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Questa raccolta di notizie riguardanti Varigotti è aggiornata in base alla disponibilità degli stessi sul web e secondo la disponibilità di tempo e di accesso a Internet di chi la cura.

 

 

21/10/2009 ASSOCIAZIONE VARIGOTTI INSIEME: RINNOVO CARICHE SOCIALI


Nel mese di dicembre verranno a scadere le vecchie cariche, pertanto è necessario presentare nuove candidature, da affiancare alle uscenti, per procedere a nuove elezioni.
Entro il 15 novembre dovranno pervenire presso:


Gioielleria Fornasiero
Via Aurelia 86


Officina Bori
Via Aurelia 15


Parrucchiere Gianni De Carlo
Vico delle Stelle 2


i nominativi di coloro che intendono partecipare attivamente a Varigotti Insieme.
Alla scadenza di tale termine i nominativi pervenuti verranno esposti nelle nostre bacheche per una durata di giorni 10.
In seguito verrà spedito a tutti gli aventi diritto una scheda per le votazioni del nuovo direttivo.
Ci auspichiamo di ricevere candidature da tutti coloro che intendano effettivamente apportare un dialogo costruttivo per il paese.


Il Presidente
Fabrizio Fornasiero

 

 

18/10/2009 Individuato relitto di un idrovolante abbattuto nella II guerra mondiale

 

Nel mare antistante il Malpasso a Finale Ligure i sub dell’Explorer Cycnus Center hanno individuato ad un miglio dalla costa, ad un centinaio di metri di profondità, un idrovolante di fabbricazione italiana, un Cimasa Sr14, forse abbattuto nel corso della seconda guerra mondiale o forse precipitato per un’avaria al motore.
Il velivolo, che secondo quanto accertato era stato confiscato dalla Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca, faceva parte di una flotta di aerei di stanza a Marsiglia. Secondo gli esperti potevano esserci dai due a cinque membri di equipaggio anche se non è stato possibile trovare di loro alcuna traccia. Il ritrovamento aggiunge una pagina alla storia della seconda guerra mondiale che ha interessato anche le coste savonesi e in particolare quelle del finalese. Sino ad oggi infatti i finalesi parlavano della leggenda di un aereo, un caccia affondato davanti al Malpasso.

IVG.IT

 

 

 

17/10/2009 Surfista in difficoltà salvato da motovedetta


LE FORTI raffiche di vento che hanno spazzato la costa si sono rivelate un problema di non poco conto per un quarantaduenne milanese, ma abitante a Roma, che aveva raggiunto la zona del Malpasso con la moglie. È stato un collega a dare l'allarme. Sul posto è intervenuta una motovedetta della guardia costiera che ha soccorso l'uomo agevolandone il rientro. «Si tratta di una zona pericolosa dove permane l'obbligo della barca d'appoggio»è l'avvertimento che arriva dai vertici della capitaneria.

IL SECOLO XIX

 

 

16/10/2009 Nuove case a Varigotti, Piccardi (Pcl) all’attacco

 

La prevista realizzazione di seconde case a Varigotti scatena le ire del consigliere comunale del Pcl, Matteo Piccardi, che attacca: “Credo che tutti farebbero meglio a giocare di più con i Lego nel tempo libero. Sarebbe propedeutico a smorzare la volontà costruttrice e nell’immaginare parchi urbani offensivi per l’intelligenza dei varigottesi”.
L’esponente del Partito Comunista dei Lavoratori poi prosegue: “A Varigotti serve ben altro: sevizi pubblici, pulizia, decoro, occupazione, parcheggi pubblici interrati. Tutti progetti che inciderebbero veramente sull’immagine di un borgo paesaggisticamente straordinario, anziché condannarlo all’abbruttimento. L’avidità sta ammazzando Finale Ligure: ci opporremo, intenzionati a formare un vero e proprio comitato popolare”.


IVG.IT

 

 

16/10/2009 Posteggi e un parco pubblico sulle ex aree Fs
a varigotti presentato il progetto per un intervento da cinque milioni
Predisposto dal Comune con l'intervento dei privati parteciperà al bando per ottenere i fondi regionali. Ma ci sono già critiche

Un investimento di cinque milioni, di cui quattro da contributo regionale tramite i fondi Fas e uno dal Comune, a cui si aggiungono 8 milioni investiti dai privati per recuperare, dopo anni d'attesa, le ex aree ferroviarie di Varigotti oggi inutilizzate.
L'altra sera l'amministrazione comunale ha presentato a una folta assemblea il progetto preliminare di riutilizzo, da presentare subito in Regione per poter accedere al finanziamento. Entro giugno 2010 saranno resi noti i quattro progetti liguri, uno per provincia, che saranno finanziati, Finale è tra i 20 comuni invitati a partecipare.
Sono stati gli ingegneri Giancarlo Ponte, per la parte pubblica, e Renato Testa, per i privati, a illustrare l'idea progettuale che non è stata risparmiata da critiche e polemiche, ormai consuete, da parte di alcuni cittadini.
Nel progetto, sono previsti 330 posti auto pubblici a rotazione, di cui 61 interrati nella prima area d'intervento che interessa la zona del Centro civico Fontana, dove sarà realizzato anche un grande parco urbano con piste ciclabili; 90 posti auto, sempre interrati a rotazione, nella seconda area situata dietro le chiese gemelle e per finire un terzo intervento, che interessa tutto il chilometro e mezzo di ex aree ferroviarie, dove verranno realizzati 180 posti auto in superficie. A questi si aggiungono 180 box interrati realizzati dai privati e che serviranno, in parte, per riscattare il costo delle aree, per cui il Comune dovrebbe pagare un affitto e per le quali le Ferrovie chiedono 2 milioni e mezzo di euro. I tre interventi hanno rispettivamente un costo di 2 milioni e 100 mila, 2 milioni e 50 mila e 500 mila euro.
«Quando a luglio è stato pubblicato il bando abbiamo deciso di non lasciarci sfuggire la possibilità di ottenere fondi per valorizzare la zona ed edificare le cinque aree previste dal Puc - ha detto il sindaco Flaminio Richeri - Il progetto è perfettibile e, ma abbiamo avuto l'esigenza di redigerlo in poco meno di tre mesi per non lasciarci sfuggire un'opportunità importante».
Fabrizio Fasciolo, presidente di "Varigotti insieme", ha polemizzato sul numero dei parcheggi, che sarebbero inferiori a quelli attuali
«Secondo rilevazioni aeree che fotografano la situazione nei mesi estivi - ha sottolineato il sindaco - i posti auto possono soddisfare le esigenze reali del rione. Naturalmente l'intervento del privato è necessario in quanto è indispensabile l'equilibrio economico». I lavori, se venisse accordato il finanziamento, potrebbero partire nel settembre 2010.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX

 

15/10/2009 L’Hotel Plaza chiude, l’immobile in vendita

 

Il gestore polemico con la proprietà: ci avevano garantito20 anni, così non rientriamo neppure delle spese sostenute

VARIGOTTI L'hotel Plaza di Varigotti chiude e l'immobile sarà messo in vendita.

La proprietà infatti non ha rinnovato il contratto di affitto alla famiglia Delcarmine  che lo gestiva da undici anni, ma ha deciso di venderlo.

E cosi dopo la chiusura forzata dell'hotel cinque stelle Al Saraceno, disposta dall'amministrazione comunale per irregolarità edilizie, ora Vangotti rischia di perdere anche un altro albergo: si tratta in questo caso di un tre stelle, il Plaza, ed è dotato di 60 camere, uno dei più grandi della città.

L'amministrazione comunale Richeri, nel piano comunale degli alberghi attualmente all'esame della Regione, ha disposto comunque il vincolo alberghiero sull'immobile e nessuna possibilità di trasformazione, concedendo una percentuale del 30 per cento di ampliamento se la struttura verrà completamente ristrutturata.

Ed in effetti, l'edificio ha evidentemente bisogno di un intervento di ristrutturazione complessivo.

«Per ora abbiamo solo deciso di metterlo in vendita e poi si vedrà», si è limitato a dire Massimo Tessieri, amministratore della proprietà.

Intanto la decisione di non rinnovare il contratto di gestione alla famiglia Delcarmine ha lasciato senza lavoro quattro famiglie che, di punto in bianco, si sono ritrovate senza occupazione.

«La proprietà, vuoi vendere e non hanno voluto rinnovarci il contratto, nonostante all'atto della firma dell'atto, undici anni fa, ci avessero garantito che ce lo avrebbero dato in gestione per altri nove anni, vent'anni in tutto», ha detto ex gestore Delcarmine.

Ed ha aggiunto: «Quando ce l’hanno consegnato era in condizioni deprecabili, ci abbiamo speso un miliardo di lire per poterlo mettere all'onor del mondo.

Abbiamo rifatto le camere, messo la moquette, rifatto t'impianto di riscaldamento e quello di condizionamento.

Ma ora vogliono liquidarci con 21 mesi di affitto, pari a 140 mila euro che non ci bastano neppure per rilevare una bettola».

Delcarmine intanto lamenta di non poter rientrare neppure delle spese sostenute con la liquidazione che la proprietà è disposta a concedere come buonuscita.

«Siamo dispiaciuti dell'ulteriore perdita di posti letto a Varigotti e altrettanto dei posti di lavoro che creano ulteriore disoccupazione in un periodo di forte difficoltà economica», ha detto il presidente dell'associazione albergatori Paolo Tedeschi.

Ed ha aggiunto: "Siamo comunque a conoscenza che l'albergo era bisognoso di una profonda ristrutturazione e speriamo che ci sia qualche coraggioso imprenditore che investa nella struttura e la rinnovi sfruttando anche la possibilità di ampliamento prevista dall'amministrazione».

IL SECOLO XIX

 

 

8/10/2009 Ristoranti, Guida Espresso: Arco antico e Conchiglia si confermano al comando

Se fosse rimasto aperto molto probabilmente anche Fulvio Pierangelini e il suo ‘Gambero Rosso’ – come l’anno scorso – sarebbe nell’empireo della gastronomia italiana delineata dalla Guida 2010 ‘I Ristoranti d’Italia de L’espressò (pp.848, 22 euro), presentata oggi a Firenze dal curatore Enzo Vizzari. Fatto sta che la sua chiusura – nella scia di quello che Vizzari ha definito l’anno “orribile” della gastronomia – porta a tre, con 19,5/20 punti, i ristoranti che sono al top del baedeker: ‘Vissani’ a Baschi (Tr), ‘Le Calandre’ di Massimiliano Alajmo a Rubano (Pd) e ‘La Francescana’ di Massimo Bottura a Modena. Dopo loro, altri 12 con un punteggio che scende fino a 18/20, completano il quadro dell’eccellenza dei ‘tre cappelli’ (senza alcuna new entry) disegnato dalla Guida. Il 2009 – ha spiegato Vizzari – è stato “un annus horribilis” a causa della crisi e “non è affatto detto – ha aggiunto – che nel 2010 le cose cambieranno in meglio”.
Per quanto riguarda la ristorazione ligure la provincia di Savona si conferma la numero uno in Liguria. La graduatoria dell’anno scorso con 7 ristoranti nella top 10 è rimasta invariata. Secondo la guida i migliori ristoranti della provincia sono “Conghiglia” di Varigotti e l’ “Arco Antico” di Savona che totalizza 16/20. Al secondo posto il ristorante vadese “Fornace di barbablù” 15.5/20. Terzo posto ex equo per “A Spurcacciun-a” (Savona), “Baia del Sole”, “Palma” (Alassio), Claudio (Bergeggi) e “Doc” (Borgio verezzi) con 15/20.
Anche per la ristorazione, insomma, il 2010 si presenterà come “l’anno della resa dei conti e della svolta”. Con poche certezze: la prima delle quali – ha spiegato Vizzari – è quella “di dare la miglior qualità possibile, in termini di cibo, di cantina, di servizio, di ambiente, al minor prezzo possibile”. Eppure in tempo di crisi la cucina italiana, a giudizio della Guida – da quest’anno è anche in versione “mobile” su iPhone con la relativa localizzazione – in Italia “si può mangiare addirittura meglio di ieri nei locali buoni e ottimi, mentre si é accentuato il divario fra la fascia alta e quelle medio-bassa e bassa”. Tempi poco propizi “all’esplosione di clamorose novità”, né “per l’affermazione di talenti emergenti, né per l’apertura di nuove frontiere ‘creative’”. Insomma, tempi da “valori sicuri”, senza improvvisazioni con il “ridimensionamento nella corsa esagerata al lusso”.

IVG.IT

 

4/10/2009 Le analisi sono ok, nuovo pozzo per dare acqua a Pia e Varigotti

Termineranno  la prossima settimana gli "emungimenti" nell'area coincidente con una proprietà privata dov'è stata trovata una nuova falda acquifera che consentirà al Comune di dotarsi di un nuovo pozzo idrico, indispensabile per ovviare ai problemi di salinità o fangosità che si verificano alternativamente, in coincidenza o di forti piogge o di aridità. «Dai risultati delle ultime settimane, non dovrebbe esserci alcun problema nel realizzare il pozzo - ha detto l'assessore ai lavori pubblici Massimo Gualberti -. Abbiamo pertanto già messo a bilancio un finanziamento di 80 mila euro per poter realizzare il nuovo pozzo che si andrà ad aggiungere agli altri tre esistenti e che, dopo i problemi dello scorso anno, ora producono eccezionali quantità di acqua di qualità eccellente e con bassissime quantità di sodio. Il nuovo pozzo servirà a risolvere completamente i problemi idrici a Varigotti e a Pia e ci permetterà di recuperare ben 5 litri di acqua al secondo dalla fonte del Martinetto». Intanto l'amministrazione, per evitare la dipendenza di Pia e Varigotti da un unico punto di prelievo, ha realizzato l'interconnessione con la sorgente del Martinetto, recuperando più di 20 litri al secondo di acqua potabile che, prima di allora, terminavano nel fiume. Successivamente al crollo dei pozzi nello Sciusa, questi sono stati recuperati con un diverso posizionamento dei filtri che sembravano aver risolto l'infiltrazione del cuneo salino. Inoltre è già stato realizzato un nuovo pozzo in sponda destra.«Ad oggi è stata completata l'interconnessione con la rete di Finalmarina, con il recupero di circa 20 litri al secondo ed è stata completata la campagna di sondaggi per trovare un'area idonea per realizzare un pozzo efficiente con ogni condizione meteo - ha spiegato Gualberti -. Per maggior sicurezza, sono stati effettuati i lavori per l'allaccio all'acquedotto privato che, in caso di emergenza, potrà fornire l'acqua necessaria a compensare ogni altra imprevedibile disfunzione».


IL SECOLO XIX

 

 

 

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