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27/10/2007 Intesa con enel sole punti luce potenziati
la convenzione
Il Comune di Finale Ligure, dopo una trentina d'anni, ha siglato una nuova convenzione con Enel Sole, società erede della vecchia Enel, che oggi si occupa della gestione di ben mille 325 punti luce sul territorio comunale. «La convenzione prevede rapidi tempi d'intervento, fissati ad un massimo di cinque giorni lavorativi dalla segnalazione del guasto, salvo casi di maggiore rilevanza o situazioni di pericolo. In questo caso, i tempi vengono ridotti fino a due ore dal ricevimento della segnalazione da parte di Enel Sole Â? ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici, Massimo Gualberti -. Il nuovo contratto, oltre a stabilire l'ispezione prestabilita dei sostegni e delle apparecchiature principali, prevede la sostituzione programmata di tutte le lampade, ogni 2 anni, anche se regolarmente funzionanti, risolvendo così buona parte dei problemi determinati dalla "vecchiaia" delle lampade». Nella convenzione è previsto anche l'ammodernamento tecnologico degli impianti, con la sostituzione di tutte le lampade a bassa efficienza, con altrettante a vapori di sodio, che garantiranno una miglior capacità luminosa ed un notevole risparmio energetico. «Attraverso tale strumento saremo in grado di eliminare rapidamente le 160 lampade ad incandescenza che ancora sono presenti sul territorio - ha sottolineato Gualberti - e a programmare, entro un anno, la sostituzione di buona parte dei vecchi punti luce ai vapori di mercurio ed a luce miscelata». E' inoltre previsto un nuovo censimento di tutti gli impianti. La stessa convenzione prevede infine la possibilità, per il Comune, di un finanziamento da parte di Enel Sole per tutte le opere di riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione. Tale possibilità verrà sfruttata per il rinnovo dell'illuminazione della passeggiata di Varigotti, il cui progetto è attualmente curato da Enel Sole.

IL SECOLO XIX    

 

25/10/2007 Depuratore, ultimata la posa delle tubazioni 

sarà operativo tra 4 mesi

 

Effettuato il raccordo con l'impianto di Zinola. Ora inizieranno i lavori per il completamento della stazione di pompaggio

E' STATA completata la posa dei 22 chilometri di tubatura che collega la rete fognaria di Finale al depuratore consortile di Savona. Ora i lavori si concentreranno sulla stazione di pompaggio, in adiacenza del promontorio della Caprazoppa, dove è previsto un adeguamento sia delle vasche di raccolta sia delle pompe. A fine gennaio sarà effettuato il collaudo dell'intera opera ed entro febbraio l'impianto dovrebbe diventare operativo. La prossima estate per Finale sarà la prima con il depuratore completamente operativo. Infatti Varigotti è già collegato da oltre tre anni e mezzo. Fu l'ex amministrazione Cervone a realizzare il collegamento. «A questo importante traguardo siamo arrivati solo con un paio di mesi di ritardo rispetto ai tempi prefissati - sottolinea il vice sindaco Giovanni Ferrari - dovuto essenzialmente al fatto che il progetto è stato per il 50 per cento modificato rispetto all'originario». L'amministrazione ha infatti cambiato il tracciato a Varigotti, previsto inizialmente lungo le ex aree ferroviarie e poi trasferito sotto l'Aurelia. «In questo modo - sottolinea Ferrari - si potranno utilizzare quelle aree per realizzare parcheggi e verde».
Il tracciato è stato modificato anche a Spotorno, dove si è preferito passare sotto l'Aurelia.

IL SECOLO XIX    

 
24/10/2007 Freddo in Riviera: riscaldamenti accesi anche a Finale Ligure

Riscaldamenti accesi anche a Finale Ligure. Il sindaco Flaminio Richeri ha infatti firmato un’ordinanza con la quale consente l’accensione degli impianti termici fino ad un massimo di sei ore al giorno. “Considerate le basse temperature di questi giorni - ha spiegato il sindaco Flaminio Richeri - ho emesso un’ordinanza che, in deroga alle disposizioni di legge, autorizza i cittadini ad accendere gli impianti”.

IVG.IT

 
20/10/2007 FINALE LIGURE Strade e piazze nel Piano triennale


Piazza Abbazia e piazza di Spagna, un nuovo canile, manutenzioni stradali, recupero delle ex aree ferroviarie a Varigotti. E’ di dieci milioni e 253 mila euro il Piano triennale delle opere pubbliche varato dalla giunta Richeri di Finale. In molti casi si tratta d’interventi che si trascinano da tempo, di bilancio in bilancio. Secondo l’opposizione di centro-sinistra, che si è espressa più volte negli ultimi Consigli comunali, i programmi delle opere della giunta «mancano di coraggio» e di «nuove idee». Il Piano 2008-2010 non comprende altri interventi già avviati o approvati, dal rifacimento di piazza Vittorio Emanuele al nuovo autosilo di piazza Donatori di Sangue. Questi alcuni degli stanziamenti previsti.
Piazze
La completa ristrutturazione di piazza di Spagna costerà, il prossimo anno, 360 mila euro. Mezzo milioni di euro sarà invece necessario per il rifacimento di piazza Abbazia a Pia.
Manutenzioni

E’ uno dei capitoli di spesa maggiori. Per rinnovare il patrimonio edilizio comunale saranno spese in tre anni 600 mila euro. Altri 900 mila euro sono previsti per la manutenzione e l’asfaltatura di strade comunali. Saranno 700 mila gli euro che saranno investiti per la manutenzione di marciapiedi, il grosso della spesa è previsto per il 2008. Da segnalare ancora i 450 mila euro di spese che serviranno per la manutenzione ed al potenziamento dell’illuminazione pubblica.
Acquedotto-Fognatura

E’ di un milione 610 mila euro nel 2009 l’investimento previsto per l’acquedotto e la fognatura fra Finalpia, capo San Donato e Varigotti. Altri 150 mila euro riguarderanno la fognatura di località Valgelata. Interventi per oltre 700 mila euro nel 2008 invece per i nuovi tratti dell’acqua potabile fra Gorra e Perti e fra Gorra ed Olle, frazioni di Finale. Per il nuovo scarico a mare d’emergenza di Finalpia, la spesa preventivata è di 190 mila euro. Investimento di 450 mila euro nel 2009 anche per la fognatura di località Le Manie.
Canile

Nel Piano triennale ci sono anche i 300 mila euro necessari a realizzare il nuovo canile, un altro problema annoso. La nuova struttura dovrebbe sorgere sotto l’Autofiori a monte del nuovo Centro ippico.
Altro

Fra le spese preventivate dall’assessore Massimo Gualberti i lavori nelle scuole elementari di Finalmarina (150 mila euro), l’ampliamento del cimitero di Gorra (250 mila), la nuova struttura per il tiro a piattello (150 mila). Stanziati infine un milione di euro, nel 2009, per il recupero delle aree ex Fs di Varigotti.

LA STAMPA

 
20/10/2007 Escursionista torinese cade in dirupo. 

Una escursionista, F.A., 60 anni di Torino, è scivolata mentre stava compiendo un’escursione tra capo Noli e Varigotti con altri amici, è caduta accidentalmente in un dirupo procurandosi la frattura della tibia di una gamba. E’ successo intorno alle 13:00. La donna è stata tratta in salvo dall’elicottero dei vigili del fuoco arrivato da Genova e dalle squadre a terra del soccorso alpino di Savona e Finale: l’escursionista è stata trasportata all’ospedale San Paolo di Savona. Secondo quanto riferito dai soccorritori la 60 enne si è procurata una frattura della tibia di una gamba e contusioni ed escoriazioni su varie parti del corpo: le sue condizioni generali non sarebbero comunque gravi.

IL SECOLO XIX    

 
La parola ai lettori

18/10/2007 Situazione di degrado a Punta Crena

La strada che porta alla chiesina di San Lorenzo a Varigotti è stata intitolata a Don Giussani. Lodevole iniziativa, però nessuno dei partecipanti alla cerimonia si è recato a visionare in quale stato si trovi davvero Punta Crena. Io l’ho fatto: il bosco di ulivi bellissimo che circonda l’antico insediamento non è curato e pieno di rifiuti; lungo il sentiero scosceso che porta alla sommità si incontra una cappella, con un effige della Madonna, ma volta e pareti sono piene di scritte volgari. A fine salita ecco l’insediamento vero e proprio: offre un panorama eccezionale e qui i vandali si sono scatenati: porta scardinata, faretti strappati, scritte di matrice satanica, rifiuti di ogni genere. Gli altri manufatti hanno ancora le porte intatte, ma chissà ancora per quanto. Che tipo di persone frequenta Punta Crena? Cosa vi succede di giorno e di notte? Come è possibile che un sito di tale interesse, paesagistico e storico, possa essere lasciato in mano ai vandali?
ROBERTO NICOLICK
SAVONA
LA STAMPA

 

12/10/2007 Falsi atti pubblici, il Comune intende costituirsi parte civile

 

Il Comune si costituirà parte civile nella vicenda giudiziaria, scattata a seguito della falsificazione di atti pubblici per facilitare la vendita degli ormeggi nel porticciolo, che ha portato a indagare anche il titolare de "L'agenzia nautica" di via degli Ulivi 77 a Varigotti, Raffaele Ceravolo.
E' proprio Ceravolo il primo nome comparso nel fascicolo degli indagati sul tavolo del magistrato Paolucci. L'agenzia, con sede nel borgo finalese, avrebbe favorito i propri clienti fornendogli loro documenti su cui, utilizzando il metodo del copia e incolla, appariva la firma di assessori e dirigenti comunali che fino a qualche tempo fa si occupavano del porto. Un fatto che ha gettato nel completo subbuglio innanzitutto gli amministratori che si sono sentiti ingiustamente coinvolti in un affare assolutamente sporco.
«Per ora gli inquirenti ci hanno detto che non possiamo entrare nel merito della questione perché l'indagine è in corso - ha precisato l'assessore ai Lavori pubblici e al Porto, Massimo Gualberti - Ma non appena ci sarà consentito, ci costituiremo parte civile per ribadire il fatto che siamo noi i danneggiati e difendere così tutto il personale che lavora nel porto e che è assolutamente estraneo a questa faccenda».-
Da parte sua Pietro Moltini, amministratore delegato della Finale Ambiente, la SpA che dallo scorso gennaio gestisce il porto e il cui capitale sociale è esclusivamente del Comune di Finale, precisa: «La Finale Ambiente non rilascia alcuna autorizzazione mirata a facilitare la vendita di ormeggi, ma gestisce, per conto del Comune di Finale Ligure, il porto, attenendosi scrupolosamente nella gestione, a quanto previsto dal regolamento comunale ad oggi in vigore».
«Inoltre - sottolinea ancora il dirigente - nessun tipo di rapporto e/o contatto è mai intercorso tra la società Finale Ambiente e l'Agenzia Nautica di Varigotti».
Pare che la vicenda non coinvolga solo il porto di Finale Ligure in quanto l'Agenzia nautica indagata si occupava di pratiche nautiche anche per altri porti.
S. An.

 

11/10/2007 FINALE L. AGENZIA NAUTICA

 

Truffa, falso, falso in atto pubblico. Sono alcuni dei reati per i quali la Procura di Savona ha aperto un fascicolo bollente che riguarda la compravendita e in generale la gestione di imbarcazioni e soprattutto ormeggi nel porto di Finale.
Nel mirino c`è in particolare l`operato di un`agenzia di pratiche navali, "L`agenzia Nautica" di via degli Ulivi 77 a Varigotti, che nei giorni scorsi - a cavallo tra settembre e ottobre - è stata già posta sotto sequestro dal tribunale di Savona per consentire l`acquisizione di documenti da parte degli inquirenti della squadriglia navale della Guardia di Finanza che stanno indagando.
L`indagine è coordinata in Procura dal sostituto procuratore della Repubblica Chiara Maria Paolucci. Sul fascicolo ci sono iscritti i nomi di alcuni indagati, a cominciare ovviamente dal titolare dell`agenzia nautica (Raffaele Ceravolo), ma gli inquirenti mantengono riserbo totale e non è possibile avere dettagli su quanti siano e soprattutto che ruoli abbiano nell`affare.
A far scattare le indagini è stata la querela di un privato che contestava l`esistenza di atti falsi da parte della Capitaneria di porto di Savona riguardo al binomio imbarcazioni-ormeggi nel finalese. Atti falsi che sono presto risultati non della Capitaneria bensì di chi aveva presentato la pratica, appunto l`agenzia di Varigotti, a quanto pare utilizzando indebitamente anche firme di amministratori pubblici finalesi e di un funzionario che in passato si è occupato delle pratiche relative al porto turistico.
Porto che dallo scorso gennaio è gestito dalla Finale Ambiente Spa. E` questa la società che rilascia autorizzazioni mirate a facilitare la vendita di ormeggi. E` un business non da poco. In questo modo la società avrebbe visto che la lista d`attesa per un attracco è lunghissima: sono circa 700 le richieste di posto fisso che vengono registrate annualmente. Una delle accuse all`agenzia nautica sarebbe anche di aver velocizzato, per non dire altro, queste assegnazioni.
Dopo la disposizione di chiusura disposta dal tribunale dal 29 settembre al 3 ottobre, martedì le fiamme gialle hanno fatto irruzione anche nel palazzo comunale di via Pertica, a Finale Ligure, ponendo sotto sequestro una serie di atti relativi alle pratiche nautiche rilasciate al porto di Capo San Donato. Mentre la sede dell`agenzia nautica risulta attualmente chiusa col titolare che nega persino l`esistenza di un`indagine. «E` chiusa perché sono al salone nautico, tutto qui».
Sulla vetrina si legge solo un quasi invisibile biglietto bianco su cui è riportato il numero di cellulare a cui rivolgersi per urgenze.
Adesso l`indagine prosegue con Finanza e Capitaneria che si sono affiancate negli accertamenti. Il raggiro rischia di essere grosso e coinvolgere pratiche riguardanti tante imbarcazioni comprate e vendute negli ultimi anni non solo a Finale. «L`indagine è in corso ed è delicata, parlarne prima di completare gli accertamenti sarebbe letale»è l`unico commento.
Silvia Andreetto
Dario Freccero


«l`Ufficio è chiuso:sono al "nautico"»
reazioni

NEI GIORNI scorsi sulla porta dell`agenzia di Varigotti c`è stato un cartello che annunciava il sequestro giudiziario eppure il titolare Raffaele Ceravolo, notissimo nell`ambiente nautico per l`esperienza nel settore, ieri ha negato l`esistenza dell`indagine penale e del sequestro.
«Vi sbagliate - ha risposto - sono assolutamente allo scuro di quanto mi state dicendo. L`agenzia di Varigotti non ha nulla a che fare con questa vicenda. La chiusura è solo operativa perché attualmente siamo al Salone nautico. Se siamo qui a Genova, non possiamo essere nello stesso tempo a Varigotti».
Ma proprio a Finale Ligure e nella frazione di Varigotti la notizia circolava da giorni e l`arrivo delle fiamme gialle l`ha confermata. L`agenzia nautica è infatti considerata di assoluta rilevanza nel settore e di alta professionalità. Non a caso anche in Comune dopo l`incursione degli inquirenti e l`annuncio dell`indagine, la tensione è salita in poche ore. Soprattutto da parte degli amministratori che si sono sentiti "defraudati" del proprio ruolo nella gestione del porto e ora indirettamente coinvolti nel caso. Anche da parte della Finale Ambiente spa vige l`assoluto "no comment" sulla vicenda. «Ci sono indagini in corso da parte degli inquirenti» si è limitato a dire Pietro Moltini della società che gestisce il porto, escludendo comunque si siano potuti vendere posti barca.

 

IL SECOLO XIX

 

7/10/2007 Ruffino, miglior produttore di olio insignito del “Premio Veronelli”

 

VARIGOTTI PER LA «TOTALE DEDIZIONE ALL’OLIVETO E LA SUA TECNICA D’ESTRAZIONE»


Domenico Ruffino, giovane imprenditore agricolo di Varigotti, ha vinto il prestigioso «Premio internazionale Luigi Veronelli 2007» per il miglior «oliandolo» (produttore-rivenditore di olio). «Una totale dedizione all’oliveto e una spasmodica attenzione alla tecnica d’estrazione permettono a quest’ostinato olivicoltore ligure di trarre olii d’assoluta eccellenza sia da varietà insolite per la sua regione sia da piante secolari, sfidando anche le avversità climatiche», è questa la motivazione. Il premio è diventato uno dei più selettivi ed ambiti premi a livello mondiale. L’Azienda Agricola «Domenico Ruffino» con il suo secolare oliveto è finito sulle pagine della «Guida ai migliori oli del Mondo» con l’olio extravergine di oliva «Pria Grossa» nel 2006 e con il «Pria Grossa» di sola polpa nel 2007. La guida valuta attraverso analisi e degustazioni migliaia di oli provenienti da tutto il mondo e seleziona con esperti i migliori extravergini considerati l’eccellenza mondiale. Spiega Ruffino: «La nostra è una piccola azienda a filiera completa, dove tutte le fasi per la produzione dell’olio extra vergine monovarietale “Pria grossa” sono gestite direttamente. Partendo dall’oliveto secolare di proprietà, curato direttamente e coltivato con criteri biologici, gestiamo la raccolta e l’immediata frangitura nel nostro frantoio ecologico utilizzato esclusivamente per le nostre olive fino ad arrivare al condizionamento ed alla vendita. La produzione è molto limitata a causa della bassa resa produttiva dell’oliveto e riesce a soddisfare solo una minima parte delle richieste». A sancire ulteriormente il livello qualitativo raggiunto da Ruffino è l’assegnazione dell’ambito premio delle 5 gocce attribuito nel 2005 all’Olio extra vergine di oliva «Pria Grossa» di Colombaia. Successo riconfermato nel 2006 con le 5 gocce assegnate a ben due oli Ruffino: l’Olio extra vergine di oliva Pria Grossa Colombaia e all’Olio extra vergine di oliva Pria Grossa Sarvegu. Anche nel 2007 la giuria dell’Associazione Italiana sommelier dell’olio tra migliaia di campioni analizzati ha premiato due olii dell’Azienda con le 5 Gocce.

Le caratteristiche e la qualità unica del «Pria Grossa» E’ la qualità l’unica strada percorribile per coltivare questi oliveti difficili e faticosi ma particolarmente «vocati», cioè in grado di esprimere oli con caratteristiche uniche anche se in quantità limitatissime. L’oliveto «Pria Grossa» a Varigotti è incastonato su un roccioso e ripido versante completamente sorretto dai secolari muri di pietra che contengono la poca terra magra e sassosa, un gioiello dal punto di vista ambientale, ma dove per contro quasi tutti i lavori possono essere eseguiti solo manualmente. Un gioiello ambientale che richiede cura, passione e molta fatica e che Domenico Ruffino e l’amico Franco hanno salvato dal fuoco durante il devastante incendio del 3 settembre 2003. E’ visitato ogni anno da molti turisti provenienti da tutto il mondo attratti dalle eccellenti recensioni dei ricercati oli. Un risultato ottenuto anche attraverso un lavoro di recupero delle varietà storiche come la «Colombaia» preservando e valorizzando dal punto di vista ambientale un patrimonio storico unico.

LA STAMPA

 

4/10/2007 Varigotti dedicherà una strada al "suo" don Giussani

 

IL PROSSIMO 13 ottobre Varigotti dedicherà a monsignor Luigi Giussani la strada che porta all'antica Chiesa di San Lorenzo. Il programma della cerimonia, organizzata dal Comune di Finale in collaborazione con le associazioni "Cara Beltà" e "Amici di San Lorenzo", inizia alle 15.30 con la cerimonia di intitolazione della via, cui interverranno il sindaco di Finale Flaminio Richeri ed Alberto Savorana, direttore del mensile di CL "Tracce", per proseguire alle 16.30 nella parrocchia di San Lorenzo con un concerto del coro di Comunione e Liberazione di Bergamo, che eseguirà canti per la Madonna, intervallati dalle letture di alcuni testi di don Giussani eseguite dall'attore Giorgio Bonino.
Il fondatore di Comunione e Liberazione, scomparso nel 2005, era legato al rione finalese, poiché negli anni '50 diede vita con i ragazzi di Gioventù Studentesca ad alcuni incontri.
Ancora oggi il ricordo di don Giussani è vivo in quanti a Varigotti hanno avuto modo di conoscerlo, come Libera Ruffino, coltivatrice diretta, che ricorda: «Andavano alla chiesetta e quando arrivavano vedevo don Giussani, era un persona eccezionale, non si può esprimere la vitalità che aveva. Notavo che i ragazzi quando andavano su verso la chiesa parlavano e ridevano, ma al ritorno erano zitti, faceva impressione». Suor Luisa Scarrone all'epoca prestava la sua opera all'Istituto San Francesco di Varigotti e di don Giussani dice: «Venne a Varigotti la prima volta per rimettersi in salute, poi quando è tornato pensava ai giovani e si è messo a ragionare su cosa poteva fare, così in seguito è arrivato con diversi ragazzi; ricordo che un paio d'anni dopo è tornato con talmente tanti giovani che non ci stavano nell'istituto e li ha dovuti dividere per tutta Varigotti. Quando don Giussani veniva era una festa non solo per i suoi ragazzi ma anche per quelli del posto che si aggregavano a loro». Uno di quei ragazzi, Peppino Zola, veniva da Milano a Varigotti con don Giussani: «Erano giornate molto intense- ricorda Zola- al mattino si andava a pregare sulla spiaggia guardando il mare, poi durante il giorno si facevano due incontri uno nel salone parrocchiale ed uno sulla torre».

 

IL SECOLO XIX

 
2/10/007 Il torrente Sciusa è diventato una palude con il pericolo di inquinamento delle falde
FINALE LIGURE DENUNCIA DEGLI ABITANTI

Il torrente Sciusa a Finalpia è malato. Lo dicono alcuni cittadini che più volte hanno segnalato la situazione in Comune. Scrivono: «I liquami cloacali si mescolano alla poca acqua che le avare piogge fanno defluire verso mare e il colore delle acque nei pressi della foce ha il caratteristico color marrone, con in più grumi schiumosi che vi galleggiano e si accumulano negli angoli dove l'acqua ristagna. In Comune affermano essere liquami che arrivano dal mare. Ma le foto dimostrano il contrario: non c'è il minimo contatto tra fiume e mare». Sostengono gli abitanti: «L'allagamento di acqua stagnante ha avuto inizio quando un'incessante spola di autocarri ha prelevato tonnellate di sedimenti fluviali tra la zona del nuovo ponte e il ponte sull'Aurelia, abbassando il letto del fiume col duplice dichiarato intento di "ripascere le spiagge" (i camion scaricavano infatti in mare poco prima di Varigotti in zona La Fiorita) e di creare maggior capienza per le acque in arrivo da monte in caso di alluvione. Ciò ha determinato, però, un bacino di calma proprio in prossimità della foce e il conseguente accumulo di acque stagnanti proprio per la mancanza di un regolare e costante deflusso. In pratica si è creata una palude, che durante le mareggiate viene facilmente invasa dalle acque marine, con possibile salinamento della falda sottostante. Falda da cui si prelevava l'acqua potabile del rione Pia Est».
LA STAMPA

 

 
2/10/2007 Via degli Ulivi contro il nuovo guard rail

L'INSTALLAZIONE di un guard rail in via degli Ulivi, da parte di un privato, proprietario dell'area limitrofa al parcheggio pubblico, ha sollevato una forte polemica tra gli abitanti della via. Il guard rail infatti sarebbe stato installato non rispettando la precedente linea di confine, invadendo così l'area parcheggio. In questo modo si è ridotta l'area del posto auto e le macchine così invadono in parte la carreggiata. «Andremo a verificare la situazione - ha detto l'assessore finalese ai Lavori pubblici Massimo Gualberti - e se le cose stanno proprio come riportano le lamentele dei cittadini dovremo fare in modo che il privato ripristini la situazione precedente. Anche perché se effettivamente si è"accorciato" il posto auto, potrebbe risultare anche pericoloso per la viabilità».

IL SECOLO XIX

 

1/10/2007 Stabilimenti balneari a Finale, apertura da oggi al 31 marzo

l'iniziativa


Prende il via oggi la stagione elioterapica ai Bagni Garibaldi di Finalmarina, uno dei pochi a non chiudere mai. Cento euro è il prezzo dell'abbonamento invernale, da oggi al 31 marzo 2008, per chi vuole continuare a prendere il sole in spiaggia. Nel prezzo sono compresi il lettino, la cabina spogliatoio con deposito per i vestiti, la doccia calda. E per i più piccoli, sarà allestito un parco giochi con i gonfiabili - accessibile anche ai clienti esterni - che già lo scorso anno aveva ottenuto un grande successo. «È un'iniziativa apprezzata sia dalla nostra clientela abituale sia dai turisti che frequentano Finale tutto l'anno - ha detto Mauro Rebonato dei Bagni Garibaldi - Naturalmente per tenere aperto uno stabilimento balneare tutto l'anno, è indispensabile avere una struttura in grado di sopportare le mareggiate, il vento e le temperature. A Varigotti, ad esempio, gli attuali stabilimenti balneari non possono tenere aperto oltre i primi di ottobre, perché alla prima mareggiata rischierebbero di vedersi il chiosco allagato. Spero che il progetto di realizzare la nuova passeggiata con incassate le cabine, vada avanti in modo da poter ampliare l'offerta turistica». Un progetto che dovrebbe nuovamente essere discusso con la Regione dal Comune e dall'associazione albergatori di Varigotti.


Silvia Andreetto IL SECOLO XIX


 

 

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