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OTTOBRE

 
27/10/2006 Manifesti selvaggi

Finale. Il comune dice basta alle affissioni abusive che invadono la città, creando un disordine diffuso che poco si adatta a una località turistica come Finale.
E' infatti stato redatto il nuovo regolamento di polizia urbana. Uno sorta di "modello unico" che va ad integrarsi con gli altri regolamenti comunali già in vigore, tra cui quello specifico previsto per le pubbliche affissioni.
«Il problema delle affissioni selvagge - ha detto l'assessore competente Carlo Calli - è molto sentito da tutta la giunta comunale ed è per questo che, a breve, andremo ad esaminare il regolamento curato dal comando di polizia municipale. Intanto è già stato dato incarico agli agenti di vigilare sul fenomeno in modo da poter educare i cittadini a un utilizzo degli spazi pubblici più consapevole».
E se fino ad oggi, si è chiuso un occhio soprattutto verso le tante associazioni di volontariato e le Pro Loco che solitamente affiggono manifesti ed avvisi ovunque, d'ora innanzi la campagna di educazione, anche attraverso il sanzionamento, sarà rivolta anche a questi soggetti. Insomma, dovranno sparire tutti i volantini e gli avvisi che solitamente trionfano sulle cabine dell'Enel, sui pali della luce, sui cassonetti dell'immondizia, sui muri degli edifici, sui tronchi delle palme del lungomare.
«In realtà, stiamo già facendo questa operazione di controllo che deve però rientrare tra le mille competenze che spettano al comando della polizia municipale alle prese con un organico sicuramente inferiore alle reali esigenze di un territorio vasto ed esteso come il nostro», ha detto il comandante Giuseppe Guglielmi. Per chi sarà sorpreso ad affiggere, senza autorizzazione, manifesti e volantini scatterà una sanzione di 50 euro. Il regolamento prevede anche multe per chi porta a spasso i cani senza museruola, per coloro che non rimuovono gli escrementi dei propri amici a quattro zampe dalle strade, per gli esercenti che occupano suolo pubblico non autorizzato e per quei cittadini che conferiscono i rifiuti al di fuori degli orari consentiti. «Con un maggiore controllo ed applicando le sanzioni - ha detto l'assessore Calli - potremo riuscire ad educare i cittadini a rispettare maggiormente l'ambiente e la propria città». Il regolamento dovrà essere prima valutato dalla Commissione e poi dalla giunta per essere successivamente sottoposto all'approvazione del consiglio comunale.
Silvia Andreetto


IL SECOLO XIX

 

18/10/2006 La parola

FABRIZIO FORNASIERO, Varigotti

In qualità di presidente di «Varigottiinsieme» mi preme approfondire alcuni aspetti riguardanti la difficile situazione che Varigotti deve affrontare nel periodo invernale. E' doveroso infatti rimarcare come in questo borgo fantasma ci siano realtà commerciali che offrono il loro servizio tutto l'anno con notevoli sacrifici in termini di tempo e denaro. Accanto alle tante attività commerciali che purtroppo in passato sono state trasformate in alloggi troviamo infatti attività come la macelleria, la panetteria, la tabaccheria, il giornalaio, la farmacia, la cartoleria, gli alimentari e le pescherie, il centro estetico, il dentista e lo studio medico, l'autofficina, l'abbigliamento e gli accessori moda, bar e ristoranti, che con tanta buona volonta' riescono ad affrontare i mesi invernali e per questo si meritano di essere menzionati uno ad uno. Non bisogna poi dimenticare che gli stessi stabilimenti balneari, a differenza di qualche anno fa, offrono i propri servizi di bar e spiaggia da Pasqua ed alcuni proseguono fino ad ottobre inoltrato.
La realtà invernale resta comunque difficile a causa soprattutto di un recente passato dove la mentalità prevalente era quella dell'attività svolta esclusivamente nella stagione estiva. Oggi l'associazione «Varigottiinsieme» sta lottando per cambiare questa mentalità commerciale ormai anacronistica ed insostenibile, cercando di ottenere la collaborazione di un sempre più alto numero di attività disposte a rimanere aperte nel periodo invernale, magari con un orario più ridotto. In questo contesto l'associazione si auspica l'apertura anche di nuove attività, apertura che da sempre l'associazione cerca di agevolare così come dimostra il suo sostegno all'assessore A. Berlangeri, promotore della riconversione degli alloggi in locali commerciali per un periodo di prova di 6 anni.
Siamo certi che il gradevole clima, l'incantevole suggestione di questo incontaminato angolo della Liguria unito al servizio offerto dalle attività commerciali ed alberghiere siano la carta vincente per prolungare di alcuni mesi la stagione turistica. Basterebbe pensare alla vicinanza di Milano, Torino, Genova, per quantificare gli ipotetici clienti anche limitatamente ai fine settimana del periodo invernale. Questa inversione di tendenza ci sembra comunque già in atto se pur con molta fatica e qualche contestazione dettata più da interessi personali che non per convinzione. La quasi totalità delle attività resta comunque unita, consapevole che solo l'unione potrà consentire di ottenere importanti risultati.
L'attività svolta dall'associazione «Varigotti insieme» vuole fungere proprio da collante per le diverse realtà ponendosi inoltre come attivo interlocutore con l'amministrazione comunale che dopo anni di disinteresse, ha finalmente dimostrato una fattiva collaborazione per la risoluzione delle varie problematiche del paese. La dimostrazione di questa ritrovata unione sono le circa 60 manifestazioni effettuate anche grazie al contributo delle attività commerciali varigottesi e ai tanti risultati ottenuti con la collaborazione di tutti, risultati molto apprezzati dai turisti nella passata stagione 2006.
Un ruolo fondamentale in questo difficile processo di trasformazione è stato e dovrà essere svolto così come già sottolineato, anche dall'amministrazione comunale attraverso scelte politiche e sostegni finanziari adeguati. I problemi di Varigotti rimangono sicuramente molti e di difficile soluzione, ma solamente attraverso un dialogo costruttivo tra le diverse realtà commerciali, attraverso progetti comuni e molta forza di volontà si potrà pensare di raccogliere raccolti migliori.

"LA STAMPA"

 

17/10/2006 Punta Crena, appello al ministro

Finale. Maggioranza e opposizione compatte contro l'intervento dei privati: «Vogliono distruggere un pezzo di paradiso terrestre»
I Verdi attaccano la Regione e scrivono a Pecoraro Scanio per bloccare la costruzione di box

Finale. Punta Crena continua ad accendere gli animi. I Verdi scendono al fianco del Comune per bloccare la possibilità di costruzione di 60 box nell'area prospiciente l'ex villa "Baldini". Carlo Vasconi, consigliere regionale e convinto ambientalista, ha chiesto l'intervento del ministro Alfonso Pecoraro Scanio perché provveda a bloccare qualsiasi costruzione che possa deturpare il paesaggio, tra l'altro sito di interesse comunitario.
«Abbiamo chiesto alla Regione di revocare le autorizzazioni a suo tempo rilasciate, ma non riusciamo a ottenere risposta». Presa di posizione ferma anche da parte dell'amministrazione civica che con il vicesindaco e assessore all'urbanistica, Giovanni Ferrari, ha più volte sollecitato Genova perché non permetta la realizzazione di volumetria oltre il necessario e soprattutto blocchi la costruzione dei box.
Raccolta di firme, interminabili riunioni dei diversi partiti e per tutti l'intenzione di giungere alla salvaguardia di una delle zone più belle della riviera di ponente: il promontorio che domina Varigotti dall'alto di una pineta fantastica.
«Sono anni che ci battiamo per evitare attacchi a quel pezzo di paradiso terrestre. Prima volevano installare ripetitori per telefonia mobile, poi destinarla ad insediamenti residenziali. Ci siamo battuti, tutto il paese unito, riuscendo nell'intento di evitare qualsiasi abuso. A Punta Crena è stato anche realizzato un parco botanico di indubbio valore e qualsiasi intervento edilizio non può che creare danni e disagi». Gabriello Castellazzi, ex consigliere comunale finalese e responsabile dei Verdi, punta il dito accusatore sulla Regione rea, secondo lui, di non intervenire, nonostante i solleciti, per evitare ulteriori colate di cemento.
La base di Punta Crena è costantemente monitorata per evitare possibili situazioni di non ritorno. «La Regione ha dato risposte non soddisfacenti - sottolinea Carlo Vasconi - il fatto che i Verdi siano in maggioranza non significa nulla. Il mio gruppo controlla l'operato dell'amministrazione ed è pronto alla denuncia ogni volta che non vengono rispettate le regole».
«Al ministro - aggiunge il consigliere regionale Vasconi - ho chiesto di far bloccare qualsiasi autorizzazione. Voglio impedire che venga compromessa, in maniera irreversibile la bellezza non comune dell'area che deve essere considerata sottoposta a vincolo di natura paesaggistico ambientale».
Ferma la posizione del Comune che con l'assessore Ferrari, ieri ha ribadito: «Ci sono almeno 20 punti, segnalati anche da parte nostra al Ministero, che vogliamo conoscere nei particolari. È necessario che la società proprietaria e costruttrice integri le domande presentate con una relazione tecnico geologica accurata con tanto di elenco delle opere di sostegno che intende realizzare per evitare dissesti ambientali.
Daniele La Corte


IL SECOLO XIX

 

11/10/2006 Finale: rapinata la Carisa di Varigotti

Rapina questa mattina alle 11 presso la filiale della Carisa di località Varigotti. Due sconosciuti, il primo a volto scoperto ha poi indossato entrando una calzamaglia, il secondo con il volto già coperto da una calzamaglia, sono entrati nei locali, disarmati. All’interno non c’era nessun cliente. Hanno minacciato verbalmente l’unica impiegata presente dietro il bancone, poi uno dei due stringendo la mano in un pugno, l’ha puntata dietro la schiena della addetta costringendola a consegnare loro quanto contenuto nella cassa: 20 mila euro. Di qui si sono allontanati verso l’Aurelia, facendo perdere le proprie tracce. Sono in corso indagini dei carabinieri.

SAVONANEWS.IT

 

9/10/2006 Appartamenti e box a Punta Crenai Verdi: «Saccheggio dell'ambiente»

Critiche a Regione, Provincia e Soprintendenza che hanno autorizzato l'opera

Finale. Sono ripresi i lavori nel cantiere di Punta Crena a Varigotti, dove dovrebbero essere costruiti una casa a più piani e sessanta box interrati su cinque livelli, sul confine di un sito d'interesse comunitario di grande pregio.
Contro la realizzazione del progetto si sono espressi sia i Verdi con una raccolta di firme e la presentazione di vari esposti, sia il Comune di Finale che ancora lo scorso 24 agosto aveva inviato una lettera al Soprintendente ai Beni architettonici e del paesaggio, ai Beni Archeologici della Liguria e all'Ufficio di pianificazione territoriale della provincia di Savona, sottolineando tutti i possibili danni conseguenti alla realizzazione dell'opera.
Insomma, un fronte compatto che, tuttavia, non ha sin qui ottenuto i risultati attesi. I privati, forti delle autorizzazioni ottenuto, proseguono i lavori.
E ieri i Verdi hanno suonato un altro campanello d'allarme.
«Siamo molto preoccupati per il silenzio delle autorità provinciali e regionali e delle Soprintendenze chiamate in causa - ha detto il portavoce dei Verdi finalesi Gabriello Castellazzi -. Si spera di non dover essere costretti a presentare nuovi esposti alla procura della Repubblica, non solo a tutela dei cittadini di Varigotti ma anche di tutti coloro che vogliono impedire il saccheggio del Finalese».
Rassicura sulla ripresa del cantiere, l'assessore all'urbanistica Giovanni Ferrari: «Anche a seguito di sopralluoghi effettuati dalla Forestale, abbiamo accertato che i lavori in corso sono limitati alla demolizione e ricostruzione della palazzina, la cui autorizzazione risale alla precedente amministrazione. Per il resto abbiamo fatto già tutti i passi presso gli enti competenti, chiedendo di revocare l'autorizzazione ambientale rilasciata dalla Regione che però ha rifiutato la nostra richiesta». Come dire ai Verdi: prendetevela con voi stessi, dal momento che in Regione siete in maggioranza.
Sono in allarme anche i Verdi di Loano che hanno bocciato il nuovo progetto di completamento del porto. Ma anche in questo caso la Regione non sembra disposta a seguire le rimostranze degli ambientalisti.
«L'attuale versione del progetto manca di un complesso strategico ed organico dei fabbisogni della cittadinanza e tale carenza appare ancora più accentuata dall'assenza di uno studio di impatto ambientale» ha dichiarato Tiziana Palmieri portavoce dei Verdi loanesi.
S. An.


09/10/2006
I lavori interessano un'area, a Varigotti, che confina con un sito di interesse comunitario. Gli ambientalisti annunciano nuovi esposti alla procura. L'assessore Ferrari: «L'intervento era stato autorizzato dalla precedente amministrazione. Noi abbiamo fatto il possibile per fermarlo»


IL SECOLO XIX

 

5/10/2006 Varigotti è un borgo fantasma«I negozi chiudono e diventano alloggi»

La frazione di Finale vive pochi mesi all'anno. Il Comune corre ai ripari: destinazione d'uso a tempo per i locali al piano terra

 

Finale. A Varigotti, nonostante le temperature ancora alte, è come se fosse già arrivato l'inverno. E' questa l'impressione che trasmette il borgo saraceno ai pochi turisti ed ai residenti che, in questa stagione, si trovano in uno dei luoghi più suggestivi della Liguria che, come un orologio svizzero, a partire da fine settembre cade in un lungo letargo.
Si contano sulle dita di una mano le attività commerciali e ricettive che decidono di rimanere aperte, scegliendo di continuare a dare un servizio a quell'utenza che comunque, almeno nei fine settimana, fa rivivere Varigotti. E a dire che, proprio a partire da quest'anno, si è registrato il ritorno di turisti tedeschi, americani, svedesi e svizzeri. «Il problema è nato una quindicina di anni fa, quando le numerose attività commerciali esistenti nel borgo, circa una dozzina, furono trasformate in appartamenti - dice Pierluigi Giacchino del Tipifini Cafè di piazza Cappello da prete -. E non è finita qui perché presto chiuderanno altre due attività commerciali, tra cui l'unica pizzeria con forno a legna presente a Varigotti ed una boutique».
Conseguenze del condono contro il quale i Comuni non possono fare nulla. Infatti, a meno che l'attività commerciale che chiede il cambio di destinazione d'uso non si affacci direttamente su una strada comunale, il Comune non può opporsi alla trasformazione.
«E' una situazione preoccupante e di difficile soluzione - ha dichiarato l'assessore al turismo e alle attività produttive Angelo Berlangieri - ed è per questo che, oltre ad aver avanzato richiesta formale all'Unesco di far diventare Varigotti "patrimonio dell'umanità", stiamo mettendo a punto un'iniziativa che potrebbe funzionare da volano per il borgo».
Il privato, proprietario di locali a piano terra, può sperimentare un cambio di destinazione d'uso per trasformare il proprio alloggio in un'attività commerciale, per un periodo di 6 anni. «Solo dopo aver fatto la prova il privato potrà prendere la destinazione finale da adottare» ha sottolineato Berlangieri.
Secondo Michela Rosa dell'albergo Albatros, sarebbe preferibile che il Comune imponesse un periodo massimo di chiusura agli operatori turistici. «Non è pensabile che l'unico giornalaio aperto chiuda il pomeriggio - ha detto Rosa - e ancora meno che non ci sia neppure uno stabilimento balneare che offra la possibilità di fare elioterapia». Fabrizio Fornasiero dell'associazione "Varigotti insieme" conclude: «Manca la volontà di offrire un servizio anche "fuori stagione"».
Silvia Andreetto
 

IL SECOLO XIX

 

3/10/2006 Una coop pulirà i sentieri

Aggiudicato il bando dal Comune di Finale Ligure
Undici i percorsi individuati, per un totale di 100 chilometri

 

Finale. Sarà la cooperativa Tracce, di Finale, ad occuparsi della manutenzione e conservazione della rete sentieristica del territorio comunale. E' stato aggiudicato infatti il bando che prevede la concessione di contributi straordinari da parte del Comune per la pulizia dei sentieri. L'iniziativa è collegata al progetto "La Riviera dell'outdoor", il primo sistema di prodotto turistico nato in Liguria e promosso da 23 Comuni del Savonese, dalla Comunità Montana Pollupice, dalla provincia di Savona, dall'Apt e dal Coni.
Sono undici i percorsi individuati dall'amministrazione Richeri, per un totale di circa 100 chilometri. Raccolta di rifiuti, rimozione di piante cadute o di altri impedimenti, manutenzione del fondo in particolare per la regimazione delle acque meteoriche e superficiali, manutenzione della segnaletica, sono solo alcuni degli interventi inseriti nel bando. E grazie alla rilevazione della rete sentieristica al GPS, la cooperativa è in grado di segnalare anomalie o situazioni critiche che richiedano interventi urgenti. «Questa mappatura permetterà inoltre agli albergatori di scaricare dal sito internet, in allestimento, le tracce dei sentieri per la propria clientela» ha dichiarato Olinto Simonetti di Tracce.

 

IL SECOLO XIX

 

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