27/10/2007 Intesa con enel sole
punti luce potenziati
la convenzione
Il Comune di Finale Ligure,
dopo una trentina d'anni, ha siglato una nuova convenzione con Enel
Sole, società erede della vecchia Enel, che oggi si occupa della
gestione di ben mille 325 punti luce sul territorio comunale. «La
convenzione prevede rapidi tempi d'intervento, fissati ad un massimo
di cinque giorni lavorativi dalla segnalazione del guasto, salvo
casi di maggiore rilevanza o situazioni di pericolo. In questo caso,
i tempi vengono ridotti fino a due ore dal ricevimento della
segnalazione da parte di Enel Sole Â? ha spiegato l'assessore ai
lavori pubblici, Massimo Gualberti -. Il nuovo contratto, oltre a
stabilire l'ispezione prestabilita dei sostegni e delle
apparecchiature principali, prevede la sostituzione programmata di
tutte le lampade, ogni 2 anni, anche se regolarmente funzionanti,
risolvendo così buona parte dei problemi determinati dalla
"vecchiaia" delle lampade». Nella convenzione è previsto anche
l'ammodernamento tecnologico degli impianti, con la sostituzione di
tutte le lampade a bassa efficienza, con altrettante a vapori di
sodio, che garantiranno una miglior capacità luminosa ed un notevole
risparmio energetico. «Attraverso tale strumento saremo in grado di
eliminare rapidamente le 160 lampade ad incandescenza che ancora
sono presenti sul territorio - ha sottolineato Gualberti - e a
programmare, entro un anno, la sostituzione di buona parte dei
vecchi punti luce ai vapori di mercurio ed a luce miscelata». E'
inoltre previsto un nuovo censimento di tutti gli impianti. La
stessa convenzione prevede infine la possibilità, per il Comune, di
un finanziamento da parte di Enel Sole per tutte le opere di
riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione. Tale
possibilità verrà sfruttata per il rinnovo dell'illuminazione della
passeggiata di Varigotti, il cui progetto è attualmente curato da
Enel Sole.
IL
SECOLO XIX |
25/10/2007
Depuratore, ultimata la posa delle tubazioni
sarà
operativo tra 4 mesi
Effettuato
il raccordo con l'impianto di Zinola. Ora inizieranno i lavori per il
completamento della stazione di pompaggio
E'
STATA completata la posa dei 22 chilometri di tubatura che collega la
rete fognaria di Finale al depuratore consortile di Savona. Ora i lavori
si concentreranno sulla stazione di pompaggio, in adiacenza del
promontorio della Caprazoppa, dove è previsto un adeguamento sia delle
vasche di raccolta sia delle pompe. A fine gennaio sarà effettuato il
collaudo dell'intera opera ed entro febbraio l'impianto dovrebbe
diventare operativo. La prossima estate per Finale sarà la prima con il
depuratore completamente operativo. Infatti Varigotti è già collegato
da oltre tre anni e mezzo. Fu l'ex amministrazione Cervone a realizzare
il collegamento. «A questo importante traguardo siamo arrivati solo con
un paio di mesi di ritardo rispetto ai tempi prefissati - sottolinea il
vice sindaco Giovanni Ferrari - dovuto essenzialmente al fatto che il
progetto è stato per il 50 per cento modificato rispetto
all'originario». L'amministrazione ha infatti cambiato il tracciato a
Varigotti, previsto inizialmente lungo le ex aree ferroviarie e poi
trasferito sotto l'Aurelia. «In questo modo - sottolinea Ferrari - si
potranno utilizzare quelle aree per realizzare parcheggi e verde».
Il tracciato è stato modificato anche a Spotorno, dove si è preferito
passare sotto l'Aurelia.
IL
SECOLO XIX
|
24/10/2007 Freddo in Riviera:
riscaldamenti accesi anche a Finale Ligure
Riscaldamenti accesi anche a Finale
Ligure. Il sindaco Flaminio Richeri ha infatti firmato un’ordinanza
con la quale consente l’accensione degli impianti termici fino ad un
massimo di sei ore al giorno. “Considerate le basse temperature di
questi giorni - ha spiegato il sindaco Flaminio Richeri - ho emesso
un’ordinanza che, in deroga alle disposizioni di legge, autorizza i
cittadini ad accendere gli impianti”.
IVG.IT |
20/10/2007 FINALE
LIGURE Strade e piazze nel Piano triennale
Piazza Abbazia e piazza di Spagna, un nuovo canile, manutenzioni
stradali, recupero delle ex aree ferroviarie a Varigotti. E’ di dieci
milioni e 253 mila euro il Piano triennale delle opere pubbliche varato
dalla giunta Richeri di Finale. In molti casi si tratta d’interventi
che si trascinano da tempo, di bilancio in bilancio. Secondo
l’opposizione di centro-sinistra, che si è espressa più volte negli
ultimi Consigli comunali, i programmi delle opere della giunta «mancano
di coraggio» e di «nuove idee». Il Piano 2008-2010 non comprende
altri interventi già avviati o approvati, dal rifacimento di piazza
Vittorio Emanuele al nuovo autosilo di piazza Donatori di Sangue. Questi
alcuni degli stanziamenti previsti.
Piazze
La completa ristrutturazione di piazza di Spagna costerà, il prossimo
anno, 360 mila euro. Mezzo milioni di euro sarà invece necessario per
il rifacimento di piazza Abbazia a Pia.
Manutenzioni
E’ uno dei capitoli di spesa maggiori. Per rinnovare il patrimonio
edilizio comunale saranno spese in tre anni 600 mila euro. Altri 900
mila euro sono previsti per la manutenzione e l’asfaltatura di strade
comunali. Saranno 700 mila gli euro che saranno investiti per la
manutenzione di marciapiedi, il grosso della spesa è previsto per il
2008. Da segnalare ancora i 450 mila euro di spese che serviranno per la
manutenzione ed al potenziamento dell’illuminazione pubblica.
Acquedotto-Fognatura
E’ di un milione 610 mila euro nel 2009 l’investimento previsto per
l’acquedotto e la fognatura fra Finalpia, capo San Donato e Varigotti.
Altri 150 mila euro riguarderanno la fognatura di località Valgelata.
Interventi per oltre 700 mila euro nel 2008 invece per i nuovi tratti
dell’acqua potabile fra Gorra e Perti e fra Gorra ed Olle, frazioni di
Finale. Per il nuovo scarico a mare d’emergenza di Finalpia, la spesa
preventivata è di 190 mila euro. Investimento di 450 mila euro nel 2009
anche per la fognatura di località Le Manie.
Canile
Nel Piano triennale ci sono anche i 300 mila euro necessari a realizzare
il nuovo canile, un altro problema annoso. La nuova struttura dovrebbe
sorgere sotto l’Autofiori a monte del nuovo Centro ippico.
Altro
Fra le spese preventivate dall’assessore Massimo Gualberti i lavori
nelle scuole elementari di Finalmarina (150 mila euro), l’ampliamento
del cimitero di Gorra (250 mila), la nuova struttura per il tiro a
piattello (150 mila). Stanziati infine un milione di euro, nel 2009, per
il recupero delle aree ex Fs di Varigotti.
LA STAMPA  |
20/10/2007
Escursionista torinese cade in dirupo.
Una escursionista, F.A.,
60 anni di Torino, è scivolata mentre stava compiendo
un’escursione tra capo Noli e Varigotti con altri amici, è caduta
accidentalmente in un dirupo procurandosi la frattura della tibia di una
gamba. E’ successo intorno alle 13:00. La donna è stata tratta
in salvo dall’elicottero dei vigili del fuoco arrivato da Genova e
dalle squadre a terra del soccorso alpino di Savona e Finale:
l’escursionista è stata trasportata all’ospedale San Paolo di
Savona. Secondo quanto riferito dai soccorritori la 60 enne si è
procurata una frattura della tibia di una gamba e contusioni ed
escoriazioni su varie parti del corpo: le sue condizioni generali non
sarebbero comunque gravi.
IL
SECOLO XIX |
La
parola ai lettori
18/10/2007
Situazione di degrado a Punta Crena
La strada che porta alla chiesina di San Lorenzo a Varigotti è stata
intitolata a Don Giussani. Lodevole iniziativa, però nessuno dei
partecipanti alla cerimonia si è recato a visionare in quale stato si
trovi davvero Punta Crena. Io l’ho fatto: il bosco di ulivi bellissimo
che circonda l’antico insediamento non è curato e pieno di rifiuti;
lungo il sentiero scosceso che porta alla sommità si incontra una
cappella, con un effige della Madonna, ma volta e pareti sono piene di
scritte volgari. A fine salita ecco l’insediamento vero e proprio:
offre un panorama eccezionale e qui i vandali si sono scatenati: porta
scardinata, faretti strappati, scritte di matrice satanica, rifiuti di
ogni genere. Gli altri manufatti hanno ancora le porte intatte, ma chissà
ancora per quanto. Che tipo di persone frequenta Punta Crena? Cosa vi
succede di giorno e di notte? Come è possibile che un sito di tale
interesse, paesagistico e storico, possa essere lasciato in mano ai
vandali?
ROBERTO NICOLICK
SAVONA
LA
STAMPA
|
12/10/2007
Falsi atti pubblici, il Comune intende costituirsi parte civile
Il Comune si
costituirà parte civile nella vicenda giudiziaria, scattata a seguito
della falsificazione di atti pubblici per facilitare la vendita degli
ormeggi nel porticciolo, che ha portato a indagare anche il titolare de
"L'agenzia nautica" di via degli Ulivi 77 a Varigotti, Raffaele Ceravolo.
E' proprio Ceravolo il primo nome comparso nel fascicolo degli indagati
sul tavolo del magistrato Paolucci. L'agenzia, con sede nel borgo
finalese, avrebbe favorito i propri clienti fornendogli loro documenti su
cui, utilizzando il metodo del copia e incolla, appariva la firma di
assessori e dirigenti comunali che fino a qualche tempo fa si occupavano
del porto. Un fatto che ha gettato nel completo subbuglio innanzitutto gli
amministratori che si sono sentiti ingiustamente coinvolti in un affare
assolutamente sporco.
«Per ora gli inquirenti ci hanno detto che non possiamo entrare nel merito
della questione perché l'indagine è in corso - ha precisato l'assessore ai
Lavori pubblici e al Porto, Massimo Gualberti - Ma non appena ci sarà
consentito, ci costituiremo parte civile per ribadire il fatto che siamo
noi i danneggiati e difendere così tutto il personale che lavora nel porto
e che è assolutamente estraneo a questa faccenda».-
Da parte sua Pietro Moltini, amministratore delegato della Finale
Ambiente, la SpA che dallo scorso gennaio gestisce il porto e il cui
capitale sociale è esclusivamente del Comune di Finale, precisa: «La
Finale Ambiente non rilascia alcuna autorizzazione mirata a facilitare la
vendita di ormeggi, ma gestisce, per conto del Comune di Finale Ligure, il
porto, attenendosi scrupolosamente nella gestione, a quanto previsto dal
regolamento comunale ad oggi in vigore».
«Inoltre - sottolinea ancora il dirigente - nessun tipo di rapporto e/o
contatto è mai intercorso tra la società Finale Ambiente e l'Agenzia
Nautica di Varigotti».
Pare che la vicenda non coinvolga solo il porto di Finale Ligure in quanto
l'Agenzia nautica indagata si occupava di pratiche nautiche anche per
altri porti.
S. An.
11/10/2007
FINALE L. AGENZIA NAUTICA
Truffa, falso,
falso in atto pubblico. Sono alcuni dei reati per i quali la Procura di
Savona ha aperto un fascicolo bollente che riguarda la compravendita e in
generale la gestione di imbarcazioni e soprattutto ormeggi nel porto di
Finale.
Nel mirino c`è in particolare l`operato di un`agenzia di pratiche navali,
"L`agenzia Nautica" di via degli Ulivi 77 a Varigotti, che nei giorni
scorsi - a cavallo tra settembre e ottobre - è stata già posta sotto
sequestro dal tribunale di Savona per consentire l`acquisizione di
documenti da parte degli inquirenti della squadriglia navale della Guardia
di Finanza che stanno indagando.
L`indagine è coordinata in Procura dal sostituto procuratore della
Repubblica Chiara Maria Paolucci. Sul fascicolo ci sono iscritti i nomi di
alcuni indagati, a cominciare ovviamente dal titolare dell`agenzia nautica
(Raffaele Ceravolo), ma gli inquirenti mantengono riserbo totale e non è
possibile avere dettagli su quanti siano e soprattutto che ruoli abbiano
nell`affare.
A far scattare le indagini è stata la querela di un privato che contestava
l`esistenza di atti falsi da parte della Capitaneria di porto di Savona
riguardo al binomio imbarcazioni-ormeggi nel finalese. Atti falsi che sono
presto risultati non della Capitaneria bensì di chi aveva presentato la
pratica, appunto l`agenzia di Varigotti, a quanto pare utilizzando
indebitamente anche firme di amministratori pubblici finalesi e di un
funzionario che in passato si è occupato delle pratiche relative al porto
turistico.
Porto che dallo scorso gennaio è gestito dalla Finale Ambiente Spa. E`
questa la società che rilascia autorizzazioni mirate a facilitare la
vendita di ormeggi. E` un business non da poco. In questo modo la società
avrebbe visto che la lista d`attesa per un attracco è lunghissima: sono
circa 700 le richieste di posto fisso che vengono registrate annualmente.
Una delle accuse all`agenzia nautica sarebbe anche di aver velocizzato,
per non dire altro, queste assegnazioni.
Dopo la disposizione di chiusura disposta dal tribunale dal 29 settembre
al 3 ottobre, martedì le fiamme gialle hanno fatto irruzione anche nel
palazzo comunale di via Pertica, a Finale Ligure, ponendo sotto sequestro
una serie di atti relativi alle pratiche nautiche rilasciate al porto di
Capo San Donato. Mentre la sede dell`agenzia nautica risulta attualmente
chiusa col titolare che nega persino l`esistenza di un`indagine. «E`
chiusa perché sono al salone nautico, tutto qui».
Sulla vetrina si legge solo un quasi invisibile biglietto bianco su cui è
riportato il numero di cellulare a cui rivolgersi per urgenze.
Adesso l`indagine prosegue con Finanza e Capitaneria che si sono
affiancate negli accertamenti. Il raggiro rischia di essere grosso e
coinvolgere pratiche riguardanti tante imbarcazioni comprate e vendute
negli ultimi anni non solo a Finale. «L`indagine è in corso ed è delicata,
parlarne prima di completare gli accertamenti sarebbe letaleȏ l`unico
commento.
Silvia Andreetto
Dario Freccero
«l`Ufficio è chiuso:sono al "nautico"»
reazioni
NEI GIORNI scorsi sulla porta dell`agenzia di Varigotti c`è stato un
cartello che annunciava il sequestro giudiziario eppure il titolare
Raffaele Ceravolo, notissimo nell`ambiente nautico per l`esperienza nel
settore, ieri ha negato l`esistenza dell`indagine penale e del sequestro.
«Vi sbagliate - ha risposto - sono assolutamente allo scuro di quanto mi
state dicendo. L`agenzia di Varigotti non ha nulla a che fare con questa
vicenda. La chiusura è solo operativa perché attualmente siamo al Salone
nautico. Se siamo qui a Genova, non possiamo essere nello stesso tempo a
Varigotti».
Ma proprio a Finale Ligure e nella frazione di Varigotti la notizia
circolava da giorni e l`arrivo delle fiamme gialle l`ha confermata.
L`agenzia nautica è infatti considerata di assoluta rilevanza nel settore
e di alta professionalità. Non a caso anche in Comune dopo l`incursione
degli inquirenti e l`annuncio dell`indagine, la tensione è salita in poche
ore. Soprattutto da parte degli amministratori che si sono sentiti
"defraudati" del proprio ruolo nella gestione del porto e ora
indirettamente coinvolti nel caso. Anche da parte della Finale Ambiente
spa vige l`assoluto "no comment" sulla vicenda. «Ci sono indagini in corso
da parte degli inquirenti» si è limitato a dire Pietro Moltini della
società che gestisce il porto, escludendo comunque si siano potuti vendere
posti barca.
IL SECOLO XIX |
7/10/2007 Ruffino, miglior produttore di
olio insignito del “Premio Veronelli”
VARIGOTTI PER LA «TOTALE DEDIZIONE
ALL’OLIVETO E LA SUA TECNICA D’ESTRAZIONE»
Domenico Ruffino, giovane imprenditore agricolo di Varigotti, ha vinto il
prestigioso «Premio internazionale Luigi Veronelli 2007» per il miglior
«oliandolo» (produttore-rivenditore di olio). «Una totale dedizione
all’oliveto e una spasmodica attenzione alla tecnica d’estrazione
permettono a quest’ostinato olivicoltore ligure di trarre olii d’assoluta
eccellenza sia da varietà insolite per la sua regione sia da piante
secolari, sfidando anche le avversità climatiche», è questa la
motivazione. Il premio è diventato uno dei più selettivi ed ambiti premi a
livello mondiale. L’Azienda Agricola «Domenico Ruffino» con il suo
secolare oliveto è finito sulle pagine della «Guida ai migliori oli del
Mondo» con l’olio extravergine di oliva «Pria Grossa» nel 2006 e con il
«Pria Grossa» di sola polpa nel 2007. La guida valuta attraverso analisi e
degustazioni migliaia di oli provenienti da tutto il mondo e seleziona con
esperti i migliori extravergini considerati l’eccellenza mondiale. Spiega
Ruffino: «La nostra è una piccola azienda a filiera completa, dove tutte
le fasi per la produzione dell’olio extra vergine monovarietale “Pria
grossa” sono gestite direttamente. Partendo dall’oliveto secolare di
proprietà, curato direttamente e coltivato con criteri biologici, gestiamo
la raccolta e l’immediata frangitura nel nostro frantoio ecologico
utilizzato esclusivamente per le nostre olive fino ad arrivare al
condizionamento ed alla vendita. La produzione è molto limitata a causa
della bassa resa produttiva dell’oliveto e riesce a soddisfare solo una
minima parte delle richieste». A sancire ulteriormente il livello
qualitativo raggiunto da Ruffino è l’assegnazione dell’ambito premio delle
5 gocce attribuito nel 2005 all’Olio extra vergine di oliva «Pria Grossa»
di Colombaia. Successo riconfermato nel 2006 con le 5 gocce assegnate a
ben due oli Ruffino: l’Olio extra vergine di oliva Pria Grossa Colombaia e
all’Olio extra vergine di oliva Pria Grossa Sarvegu. Anche nel 2007 la
giuria dell’Associazione Italiana sommelier dell’olio tra migliaia di
campioni analizzati ha premiato due olii dell’Azienda con le 5 Gocce.
Le caratteristiche e la qualità
unica del «Pria Grossa» E’ la qualità l’unica
strada percorribile per coltivare questi oliveti difficili e faticosi ma
particolarmente «vocati», cioè in grado di esprimere oli con
caratteristiche uniche anche se in quantità limitatissime. L’oliveto «Pria
Grossa» a Varigotti è incastonato su un roccioso e ripido versante
completamente sorretto dai secolari muri di pietra che contengono la poca
terra magra e sassosa, un gioiello dal punto di vista ambientale, ma dove
per contro quasi tutti i lavori possono essere eseguiti solo manualmente.
Un gioiello ambientale che richiede cura, passione e molta fatica e che
Domenico Ruffino e l’amico Franco hanno salvato dal fuoco durante il
devastante incendio del 3 settembre 2003. E’ visitato ogni anno da molti
turisti provenienti da tutto il mondo attratti dalle eccellenti recensioni
dei ricercati oli. Un risultato ottenuto anche attraverso un lavoro di
recupero delle varietà storiche come la «Colombaia» preservando e
valorizzando dal punto di vista ambientale un patrimonio storico unico.
LA STAMPA |
4/10/2007
Varigotti dedicherà una strada al "suo" don Giussani
IL
PROSSIMO 13 ottobre Varigotti dedicherà a monsignor Luigi Giussani la strada
che porta all'antica Chiesa di San Lorenzo. Il programma della cerimonia,
organizzata dal Comune di Finale in collaborazione con le associazioni
"Cara Beltà" e "Amici di San Lorenzo", inizia alle 15.30
con la cerimonia di intitolazione della via, cui interverranno il sindaco di
Finale Flaminio Richeri ed Alberto Savorana, direttore del mensile di CL
"Tracce", per proseguire alle 16.30 nella parrocchia di San Lorenzo
con un concerto del coro di Comunione e Liberazione di Bergamo, che eseguirà
canti per la Madonna, intervallati dalle letture di alcuni testi di don
Giussani eseguite dall'attore Giorgio Bonino.
Il fondatore di Comunione e Liberazione, scomparso nel 2005, era legato al
rione finalese, poiché negli anni '50 diede vita con i ragazzi di Gioventù
Studentesca ad alcuni incontri.
Ancora oggi il ricordo di don Giussani è vivo in quanti a Varigotti hanno
avuto modo di conoscerlo, come Libera Ruffino, coltivatrice diretta, che
ricorda: «Andavano alla chiesetta e quando arrivavano vedevo don Giussani,
era un persona eccezionale, non si può esprimere la vitalità che aveva.
Notavo che i ragazzi quando andavano su verso la chiesa parlavano e ridevano,
ma al ritorno erano zitti, faceva impressione». Suor Luisa Scarrone all'epoca
prestava la sua opera all'Istituto San Francesco di Varigotti e di don
Giussani dice: «Venne a Varigotti la prima volta per rimettersi in salute,
poi quando è tornato pensava ai giovani e si è messo a ragionare su cosa
poteva fare, così in seguito è arrivato con diversi ragazzi; ricordo che un
paio d'anni dopo è tornato con talmente tanti giovani che non ci stavano
nell'istituto e li ha dovuti dividere per tutta Varigotti. Quando don Giussani
veniva era una festa non solo per i suoi ragazzi ma anche per quelli del posto
che si aggregavano a loro». Uno di quei ragazzi, Peppino Zola, veniva da
Milano a Varigotti con don Giussani: «Erano giornate molto intense- ricorda
Zola- al mattino si andava a pregare sulla spiaggia guardando il mare, poi
durante il giorno si facevano due incontri uno nel salone parrocchiale ed uno
sulla torre».
IL
SECOLO XIX |
2/10/007 Il torrente
Sciusa è diventato una palude con il pericolo di inquinamento delle
falde
FINALE LIGURE DENUNCIA DEGLI ABITANTI
Il torrente Sciusa a Finalpia è malato.
Lo dicono alcuni cittadini che più volte hanno segnalato la
situazione in Comune. Scrivono: «I liquami cloacali si mescolano
alla poca acqua che le avare piogge fanno defluire verso mare e il
colore delle acque nei pressi della foce ha il caratteristico color
marrone, con in più grumi schiumosi che vi galleggiano e si
accumulano negli angoli dove l'acqua ristagna. In Comune affermano
essere liquami che arrivano dal mare. Ma le foto dimostrano il
contrario: non c'è il minimo contatto tra fiume e mare». Sostengono
gli abitanti: «L'allagamento di acqua stagnante ha avuto inizio
quando un'incessante spola di autocarri ha prelevato tonnellate di
sedimenti fluviali tra la zona del nuovo ponte e il ponte
sull'Aurelia, abbassando il letto del fiume col duplice dichiarato
intento di "ripascere le spiagge" (i camion scaricavano infatti in
mare poco prima di Varigotti in zona La Fiorita) e di creare maggior
capienza per le acque in arrivo da monte in caso di alluvione. Ciò
ha determinato, però, un bacino di calma proprio in prossimità della
foce e il conseguente accumulo di acque stagnanti proprio per la
mancanza di un regolare e costante deflusso. In pratica si è creata
una palude, che durante le mareggiate viene facilmente invasa dalle
acque marine, con possibile salinamento della falda sottostante.
Falda da cui si prelevava l'acqua potabile del rione Pia Est».
LA STAMPA
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2/10/2007 Via degli Ulivi contro il nuovo guard
rail L'INSTALLAZIONE di un guard rail in
via degli Ulivi, da parte di un privato, proprietario dell'area
limitrofa al parcheggio pubblico, ha sollevato una forte polemica tra
gli abitanti della via. Il guard rail infatti sarebbe stato installato
non rispettando la precedente linea di confine, invadendo così l'area
parcheggio. In questo modo si è ridotta l'area del posto auto e le
macchine così invadono in parte la carreggiata. «Andremo a verificare
la situazione - ha detto l'assessore finalese ai Lavori pubblici
Massimo Gualberti - e se le cose stanno proprio come riportano le
lamentele dei cittadini dovremo fare in modo che il privato ripristini
la situazione precedente. Anche perché se effettivamente si
è"accorciato" il posto auto, potrebbe risultare anche pericoloso per
la viabilità».
IL SECOLO XIX |
1/10/2007
Stabilimenti balneari a Finale, apertura da oggi al 31 marzo
l'iniziativa
Prende il via oggi la stagione elioterapica ai
Bagni Garibaldi di Finalmarina, uno dei pochi a non chiudere mai. Cento
euro è il prezzo dell'abbonamento invernale, da oggi al 31 marzo 2008, per
chi vuole continuare a prendere il sole in spiaggia. Nel prezzo sono
compresi il lettino, la cabina spogliatoio con deposito per i vestiti, la
doccia calda. E per i più piccoli, sarà allestito un parco giochi con i
gonfiabili - accessibile anche ai clienti esterni - che già lo scorso anno
aveva ottenuto un grande successo. «È un'iniziativa apprezzata sia dalla
nostra clientela abituale sia dai turisti che frequentano Finale tutto
l'anno - ha detto Mauro Rebonato dei Bagni Garibaldi - Naturalmente per
tenere aperto uno stabilimento balneare tutto l'anno, è indispensabile
avere una struttura in grado di sopportare le mareggiate, il vento e le
temperature. A Varigotti, ad esempio, gli attuali stabilimenti balneari
non possono tenere aperto oltre i primi di ottobre, perché alla prima
mareggiata rischierebbero di vedersi il chiosco allagato. Spero che il
progetto di realizzare la nuova passeggiata con incassate le cabine, vada
avanti in modo da poter ampliare l'offerta turistica». Un progetto che
dovrebbe nuovamente essere discusso con la Regione dal Comune e
dall'associazione albergatori di Varigotti.
Silvia Andreetto IL SECOLO XIX
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