresto
Erano le
11.30 di questa mattina quando all’interno della filiale della Carisa di
Varigotti, ha fatto irruzione uno sconosciuto con il volto appena
mascherato da una calzamaglia. Nella banca in quel momento si trovavano
una cliente, il direttore ed un’impiegata che si trovava in un’altra
stanza. Il rapinatore prima di agire si e' sistemato in tesya la
calzamaglia per rendersi irriconoscibile e poi, disarmato, ha minacciato
la cliente. A questo punto e' saltato dietro il bancone e si e' fatto
consegnare il denaro contenuto in cassa, almeno 4500 euro e di qui si e'
dato alla fuga, prendendo come ostaggio il direttore. Uscito all'esterno
dell’istituto di credito ad attenderlo come palo c’era un secondo
rapinatore. I due si sono poi allontanati rapidamente a piedi. A questo
punto e' scattata la manovra a tenaglia dei carabinieri aiutati anche
dall’elicottero fatto alzare in volo dall’aeroporto di Villanova di
Albenga. I due infatti hanno raggiunto un loro terzo complice che li
attendeva a bordo di un Audi A6 poco lontano. Il terzetto ha poi raggiunto
l'Autofiori per uscire al casello di Savona, dove sono stati intercettati
esattamente un quarto d'ora dopo, da una pattuglia dei carabinieri della
compagnia savonese, coordinati dal capitano Ivan Giorno. In manette sono
così finiti Cosimo Damiano Marseglia, 25 anni,Antonio Cataldo, e Pasquale
Lagioia, entrambi ventisettenni, tutti originari di Foggia, in Puglia. Da
una perquisizione dell’auto sono saltati fuori il bottino, e cappellini
vari che servivano per compiere le rapine. I tre sono sospettati di essere
gli autori di un colpo analogo compiuto l'11 ottobre scorso sempre ai
danni dello stesso istituto di credito che aveva fruttato un bottino di 20
mila euro e di altri colpi effettuati nel savonese negli ultimi mesi.
Soddisfazione e' stata espressa dal comandante provinciale dell’Arma,
Francesco Laurenti: 'Dall’inizio dell’anno sono state 29 in tutto le
rapine messe a segno nelle banche del Ponente e del resto del territorio
savonese, 21 di queste erano state compiute da luglio ad oggi. Per questo,
sollecitati anche dalle organizzazioni sindacali dei bancari che ho
incontrato nei giorni scorsi insieme al Prefetto Nicoletta Frediani,
avevamo costituito un nucleo di militari presso il nostro comando
incaricato delle analisi sulle varie rapine. E dopo mesi di lavoro
paziente e apporfondito, i risultati non si sono fatti attendere. Abbiamo
ragione di credere che questo terzetto di foggiani abbia messo a segno
altri colpi nel Savonese a cominciare da quello che quindici giorni fa era
gia' stato messo a segno ai danni dello stesso istituto bancario di
Varigotti. Un aiuto molto importante in questa operazione ce lo ha fornito
anche l’intervento dell’elicottero'
r.c.
SAVONANEWS.IT |
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