28/9/2007
Spiaggia per nudisti il comune ha detto sì
LA PROPOSTA
dell'amministrazione Richeri d'individuare un tratto di spiaggia
per i naturisti è stata approvata dal consiglio comunale che ha
respinto (ad eccezione del consigliere Giuseppe Piccione) l'ordine
del giorno presentato dal consigliere Mario Trotta de
"L'Ulivo per Finale". «L'individuazione di una spiaggia
per naturisti, per il cui allestimento è prevista una spesa di
circa 50 mila euro, non mi sembra prioritaria - ha detto Trotta -
L'amministrazione dovrebbe prima impegnarsi a sistemare le spiagge
libere che si trovano in condizioni indecenti. Poi potrebbe
pensare anche ai naturisti». Di diverso parere l'amministrazione
Richeri, secondo cui l'individuazione di un tratto di litorale per
i naturisti sarebbe anche una nuova opportunità turistica. «La
spiaggia per i naturisti non è il solo impegno che ci siamo presi
- ha affermato l'assessore al Demanio, Bruno Zupo - C'è programma
per migliorare tutte le spiagge». Il consiglio ha inoltre
approvato definitivamente il nuovo regolamento edilizio. «L'unico
rammarico è che la Regione abbia respinto la norma mirata ad
evitare che i locali a piano terra nel centro storico siano
utilizzati per attività non strettamente commerciali - ha
sottolineato il vicesindaco Giovanni Ferrari - Tale norma infatti
dovrebbe essere inserita nello strumento urbanistico». Approvata
anche l'alienazione di tre appezzamenti in località Rive a
Monticello, a Calvisio e in via Ippolito Nievo. I box in via
Beretta sono stati al centro di un'interpellanza, presentata dal
consigliere di maggioranza Vincenzo Fusco, secondo cui il comune
di Finale avrebbe dovuto opporsi al rilascio dell'autorizzazione
edilizia. «L'intervento è stato approvato dagli enti sovra
ordinati e noi non potevamo opporci essendo compatibili al Puc».
IL SECOLO XIX |
25/9/2007
Eva Herzigova conquista Varigotti «Qui una luce unica»
curiosità
e applausi
La
top model ha partecipato al matrimonio di una cugina. Vestita di
rosso, ha portato il figlio di tre mesi
Matrimonio
da mille e una notte, ieri, a Varigotti con un'invitata d'
eccezione: Eva Herzigova.
La top model ceca, diventata mamma lo scorso 13 giugno del
bellissimo George Edoardo, ha partecipato con il compagno Gregorio
Marsiaj, industriale torinese a cui è legata ormai da 5 anni,
alle nozze di Sara Concari e Filippo Magliola. Lo sposo è figlio
di Alessandro Magliola e Donatella Marsiaj
Un evento mondano che ha trasformato il borgo in un vero e proprio
set, con tanti fotografi venuti per immortalare una cerimonia che
farà parlare per molto tempo i Varigottesi. Molti di loro erano
anche invitati alle nozze perché la famiglia Bardini, da cui
proviene la mamma della sposa Michela Bardini in Concari, è
originaria di Varigotti. Il nonno di Sara era il noto e
stimatissimo ingegnere Bardini, proprietario anche dei Bagni
"La Giara", dove si è svolto il lussoso banchetto
nuziale. Un amore sfrenato quello che l'ingegnere aveva per il
borgo saraceno che ha letteralmente contagiato anche la nipote. La
ragazza infatti non ha mai smesso di frequentare il piccolo borgo
di pescatori, meta di star dello spettacolo e della moda come
Michelle Hunzicher ed Eva Herzigova. E infatti Sara dal prossimo
gennaio diventerà proprietaria dei bagni che furono di suo nonno,
dove ieri ha festeggiato le nozze e tornerà quindi a vivere per
gran parte dell'anno proprio qui.
La cerimonia ha preso il via alle ore 11, davanti alla parrocchia
di San Lorenzo, sulla via Aurelia dove è stata celebrata la
cerimonia nuziale. Ad attendere la sposa, una cornice di grande
eleganza. Uomini rigorosamente in frac, donne in chiffon e grandi
cappelli e su di tutti spiccava lei, Eva Herzigova con un vestito
rosso, scollatissimo, accompagnata dal piccolo George nella sua
carrozzina. A guidare l'Aston Martini V8 verde scuro con cui è
arrivata la sposa, Gregorio Marsiaj, anche lui in frac. Elegante e
raffinata la sposa, Sara. Tra i primi ad uscire dalla chiesa, dopo
la cerimonia, è stata proprio Eva Herzigova, insieme al piccolo
nella carrozzina. «Vengo a Varigotti da tempo e mi piace molto
anche perché qui ho conosciuto Greg (è questo il diminutivo con
cui chiama il suo compagno ) - dice -. E quello che più amo di
Varigotti è la luce. Qui c'è una luce davvero magica».
Poi il corteo nuziale, che aveva raggiunto a piedi la chiesa, per
la cerimonia, intorno alle ore 12.15 si è avviato verso i bagni
"la Giara" per il banchetto. Lungo la via, la gente
salutava e faceva gli auguri agli sposi e a Eva diventata
un'ospite fissa del paese. Nella piazzetta Libeccio, nel cuore del
borgo vecchio, davanti all'edificio dove Herzigova abita, è stato
servito l'aperitivo.
Sulla spiaggia, erano state allestite le cucine dove i cuochi si
apprestavano a dare gli ultimi ritocchi ai piatti per dare il via
al banchetto.
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23/9/2007
“Troppi sassi sulla spiaggia per colpa delle mareggiate”
VARIGOTTI
L’ASSESSORE
REPLICA ALLE CRITICHE DEI BIOLOGI MARINI
Se parte del
litorale di Varigotti è invaso dalle pietre è colpa delle
mareggiate non di discariche abusive. L’assessore di Finale,
Massimo Gualberti, replica alle accuse di Clara La Rosa,
naturalista, esperta in biologia marina. Dice: «Con una certa
sorpresa, proprio il giorno successivo all’incontro tenutosi con
la Regione, l’Università di Genova e di Cantabria per discutere
del problema dell’erosione, leggo le incredibili dichiarazioni
circa un presunto ‘’scempio ecologico’’ dovuto al
ripascimento dell’arenile di Varigotti. Innanzitutto se la
signora ha rilevato ‘’la precaria balneabilità della zona,
dovuta agli scarichi in mare delle fognature non ancora allacciate
al depuratore’’, probabilmente si trovava in un altro luogo,
in quanto Varigotti confluisce i propri reflui al depuratore di
Savona dal 2002. Invece per quanto riguarda la pratica del
contestato ‘’ripascimento selvaggio’’, deve aver ragione
la signora a considerare i Liguri gente poco intelligente, poiché
tale opera è stata cofinanziata dalla Regione ed autorizzata
dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente Ligure».
Aggiunge: «In ordine ai ‘’grossi sassi’’ che invadono
l’arenile e purtroppo anche il litorale di Finalmarina, spiacerà
alla dottoressa La Rosa sapere che l’unica ricetta praticabile
per eliminare il problema, ad unanime giudizio degli esperti
interpellati, è proprio quella di un aumento del quantitativo dei
materiali riversati in mare, naturalmente compatibili con il
rigidissimo protocollo Arpal. Infatti i sassi, soprattutto in
queste quantità, non sono stati affatto ‘’scaricati’’ con
gli ultimi ripascimenti, ma sono purtroppo ‘’emersi’’ per
la continua erosione determinata da un inusitato numero di
mareggiate di libeccio, che hanno ovunque ridotto al lumicino le
spiagge a ponente». Termina Gualberti: «Ritenendo difficilmente
praticabile il richiesto ‘’ingaggio di squadre d’operatori
disposte al prelievo selettivo dei sassi’’, l’unica
alternativa possibile ai cospicui ripascimenti che dovranno essere
realizzati nei prossimi anni, sarebbe quella di limitarsi ad
assecondare le dinamiche costiere, restituendo al mare quello che
l’uomo gli ha tolto nel corso dei decenni. Naturalmente in tal
caso i cavallucci marini troverebbero uno splendido habitat, ma
sarebbero ahimè in molti a dover andare a fare il bagno in
Romagna».
LA STAMPA |
23/9/2007
Un’estate in prima pagina tra nudisti e sacchi a pelo
Borgo di grande fascino
I nudisti a Punta Crena, i turisti
che dormono in macchina, la presunta maleducazione di alcuni
operatori commerciali, la scarsa pulizie di alcune zone, le
discariche in mare con pietre che rovinano l’arenile ed infine
anche la messa in dubbio dell’intelligenza dei Liguri. E’
stata un’estate difficile per Varigotti al centro, più che mai,
delle cronache e delle polemiche sollevate anche da molto suoi
ospiti famosi. Una parte dei problemi sono in via di soluzione,
altri restano sul tavolo. Ma, al di la delle diatribe, Varigotti
con il suo borgo marinaro quasi integro sulla spiaggia e con le
sue bellezze naturalistiche resta uno degli angoli più suggestivi
del Mediterraneo. Forse si può fare di più per proteggerlo, non
solo da nudisti e maleducati.
A.R.
LA STAMPA
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23/9/2007
Respinte al mittente le accuse di essere poco lungimiranti
Paolo Tedeschi presidente
dell’Associazione albergatori di Finale e Varigotti scrive una
«lettera aperta» alla biologa Clara La Rosa, dal 1956
frequentatrice di Varigotti, che nel suo intervento dei giorni
scorsi su La Stampa oltre a denunciare la possibile «morte» del
litorale aveva criticato il comportamento dei liguri verso i
turisti. «Vorrei tanto che i liguri andassero a lezione di
comportamento, turismo e ambiente, dai romagnoli, loro sì, che
sanno come trattare l’ambiente e i turisti, e pensare che non
hanno neanche lontanamente le bellezze naturali della Liguria, ma
hanno tanta buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione,
voglia di lavorare e soprattutto sanno usare l’intelligenza»,
aveva detto la biologa. Replica Tedeschi: «La mia famiglia è
originaria di Parma e dopo aver vissuto una quindicina d’anni a
Milano si è trasferita per lavoro e per fortuna in Liguria dove
gestisce una struttura alberghiera. Scrivo non solo in qualità di
rappresentante dell’associazione ma anche come semplice
cittadino. Quasi quotidianamente ci troviamo costretti a
combattere luoghi comuni e svariate ottusità, mentre le frequenti
campagne di stampa e televisione su ‘’caro spiaggia e caro
albergo’’ ci danneggiano l’immagine peraltro già quasi
caricaturale del ligure mugugnone e tirchio. La signora La Rosa ci
descrive, a differenza dei romagnoli, come fannulloni e incapaci
di usare l’intelligenza, ma se avesse debitamente verificato si
sarebbe resa conto che la stragrande maggioranza di esercizi
commerciali e alberghi è gestita da lombardi, campani, veneti
piuttosto che emiliani, come il sottoscritto, o siciliani».
Termina il presidente degli albergatori: «E’ possibile quindi
che si siano tutti ‘’ligurizzati’’? In base
all’esperienza della signora La Rosa, siamo inoltre privi di
buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione e voglia di
lavorare, ma siamo sicuri che tutti i turisti sfoggino sempre
queste qualità, in particolare l’educazione, il rispetto e la
gentilezza per chi vive e lavora qui?. Come tutti abbiamo diverse
problematiche turistiche che cerchiamo di risolvere con impegno e
buona volontà e mai a discapito dell’ambiente perché siamo ben
consci di vivere in una bella località che offre tantissimo dal
punto di vista naturalistico. Pertanto se desidera approfondire
l’argomento possiamo fissare un incontro con alcuni addetti del
settore».
LA STAMPA
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21/9/2007
Gli splendidi fondali a rischio per il ripascimento selvaggio
VARIGOTTI
DENUNCIA AL SINDACO DI UNA BIOLOGA MARINA
Il mare ed il litorale di Varigotti stanno morendo. La denuncia è
di Clara La Rosa, naturalista, esperta in biologia marina, da
cinquant’anni ospite di Finale. Si è rivolta al sindaco Richeri,
all’Arpal ed annuncia una raccolta di firme. Spiega: «Esprimo
profondo disappunto per il grave stato di degrado ambientale in
cui versa il paese che si protrae ormai da troppi anni, senza che
l’Amministrazione comunale abbia mai fatto nulla per provvedere
al riguardo. Segnalo lo scempio ecologico dovuto allo scarico in
mare, in prossimità degli scogli di Varigotti, di detriti, sassi,
grossi massi, pezzi di cemento, di ferro e di legno, sedimenti
terrigeni d’ogni dimensione, derivanti dalla pulizia
dell’alveo dei torrenti. E’ inaudito che il Comune, con la
scusa del ripascimento degli arenili, permetta questo scempio ogni
anno. Tali scarichi non sono effettuati solo durante l’inverno,
ma anche all’approssimarsi della stagione». Aggiunge: «Il
materiale terrigeno, oltre ad intorbidare l’acqua per mesi e a
renderla marrone e non più trasparente, contribuisce a
peggiorare, la già precaria balneabilità della zona, dovuta agli
scarichi in mare delle fognature, non ancora allacciate al
depuratore. Il materiale terrigeno di varie dimensioni, che
abitualmente è scaricato in mare, forma una melma viscida e
scivolosa sulla superficie dei grossi sassi che dagli scogli fino
ad oltre i Bagni Liliana, formano una striscia continua di diversi
metri al limite della linea di costa, ciò non facilita
l’entrata e l’uscita dall’acqua e mette in pericolo la
salute dei bagnanti, in quanto i sassi con il mare anche solo
leggermente agitato, provocano ematomi ai piedi e alle gambe dei
bagnanti e se è pericoloso per gli adulti, figuriamoci cosa può
succedere ai bambini. Ma la cosa vergognosa è che tali sedimenti
terrigeni, ricoprono i fondali uccidendo per sempre molte forme di
vita». Il litorale di Varigotti è sempre stato una zona di
ripopolamento naturale, di molte specie d’alghe verdi e brune,
d’invertebrati (attinie, sabellidi, polpi, seppie, aplysie,
molluschi muniti di conchiglia, ricci) e di pesci (occhiate,
saraghi, salpe, mormore, orate, branzini, cefali, castagnole,
labridi, boghe, triglie, corvine e perfino cavallucci marini).
Aggiunge la biologa marina: «Tutti questi organismi, indice della
notevole e preziosa biodiversità del Mar Mediterraneo, stanno
lentamente e inesorabilmente morendo a causa dei sedimenti che
ricoprono il fondale, i cavallucci marini per esempio sono spariti
per sempre da queste acque litorali. Vengo a Varigotti dal 1956,
da quando ero piccola. Durante gli Anni ’90 più volte in Comune
ho segnalato di persona questi fatti, parlai anche con il sindaco
allora in carica. Vorrei sapere perché, questi materiali sono
scaricati solo esclusivamente a Varigotti e mai a Finale. La
deplorevole e sbagliata scusa del ripascimento degli arenili, come
si è potuto vedere negli anni, ha portato solo a gravi danni
ambientali e turistici. A nessuno piace fare il bagno nell’acqua
sporca e melmosa». E poi le ultime stoccate: «Varigotti, una
volta era famosa per il suo mare cristallino, simile a quello
della tanto decantata Sardegna, non ha paragoni. Vorrei tanto che
tutti i liguri andassero a lezione di comportamento, turismo e
ambiente, dai romagnoli, loro sì, che sanno come trattare
l’ambiente e i turisti, e pensare che non hanno neanche
lontanamente le bellezze naturali della Liguria, ma hanno tanta
buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione, voglia di
lavorare e soprattutto sanno usare l’intelligenza. Si devono
ingaggiare subito, prima delle mareggiate autunnali, squadre
d’operatori per prelevare sia dalla spiaggia, sia dal mare i
sassi in modo selettivo, senza fare ulteriori danni con macchine
movimento terra. Ciò sarebbe importante per cercare di salvare le
poche creature marine rimaste in vita. Se l’anno prossimo la
situazione non sarà nettamente migliorata, è possibile che i
proprietari di case di Varigotti inizino una causa contro il
Comune, con relativa richiesta di un forte risarcimento danni. Un
fatto simile è accaduto tempo fa in Sardegna e il Comune in
questione è stato costretto a sborsare un sacco di soldi ai
proprietari».
LA STAMPA |
19/9/2007
Varigotti e i parcheggi: c'è chi fa la colletta per pagare la
multa
L'ESTATE volge al
termine e a Varigotti si comincia a ragionare della penuria di
parcheggi, che crea disagi. Dal punto di vista dei turisti,
Francesco Furchì e Roberto Bottaro ritengono la situazione «un
disastro, tant'è che per andare a Finale lasciamo la macchina e
ci muoviamo col bus». Silvano Varetto ricorda che «da quando si
posteggia sulla vecchia ferrovia la situazione è migliore,
tuttavia i parcheggi costano troppo» mentre Antonio Iurlaro
spiega: «Ho dovuto lasciare il camper sull'Aurelia, servirebbe
anche qui un'area attrezzata».
Davide Parisi e Luca Delmonte gestiscono un parcheggio privato:
"Ci sono pochi posteggi- afferma Parisi- una volta riempiti i
posti sull'ex tracciato della ferrovia non ce n'è più». «Al
sabato e la domenica - interviene Delmonte - c'è l'invasione e
mancano i posti auto: ho sentito dire di macchine con cinque
persone che parcheggiano dove capita e se è il caso dividono la
multa. O si fanno parcheggi interrati o si trovano modi
alternativi per far arrivare la gente. I prezzi? Nei centri delle
grandi città si paga di più»..
Fabrizio Fornasiero, presidente di Varigotti insieme, ritiene che
«anche se ci sono problemi, qui abbiamo molti parcheggi gratuiti.
Dal nostro punto di vista serve un progetto atto a riqualificare
le ex aree della ferrovia, riportarle a livello strada, interrando
il parcheggio e creando un'area verde».
Giorgio Fugardo, assessore alla viabilità, spiega: «Su Varigotti
non abbiamo avuto lamentele, salvo ad agosto quando i parcheggi
sono insufficienti; in estate c'è una zona per residenti, una a
pagamento e una libera; continueremo così. Per l'area della
ferrovia entrano in gioco i privati, per conto mio la massicciata
andrebbe portata rasente alle zone circostanti».
X |
18/9/2007 No
ai nudisti al confine con Noli
FINALE
LIGURE CONTESTATA L’IPOTESI DI COLLOCAZIONE DELLA SPIAGGIA PER I
NATURISTI
«Il posizionamento di una spiaggia per i nudisti vicino al
Malpasso non ci sembra la soluzione ideale. In ogni caso si può
pensare ad una soluzione nuova». Fabrizio Fornasiero, presidente
di «Varigotti Insieme» non contesta l’ipotesi, fatta
dall’assessore Bruno Zupo, dell’apertura di una spiaggia per i
nudisti, ma boccia la sua realizzazione al confine fra Noli e
Varigotti. Aggiunge Fornasiero: «In questo momento di generale
recessione, caratterizzato da una stagione turistica sempre più
breve e quest’anno con presenze inferiori, i problemi affiorano
con maggiore evidenza e non sempre vengono affrontati con la
dovuta lucidità. Un miglioramento c’è stato per la pulizia,
intensificata grazie da un secondo operatore ecologico e della
sistemazione del verde dotato di un impianto di irrigazione.
Risultano ultimati i lavori di sistemazione del cimitero e della
pedana mare, mentre la presenza di un vigile di quartiere ha
permesso di segnalare e risolvere tempestivamente tanti piccoli
problemi». Conclude: «Hanno risuonato con notevole fragore anche
alcune critiche che la nostra associazione ha ritenuto fondate. Ci
riferiamo, ad esempio, alla spiaggia libera attrezzata che tanto
pubblicizzata, di fatto si presenta nel pieno della stagione
ancora incompleta, con strutture e attrezzature non ultimate o
mancanti e con un impatto paesaggistico sicuramente negativo.
Particolari disagi sono poi stati segnalati per il pagamento del
parcheggio, reso difficoltoso dall’assenza di un cambia moneta e
dalla poca reperibilità del personale addetto».
LA STAMPA |
18/9/2007 «Sbagliato chiudere in anticipo gli
stabilimenti balneari» polemica a
varigotti «NON è ancora metà settembre e
la maggior parte degli stabilimenti balneari di Varigotti si stanno
già preparando per chiudere l'attività. Non è pensabile che in una
località turistica come Varigotti gli operatori non assicurino la
completa attività almeno per tutto il mese di settembre». A sbottare è
Susanna Berra dell'associazione bagni Marini, che tira le orecchie ai
suoi colleghi.
«I primi a permettere che ogni anno, con l'arrivo di settembre, il
borgo ripiombi nel sonno più assoluto sono proprio gli operatori, a
partire dai Bagni marini e per finire con gli alberghi che invece di
assicurare il più a lungo possibile il servizio - attacca Berra -
chiudono le attività già a settembre».
L'ex presidente dei Bagni Marini se da una parte bacchetta i gestori
dei bagni dall'altra non risparmia neppure le varie amministrazioni
comunali che, fino ad oggi, nulla avrebbero fatto per permettere agli
operatori che volevano prolungare la stagione di tenere aperto.
«Purtroppo oggi non siamo in grado di farlo oltre i primi giorni di
ottobre - dice ancora Berra - perché ci mancano strutture adeguate per
cui alla prima mareggiata ci troveremmo il mare nei chioschi. Però
sarebbe bene che tutti avessero la volontà di tenere aperto il più
possibile».
Poi si rivolge direttamente all'amministrazione Richeri: «Spero che il
sindaco ci aiuti a portare avanti la progettazione della nuova
passeggiata che ci permetterà di incassare le cabine e prolungare
finalmente la stagione. Un'opera prioritaria, come la realizzazione di
opere a mare a protezione del litorale che ogni anno è
sistematicamente inghiottito dal mare».
I |
Settembre 2007 Resa
a senso unico il tratto di Via degli Ulivi, tra l'incrocio con Strada
Vecchia e Vico della Luna, anche questo ora sarà a senso unico. Si
potrà percorre la strada in direzione ponente.
Vedi cartina
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13/9/2007
Spiaggia ai naturisti plaude l'Ascom, spara la minoranza
la
polemica
Marco: Finale si aprirà a nuove tipologie di turismo Ma Trotta
contesta: si pensi a rifare la passeggiata
L'iniziativa
di riservare un tratto della spiaggia del Malpasso ai naturisti ha
scatenato, come era prevedibile, una serie di reazioni, dividendo così
in due fazioni favorevoli e i contrari a tale proposta.
I consiglieri di minoranza di Ulivo per Finale hanno subito attaccato
l'amministrazione Richeri, incolpandola di non aver mai fatto nulla
per Varigotti.
«In questi tre anni, la giunta Richeri non ha investito un centesimo a
Varigotti - è il j'accusedella minoranza finalese - Invece di perdere
tempo a pensare a trovare una sistemazione per i nudisti sarebbe stato
meglio che si fosse lavorato per rifare la passeggiata che è uno
schifo - ha sottolineato il consigliere Mario Trotta - La giunta
Cervone aveva rinnovato integralmente l'arredo del centro storico,
risolto il problema storico del Malpasso, avviato la valorizzazione di
Punta Crena, riaperto le ex scuole elementari chiuse da trent' anni
oltre all'allaccio del depuratore delle rete fognaria di Varigotti».
Un attacco a cui il sindaco Flaminio Richeri replica, difendendo a
spada tratta l'idea di destinare un tratto di spiaggia ai naturisti.
«Per quanto riguarda Varigotti abbiamo fatto così tanto per il rione
che non basterebbe una pagina di giornale per elencarlo - ha detto con
forza Richeri - Per la questione dei nudisti preciso che solo una
parte della spiaggia del Malpasso sarà destinata ai naturisti.
Prossimamente identificheremo il tratto esatto e lo faremo con l'aiuto
di un'associazione apposita. E comunque sarà un'occasione d'oro per un
ulteriore rilancio turistico della nostra città>.
Un punto di vista, quello del sindaco, assolutamente condiviso da
Giancarlo Marco, presidente dell'associazione Ascom di Finale Ligure,
promotore da anni dell'istituzione di una spiaggia per naturisti, a
Finale.
«Era ora che l'amministrazione comunale considerasse tale ipotesi.
Prospettiva che sicuramente apre le porte ad una nuova nicchia
turistica, comunque ben lontana dalle pratiche malsane che, di tanto
in tanto, si potevano vedere sulla spiaggetta di Punta Crena - ha
detto Marco -. Il naturismo è un tipo di turismo alternativo,
praticato da intere famiglie e non deve assolutamente essere
identificato con altri tipi di atteggiamento che ben esulano dalla
pubblica decenza».
«Non so dire a questo punto se la spiaggia del Malpasso sia la zona
giusta - prosegue il presidente dell'Ascom - ma condivido appieno la
proposta al vaglio dell'amministrazione e spero che si concretizzi. La
nostra città potrà finalmente aprirsi a nuovi tipi di turismo,
attirando così anche molti stranieri che affollano altre spiagge note,
anche italiane che da anni si sono adeguate dando una risposta anche a
queste forme di turismo».
Silvia Andreetto
IL SECOLO
XIX |
12/9/2007 Malpasso, un angolo di spiaggia aperto
ai naturisti
dopo la cacciata da punta
crena
Spiraglio dell'amministrazione, si scatena subito il dibattito. Novità
anche per i tratti liberi dell'arenile
Un tratto della spiaggia del Malpasso, nell'estremo
levante, la prossima estate potrebbe essere riservata ai naturisti.
Dopo le polemiche sollevate per la spiaggetta di Punta Crena, dove è
stato posto il divieto della pratica del nudismo da parte del Comune,
l'amministrazione Richeri apre di nuovo uno spiraglio ai nudisti. La
città d'altronde è conosciuta come località ideale per questo tipo di
turismo, essendo stata inserita nei siti internet dell'associazione.
Intanto l'assessore Bruno Zupo frena gli entusiasmi e definisce la
scelta del Malpasso solo un suggerimento tutto da vagliare: «Essendo
prevista per la prossima stagione la rivisitazione del piano di
gestione degli arenili - dice Zupo - e, dopo le polemiche di questa
estate sui naturisti a Punta Crena, l'amministrazione ha valutato
comunque l'idea di riservare un tratto di arenile a tale pratica».
«A breve - prosegue Zupo - saranno presi contatti con l'associazione
dei naturisti per trovare un luogo idoneo, trovando una decisione
condivisa che possa soddisfare tutti».
Ma intanto sulla questione, si sono già scatenate alcune reazioni.
Secondo Mauro Rebonato, presidente dell'associazione Bagni Marini di
Finale, può essere un'iniziativa condivisibile. Paolo Tedeschi,
presidente degli Albergatori di Finale e Varigotti, si dichiara invece
scettico anche se precisa che l'idea potrebbe riscuotere un buon
richiamo promozionale verso la città. Decisamente contraria
l'associazione "Varigotti insieme" che da anni lottava per la
restituzione della spiaggetta di Punta Crena alle famiglie: «Chi pensa
di poter destinare una zona del Malpasso ai naturisti forse non
conosce la zona in questione».
Zupo annuncia anche novità per le spiagge libere finalesi, tra cui la
realizzazione di un opuscolo tascabile con foto e indicazioni sulle
spiagge, informazioni che verranno successivamente inserite sul web.
«In vista della prossima stagione estiva stiamo lavorando anche per
migliorare la gestione degli arenili, allestendo tre spiagge libere
attrezzate di cui una destinata agli animali domestici, una al centro
velico e una per i portatori di handicap - precisa - Per
l'allestimento sono state seguite le linee guida della Regione,
garantendo il libero accesso, il salvamento, la pulizia e i servizi
igienici gratuitamente con l'opportunità, da parte del gestore, di
rientrare parzialmente delle spese di investimento e gestione, con
altri servizi a pagamento come l'affitto di ombrelloni e sdraio.
Quest'anno, inoltre, abbiamo dovuto fare i conti con una serie di
circostanze sfavorevoli, le continue mareggiate che hanno dilatato i
tempi di allestimento degli arenili, anche in ragione di un anomalo
fenomeno di erosione che ha ridotto le superfici disponibili. Per la
prossima stagione balneare, contiamo di andare incontro alle esigenze
dei turisti, anche di chi ha difficoltà economiche».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX |
11/9/2007
SPIAGGE A FINALE LIGURE: fruizione, manutenzione, servizi,
ripascimento. I pareri dell’Assessore al Demanio Marittimo Bruno
Zupo e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Gualberti.
“Qualche
tempo fa, il Ministro Pecoraro Scanio, bacchettava la Regione
Liguria di adeguarsi alla nuova legge sul libero accesso al mare
da parte di tutti i cittadini. In qualità di Assessore al Demanio
Marittimo del Comune di Finale Ligure posso dire con fierezza che
la nostra Città è pienamente fuori da questa polemica perché
gli arenili liberi da noi sono numerosissimi. Per la precisione,
Finale Ligure dispone, secondo dati del Piano d’Utilizzo degli
Arenili (PUA), tra Finalmarina, Finalpia e Varigotti, di 6.860,99
metri di litorale tra concessioni
a privati, Comune e non in concessione (spiagge libere).
In
particolare: 1.014,88 metri in concessione al Comune di Finale
Ligure (Spiagge Libere Attrezzate, Centro velico, Spiaggia
Organizzata e Controllata del Malpasso, comprese Area Camper in
concessione a Finale Ambiente (205 ml) e la pedana nei pressi del
molo di Varigotti 3.319,99 metri di fronte mare libero
(spiagge libere) pari a circa il 48.39%;2.526,12 metri di
concessioni private pari a circa il 38,82%;
L'ampia
disponibilità di spiagge libere nel numero di 40, permette a
tutti di avere libero accesso al mare, stendere l’asciugamano,
mettere l’ombrellone e fare il bagno; quest’ampia disponibilità
porta anche risvolti negativi, tra cui le spese a carico del
Comune per la pulizia e la gestione dei servizi essenziali (docce
e bagni) oltre alla questione sulla sicurezza e l'ordine pubblico.
Nella
passata stagione questa Amministrazione ha fatto il primo passo
verso una migliore gestione degli arenili allestendo tre spiagge
libere attrezzate di cui una destinata agli animali domestici, una
centro velico e una per i portatori di handicap. Per
l'allestimento sono state seguite le linee guida della Regione,
garantendo il libero accesso, il salvamento, la pulizia e i
servizi igienici gratuitamente con l'opportunità, da parte del
gestore (nel nostro caso Finale Ambiente SpA), di rientrare
parzialmente delle spese di investimento e gestione, con altri
servizi a pagamento come l'affitto di ombrelloni e sdraio.
Questa
ad oggi è l'unica possibilità per poter fornire maggiori servizi
tra cui il salvamento, infatti i costi per questo servizio sono
assai onerosi, ed altrimenti tra spese di gestione e di
installazione sarebbe per le casse del Comune un solo grande
salasso. Comunque con gli introiti provenienti da biglietto
d’ingresso dalla spiaggia del
Malpasso
e dai servizi a pagamento non si riesce comunque a rientrare
dall'investimento.
Desiderio di questa Amministrazione sarebbe garantire maggiori
servizi in tutte le spiagge libere tra cui il salvamento, che
grande importanza avrebbe anche dal punto di vista occupazionale,
ma per poter attuare tale idea è indispensabile trovare le
risorse economiche.
Per
la prossima stagione è in previsione la rivisitazione del piano
di gestione degli arenili sulla base delle nuove esigenze maturate
nel corso di questi anni.
Dopo
le polemiche di questa estate, inerenti alla pratica del naturismo
sulla spiaggia di Punta Crena con la relativa chiusura alla
pratica del nudismo, questa amministrazione ha comunque valutata
l’idea di riservare un discreto tratto di arenile a tale
pratica. A breve saranno presi contatti con l’Associazione
naturisti per una decisione condivisa. Oltre questo sono in
previsione altre piccole ma utili iniziative per migliorare la
fruizione delle spiagge: tra queste un opuscolo tascabile con foto
ed indicazioni su dove sono e come sono le spiagge. In seguito sarà
anche realizzata una versione per il web.
Quest'anno,
inoltre, abbiamo dovuto fare i conti con una serie di circostanze
sfavorevoli: le continue mareggiate che hanno influito,
dilatandoli, sui tempi di allestimento degli arenili, anche in
ragione di un anomalo fenomeno di erosione che ha repentinamente
ridotto le superfici disponibili; problemi conseguenti la
permanenza del cantiere per il rifacimento del lato ponente della
passeggiata (zona Finanza), che di fatto ha impedito il
programmato montaggio della strutture fino al mese di giugno
inoltrato; le polemiche innescate in seguito al potenziamento
dell’offerta pubblica, rivelandosi poi fondate sui costi
d’investimenti, hanno in qualche modo condizionato l’avvio
della stagione balneare.
Di
fatto oggi abbiamo ottenuto un buon primo risultato, speriamo per
la prossima stagione balneare 2008 di presentarci ai turisti con
nuovi altri servizi a prezzi popolari per venire incontro alle
problematiche di quanti hanno difficoltà economiche ma a cui non
si può negare anche un solo giorno alla settimana di mare”.
L’Assessore
al Demanio Marittimo
del Comune di Finale Ligure Bruno Zupo
“Le recenti mareggiate hanno messo in evidenza la precarietà
dei nostri arenili e con essa la necessità impellente di
ricercare una soluzione strutturale che, una volta realizzata,
consenta di arginare il fenomeno dell'erosione. Negli anni scorsi,
con il determinante contributo della Regione e dell'Associazione
Bagni Marini, è stato finanziato un progetto di ripascimento
stagionale di circa 500 mila euro, dei quali neanche la metà
è stata spesa. Il ripascimento stagionale, cioè il riversamento
di materiale in mare all'inizio di ogni stagione, non ha
prodotto alcun beneficio ed anzi ha manifestato i suoi limiti
soprattutto per l'eccessiva difficoltà a reperire materiali idonei.
La rigidità della normativa ed il carico di lavoro di chi deve
rilasciare le dovute autorizzazioni, spesso ci ha impedito di
riversare materiali che apparivano di buona qualità. In
passato è stata ad esempio limitata la possibilità di
riversare il materiale derivato dall'alveo dei torrenti, così
come la sabbia estratta dall'accesso del porto
turistico. Senza entrare nel merito di una normativa che tratta
questi materiali come se fossero fanghi della Stoppani,
l'unica certezza è che la procedura del ripascimento
stagionale non può in nessun modo conciliarsi con le
dinamiche costiere e neanche con quelle turistiche. Mentre circa
4000 mc di sabbia, che un laboratorio certificato ha stabilito
essere idonea al ripascimento, giacciono inutilizzati in
un luogo di stoccaggio, la spiaggia della "finanza" è
stata ingoiata dal mare e gli stabilimenti balneari limitrofi
hanno ridotto del 30 - 40 % la loro superficie.
In questo contesto l'unica soluzione possibile è quella di
un intervento strutturale, che sia pienamente condiviso da
tutte le parti in campo e sui cui possano essere ricercati i
necessari finanziamenti. Nei mesi scorsi abbiamo allacciato
rapporti con l'Università e con alcuni studi
professionali, avendo però a disposizione per ora solo
alcune ipotesi. L'associazione bagni marini ha
presentato uno studio di fattibilità molto interessante, che
prevede l'impiego di grossi "tubi" in tessuto che
andrebbero riempiti di sabbia e disposti in modo perpendicolare
lungo la costa. Il progetto è molto suggestivo e nei
prossimi giorni verificheremo alcuni interventi simili effettuati
in altre parti d'Italia. Il costo stimato, per il solo
arenile di Finalmarina, varia dai 2 ai 4 milioni di euro che, pur
contando sulla piena disponibilità dei bagni marini disposti ad
un cofinanziamento, impongono una meditata scelta e soprattutto il
reperimento di fondi sovracomunali.
Nell'immediato, contando sulla disponibilità della Regione,
impiegheremo i fondi residui destinati al ripascimento stagionale
per la sistemazione dei moli di Finalpia e Varigotti, nella
certezza di svolgere un'opera utile, ma certamente insufficiente.
L'Associazione Bagni Marini richiede un intervento
strutturale entro il 2008, non so se questo sarà
possibile, ma certamente entro pochi mesi dovrà essere
disponibile un progetto sul quale ricercare i necessari
finanziamenti. L'unica cosa ovvia è che non possiamo permetterci
di perdere ulteriore tempo, qualunque soluzione adottata richiederà
infatti almeno un decennio per essere realizzata”.
L’assessore
ai Lavori Pubblici
del Comune di Finale Ligure Massimo Gualberti
COMUNE
FINALE LIGURE |
8/9/2007
Nuovo regolamento edilizio Finale cambia dopo 45 anni
via libera dalla regione
ENTRERÀ in vigore entro fine settembre, il nuovo regolamento
edilizio che andrà a sostituire quello ancora vigente, risalente al
1962.
a Regione Liguria ha infatti appena approvato il documento proposto
dall'amministrazione Richeri, apportando solo alcune osservazioni
tecniche, di cui il consiglio comunale prenderà atto nella prossima
riunione che, molto probabilmente, verrà convocata intorno al 20
settembre.
Intanto lunedì, dopodomani, il regolamento sarà oggetto di
discussione in Commissione edilizia.
Tra le principali novità, emerge il divieto per i locali a piano
terra, inseriti nei centri storici e prospicienti le vie e le strade
pubbliche, di ospitare sale gioco, agenzie di scommesse, agenzie
immobiliari o d'affari, uffici, studi professionali e tanto meno
banche o sportelli bancomat.
Saranno inoltre bandite dai centri storici l'apertura di altre
attività artigianali che possano creare disturbo dal punto di vista
dell'inquinamento acustico, come nel caso delle officine meccaniche.
«Il nuovo regolamento edilizio - ha precisato l'assessore
all'urbanistica Giovanni Ferrari -è stato redatto per assicurare una
maggiore tutela dei centri storici che dovranno mantenere una
destinazione strettamente commerciale.
Un atto doveroso per salvaguardare l'immagine turistica della nostra
località». Una filosofia in linea con la politica
dell'amministrazione che, già nella redazione del nuovo PUC, aveva
inserito l'impossibilità di trasformare locali a piano terra
destinati a diventare seconde case.
Ma il nuovo regolamento edilizio porrà fine anche alla presenza di
parabole ed impianti di condizionamento sui tetti e sui terrazzi e
dovranno sparire, così come i fili elettrici dalle facciate degli
edifici cittadini.
S. An.
IL SECOLO XIX |
1/9/2007
Il sindaco difende Varigotti
All’indomani dell’affissione dei cartelli sulla spiaggetta di Punta
Crena per vietarne l’utilizzo da parte dei naturisti, e a una decina
di giorni dalle diatribe sull’atteggiamento poco conciliante con la
clientela che sarebbe tenuto da alcuni negozianti, e sull’ipotesi
dello spostamento a monte dell’Aurelia, il sindaco di Finale, Flaminio
Richeri, interviene per mettere la parola fine alle polemiche che hanno
a lungo tenuto banco sotto il sole della cittadina rivierasca.
«Leggendo le esternazioni ferragostane di alcuni turisti vip di
Varigotti - esordisce il primo cittadino - se ne ricava l’immagine di
un Borgo abbandonato al declino, sporco, amministrato da un manipolo di
incapaci, e popolato da commercianti arruolabili tra i ladroni di Ali
Baba. Non è così. Il tedio estivo induce i soliti noti ad argomentare,
spesso in maniera inesatta, in merito allo splendido Borgo Saraceno.
Mentre molti turisti, esercenti e residenti di Varigotti usano i canali
normali per segnalare disservizi, per protestare, per proporre
soluzioni, collaborando in questo modo con chi ha l’onere e l’onore
di amministrare, altri si affidano alla carta stampata per fare un po’
di rumore, esibire soluzioni magiche per problemi di difficile
approccio, dare una immagine falsa di un luogo di villeggiatura amato da
molti, che se così e rimasto nei secoli, è solo grazie alla volontà,
e alla professionalità di chi vi è nato e di chi vi ha risieduto o
lavorato, cercando di dar corpo al proprio amore per un luogo».
«Contraddire con prove alla mano le inesattezze esternate - continua
Richeri - occuperebbe troppo spazio, ma affronterei volentieri un
dibattito pubblico con chi ha le ricette magiche, dando voce ai tanti
che, come me, si sono sentiti un po’ offesi e umiliati per quanto
detto in questi giorni.Varigotti è incantevole, e lo resterà perché
così vogliono i varigottini, questa Amministrazione e questo sindaco. E
la stessa sarà la volontà di chi verrà scelto dai cittadini per
amministrarla in futuro».
Infine, un’ultima stoccata: «Un suggerimento a chi propone di
chiamare il Gabibbo. Lo faccia pure, ma non è così che aiuterà a
risolvere i problemi.Forse mettendosi in gioco, candidandosi ad
amministrare e trovando il consenso della maggioranza dei finalesi,
avrà modo di dimostrare di quanto è capace».
LA STAMPA
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