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28/9/2007 Spiaggia per nudisti il comune ha detto sì

LA PROPOSTA dell'amministrazione Richeri d'individuare un tratto di spiaggia per i naturisti è stata approvata dal consiglio comunale che ha respinto (ad eccezione del consigliere Giuseppe Piccione) l'ordine del giorno presentato dal consigliere Mario Trotta de "L'Ulivo per Finale". «L'individuazione di una spiaggia per naturisti, per il cui allestimento è prevista una spesa di circa 50 mila euro, non mi sembra prioritaria - ha detto Trotta - L'amministrazione dovrebbe prima impegnarsi a sistemare le spiagge libere che si trovano in condizioni indecenti. Poi potrebbe pensare anche ai naturisti». Di diverso parere l'amministrazione Richeri, secondo cui l'individuazione di un tratto di litorale per i naturisti sarebbe anche una nuova opportunità turistica. «La spiaggia per i naturisti non è il solo impegno che ci siamo presi - ha affermato l'assessore al Demanio, Bruno Zupo - C'è programma per migliorare tutte le spiagge». Il consiglio ha inoltre approvato definitivamente il nuovo regolamento edilizio. «L'unico rammarico è che la Regione abbia respinto la norma mirata ad evitare che i locali a piano terra nel centro storico siano utilizzati per attività non strettamente commerciali - ha sottolineato il vicesindaco Giovanni Ferrari - Tale norma infatti dovrebbe essere inserita nello strumento urbanistico». Approvata anche l'alienazione di tre appezzamenti in località Rive a Monticello, a Calvisio e in via Ippolito Nievo. I box in via Beretta sono stati al centro di un'interpellanza, presentata dal consigliere di maggioranza Vincenzo Fusco, secondo cui il comune di Finale avrebbe dovuto opporsi al rilascio dell'autorizzazione edilizia. «L'intervento è stato approvato dagli enti sovra ordinati e noi non potevamo opporci essendo compatibili al Puc».

IL SECOLO XIX

 

25/9/2007 Eva Herzigova conquista Varigotti «Qui una luce unica»

curiosità e applausi

La top model ha partecipato al matrimonio di una cugina. Vestita di rosso, ha portato il figlio di tre mesi

 

Matrimonio da mille e una notte, ieri, a Varigotti con un'invitata d' eccezione: Eva Herzigova.
La top model ceca, diventata mamma lo scorso 13 giugno del bellissimo George Edoardo, ha partecipato con il compagno Gregorio Marsiaj, industriale torinese a cui è legata ormai da 5 anni, alle nozze di Sara Concari e Filippo Magliola. Lo sposo è figlio di Alessandro Magliola e Donatella Marsiaj
Un evento mondano che ha trasformato il borgo in un vero e proprio set, con tanti fotografi venuti per immortalare una cerimonia che farà parlare per molto tempo i Varigottesi. Molti di loro erano anche invitati alle nozze perché la famiglia Bardini, da cui proviene la mamma della sposa Michela Bardini in Concari, è originaria di Varigotti. Il nonno di Sara era il noto e stimatissimo ingegnere Bardini, proprietario anche dei Bagni "La Giara", dove si è svolto il lussoso banchetto nuziale. Un amore sfrenato quello che l'ingegnere aveva per il borgo saraceno che ha letteralmente contagiato anche la nipote. La ragazza infatti non ha mai smesso di frequentare il piccolo borgo di pescatori, meta di star dello spettacolo e della moda come Michelle Hunzicher ed Eva Herzigova. E infatti Sara dal prossimo gennaio diventerà proprietaria dei bagni che furono di suo nonno, dove ieri ha festeggiato le nozze e tornerà quindi a vivere per gran parte dell'anno proprio qui.
La cerimonia ha preso il via alle ore 11, davanti alla parrocchia di San Lorenzo, sulla via Aurelia dove è stata celebrata la cerimonia nuziale. Ad attendere la sposa, una cornice di grande eleganza. Uomini rigorosamente in frac, donne in chiffon e grandi cappelli e su di tutti spiccava lei, Eva Herzigova con un vestito rosso, scollatissimo, accompagnata dal piccolo George nella sua carrozzina. A guidare l'Aston Martini V8 verde scuro con cui è arrivata la sposa, Gregorio Marsiaj, anche lui in frac. Elegante e raffinata la sposa, Sara. Tra i primi ad uscire dalla chiesa, dopo la cerimonia, è stata proprio Eva Herzigova, insieme al piccolo nella carrozzina. «Vengo a Varigotti da tempo e mi piace molto anche perché qui ho conosciuto Greg (è questo il diminutivo con cui chiama il suo compagno ) - dice -. E quello che più amo di Varigotti è la luce. Qui c'è una luce davvero magica».
Poi il corteo nuziale, che aveva raggiunto a piedi la chiesa, per la cerimonia, intorno alle ore 12.15 si è avviato verso i bagni "la Giara" per il banchetto. Lungo la via, la gente salutava e faceva gli auguri agli sposi e a Eva diventata un'ospite fissa del paese. Nella piazzetta Libeccio, nel cuore del borgo vecchio, davanti all'edificio dove Herzigova abita, è stato servito l'aperitivo.
Sulla spiaggia, erano state allestite le cucine dove i cuochi si apprestavano a dare gli ultimi ritocchi ai piatti per dare il via al banchetto.

 
23/9/2007 “Troppi sassi sulla spiaggia per colpa delle mareggiate”

VARIGOTTI L’ASSESSORE REPLICA ALLE CRITICHE DEI BIOLOGI MARINI

Se parte del litorale di Varigotti è invaso dalle pietre è colpa delle mareggiate non di discariche abusive. L’assessore di Finale, Massimo Gualberti, replica alle accuse di Clara La Rosa, naturalista, esperta in biologia marina. Dice: «Con una certa sorpresa, proprio il giorno successivo all’incontro tenutosi con la Regione, l’Università di Genova e di Cantabria per discutere del problema dell’erosione, leggo le incredibili dichiarazioni circa un presunto ‘’scempio ecologico’’ dovuto al ripascimento dell’arenile di Varigotti. Innanzitutto se la signora ha rilevato ‘’la precaria balneabilità della zona, dovuta agli scarichi in mare delle fognature non ancora allacciate al depuratore’’, probabilmente si trovava in un altro luogo, in quanto Varigotti confluisce i propri reflui al depuratore di Savona dal 2002. Invece per quanto riguarda la pratica del contestato ‘’ripascimento selvaggio’’, deve aver ragione la signora a considerare i Liguri gente poco intelligente, poiché tale opera è stata cofinanziata dalla Regione ed autorizzata dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente Ligure». Aggiunge: «In ordine ai ‘’grossi sassi’’ che invadono l’arenile e purtroppo anche il litorale di Finalmarina, spiacerà alla dottoressa La Rosa sapere che l’unica ricetta praticabile per eliminare il problema, ad unanime giudizio degli esperti interpellati, è proprio quella di un aumento del quantitativo dei materiali riversati in mare, naturalmente compatibili con il rigidissimo protocollo Arpal. Infatti i sassi, soprattutto in queste quantità, non sono stati affatto ‘’scaricati’’ con gli ultimi ripascimenti, ma sono purtroppo ‘’emersi’’ per la continua erosione determinata da un inusitato numero di mareggiate di libeccio, che hanno ovunque ridotto al lumicino le spiagge a ponente». Termina Gualberti: «Ritenendo difficilmente praticabile il richiesto ‘’ingaggio di squadre d’operatori disposte al prelievo selettivo dei sassi’’, l’unica alternativa possibile ai cospicui ripascimenti che dovranno essere realizzati nei prossimi anni, sarebbe quella di limitarsi ad assecondare le dinamiche costiere, restituendo al mare quello che l’uomo gli ha tolto nel corso dei decenni. Naturalmente in tal caso i cavallucci marini troverebbero uno splendido habitat, ma sarebbero ahimè in molti a dover andare a fare il bagno in Romagna».

LA STAMPA

 
23/9/2007 Un’estate in prima pagina tra nudisti e sacchi a pelo
Borgo di grande fascino


I nudisti a Punta Crena, i turisti che dormono in macchina, la presunta maleducazione di alcuni operatori commerciali, la scarsa pulizie di alcune zone, le discariche in mare con pietre che rovinano l’arenile ed infine anche la messa in dubbio dell’intelligenza dei Liguri. E’ stata un’estate difficile per Varigotti al centro, più che mai, delle cronache e delle polemiche sollevate anche da molto suoi ospiti famosi. Una parte dei problemi sono in via di soluzione, altri restano sul tavolo. Ma, al di la delle diatribe, Varigotti con il suo borgo marinaro quasi integro sulla spiaggia e con le sue bellezze naturalistiche resta uno degli angoli più suggestivi del Mediterraneo. Forse si può fare di più per proteggerlo, non solo da nudisti e maleducati.
A.R.
LA STAMPA

 
23/9/2007 Respinte al mittente le accuse di essere poco lungimiranti


Paolo Tedeschi presidente dell’Associazione albergatori di Finale e Varigotti scrive una «lettera aperta» alla biologa Clara La Rosa, dal 1956 frequentatrice di Varigotti, che nel suo intervento dei giorni scorsi su La Stampa oltre a denunciare la possibile «morte» del litorale aveva criticato il comportamento dei liguri verso i turisti. «Vorrei tanto che i liguri andassero a lezione di comportamento, turismo e ambiente, dai romagnoli, loro sì, che sanno come trattare l’ambiente e i turisti, e pensare che non hanno neanche lontanamente le bellezze naturali della Liguria, ma hanno tanta buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione, voglia di lavorare e soprattutto sanno usare l’intelligenza», aveva detto la biologa. Replica Tedeschi: «La mia famiglia è originaria di Parma e dopo aver vissuto una quindicina d’anni a Milano si è trasferita per lavoro e per fortuna in Liguria dove gestisce una struttura alberghiera. Scrivo non solo in qualità di rappresentante dell’associazione ma anche come semplice cittadino. Quasi quotidianamente ci troviamo costretti a combattere luoghi comuni e svariate ottusità, mentre le frequenti campagne di stampa e televisione su ‘’caro spiaggia e caro albergo’’ ci danneggiano l’immagine peraltro già quasi caricaturale del ligure mugugnone e tirchio. La signora La Rosa ci descrive, a differenza dei romagnoli, come fannulloni e incapaci di usare l’intelligenza, ma se avesse debitamente verificato si sarebbe resa conto che la stragrande maggioranza di esercizi commerciali e alberghi è gestita da lombardi, campani, veneti piuttosto che emiliani, come il sottoscritto, o siciliani». Termina il presidente degli albergatori: «E’ possibile quindi che si siano tutti ‘’ligurizzati’’? In base all’esperienza della signora La Rosa, siamo inoltre privi di buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione e voglia di lavorare, ma siamo sicuri che tutti i turisti sfoggino sempre queste qualità, in particolare l’educazione, il rispetto e la gentilezza per chi vive e lavora qui?. Come tutti abbiamo diverse problematiche turistiche che cerchiamo di risolvere con impegno e buona volontà e mai a discapito dell’ambiente perché siamo ben consci di vivere in una bella località che offre tantissimo dal punto di vista naturalistico. Pertanto se desidera approfondire l’argomento possiamo fissare un incontro con alcuni addetti del settore».
LA STAMPA

 
21/9/2007 Gli splendidi fondali a rischio per il ripascimento selvaggio

VARIGOTTI DENUNCIA AL SINDACO DI UNA BIOLOGA MARINA
Il mare ed il litorale di Varigotti stanno morendo. La denuncia è di Clara La Rosa, naturalista, esperta in biologia marina, da cinquant’anni ospite di Finale. Si è rivolta al sindaco Richeri, all’Arpal ed annuncia una raccolta di firme. Spiega: «Esprimo profondo disappunto per il grave stato di degrado ambientale in cui versa il paese che si protrae ormai da troppi anni, senza che l’Amministrazione comunale abbia mai fatto nulla per provvedere al riguardo. Segnalo lo scempio ecologico dovuto allo scarico in mare, in prossimità degli scogli di Varigotti, di detriti, sassi, grossi massi, pezzi di cemento, di ferro e di legno, sedimenti terrigeni d’ogni dimensione, derivanti dalla pulizia dell’alveo dei torrenti. E’ inaudito che il Comune, con la scusa del ripascimento degli arenili, permetta questo scempio ogni anno. Tali scarichi non sono effettuati solo durante l’inverno, ma anche all’approssimarsi della stagione». Aggiunge: «Il materiale terrigeno, oltre ad intorbidare l’acqua per mesi e a renderla marrone e non più trasparente, contribuisce a peggiorare, la già precaria balneabilità della zona, dovuta agli scarichi in mare delle fognature, non ancora allacciate al depuratore. Il materiale terrigeno di varie dimensioni, che abitualmente è scaricato in mare, forma una melma viscida e scivolosa sulla superficie dei grossi sassi che dagli scogli fino ad oltre i Bagni Liliana, formano una striscia continua di diversi metri al limite della linea di costa, ciò non facilita l’entrata e l’uscita dall’acqua e mette in pericolo la salute dei bagnanti, in quanto i sassi con il mare anche solo leggermente agitato, provocano ematomi ai piedi e alle gambe dei bagnanti e se è pericoloso per gli adulti, figuriamoci cosa può succedere ai bambini. Ma la cosa vergognosa è che tali sedimenti terrigeni, ricoprono i fondali uccidendo per sempre molte forme di vita». Il litorale di Varigotti è sempre stato una zona di ripopolamento naturale, di molte specie d’alghe verdi e brune, d’invertebrati (attinie, sabellidi, polpi, seppie, aplysie, molluschi muniti di conchiglia, ricci) e di pesci (occhiate, saraghi, salpe, mormore, orate, branzini, cefali, castagnole, labridi, boghe, triglie, corvine e perfino cavallucci marini). Aggiunge la biologa marina: «Tutti questi organismi, indice della notevole e preziosa biodiversità del Mar Mediterraneo, stanno lentamente e inesorabilmente morendo a causa dei sedimenti che ricoprono il fondale, i cavallucci marini per esempio sono spariti per sempre da queste acque litorali. Vengo a Varigotti dal 1956, da quando ero piccola. Durante gli Anni ’90 più volte in Comune ho segnalato di persona questi fatti, parlai anche con il sindaco allora in carica. Vorrei sapere perché, questi materiali sono scaricati solo esclusivamente a Varigotti e mai a Finale. La deplorevole e sbagliata scusa del ripascimento degli arenili, come si è potuto vedere negli anni, ha portato solo a gravi danni ambientali e turistici. A nessuno piace fare il bagno nell’acqua sporca e melmosa». E poi le ultime stoccate: «Varigotti, una volta era famosa per il suo mare cristallino, simile a quello della tanto decantata Sardegna, non ha paragoni. Vorrei tanto che tutti i liguri andassero a lezione di comportamento, turismo e ambiente, dai romagnoli, loro sì, che sanno come trattare l’ambiente e i turisti, e pensare che non hanno neanche lontanamente le bellezze naturali della Liguria, ma hanno tanta buona volontà, gentilezza, rispetto, educazione, voglia di lavorare e soprattutto sanno usare l’intelligenza. Si devono ingaggiare subito, prima delle mareggiate autunnali, squadre d’operatori per prelevare sia dalla spiaggia, sia dal mare i sassi in modo selettivo, senza fare ulteriori danni con macchine movimento terra. Ciò sarebbe importante per cercare di salvare le poche creature marine rimaste in vita. Se l’anno prossimo la situazione non sarà nettamente migliorata, è possibile che i proprietari di case di Varigotti inizino una causa contro il Comune, con relativa richiesta di un forte risarcimento danni. Un fatto simile è accaduto tempo fa in Sardegna e il Comune in questione è stato costretto a sborsare un sacco di soldi ai proprietari».

LA STAMPA

 
19/9/2007 Varigotti e i parcheggi: c'è chi fa la colletta per pagare la multa

L'ESTATE volge al termine e a Varigotti si comincia a ragionare della penuria di parcheggi, che crea disagi. Dal punto di vista dei turisti, Francesco Furchì e Roberto Bottaro ritengono la situazione «un disastro, tant'è che per andare a Finale lasciamo la macchina e ci muoviamo col bus». Silvano Varetto ricorda che «da quando si posteggia sulla vecchia ferrovia la situazione è migliore, tuttavia i parcheggi costano troppo» mentre Antonio Iurlaro spiega: «Ho dovuto lasciare il camper sull'Aurelia, servirebbe anche qui un'area attrezzata».
Davide Parisi e Luca Delmonte gestiscono un parcheggio privato: "Ci sono pochi posteggi- afferma Parisi- una volta riempiti i posti sull'ex tracciato della ferrovia non ce n'è più». «Al sabato e la domenica - interviene Delmonte - c'è l'invasione e mancano i posti auto: ho sentito dire di macchine con cinque persone che parcheggiano dove capita e se è il caso dividono la multa. O si fanno parcheggi interrati o si trovano modi alternativi per far arrivare la gente. I prezzi? Nei centri delle grandi città si paga di più»..
Fabrizio Fornasiero, presidente di Varigotti insieme, ritiene che «anche se ci sono problemi, qui abbiamo molti parcheggi gratuiti. Dal nostro punto di vista serve un progetto atto a riqualificare le ex aree della ferrovia, riportarle a livello strada, interrando il parcheggio e creando un'area verde».
Giorgio Fugardo, assessore alla viabilità, spiega: «Su Varigotti non abbiamo avuto lamentele, salvo ad agosto quando i parcheggi sono insufficienti; in estate c'è una zona per residenti, una a pagamento e una libera; continueremo così. Per l'area della ferrovia entrano in gioco i privati, per conto mio la massicciata andrebbe portata rasente alle zone circostanti».

X

 
18/9/2007 No ai nudisti al confine con Noli

FINALE LIGURE CONTESTATA L’IPOTESI DI COLLOCAZIONE DELLA SPIAGGIA PER I NATURISTI
«Il posizionamento di una spiaggia per i nudisti vicino al Malpasso non ci sembra la soluzione ideale. In ogni caso si può pensare ad una soluzione nuova». Fabrizio Fornasiero, presidente di «Varigotti Insieme» non contesta l’ipotesi, fatta dall’assessore Bruno Zupo, dell’apertura di una spiaggia per i nudisti, ma boccia la sua realizzazione al confine fra Noli e Varigotti. Aggiunge Fornasiero: «In questo momento di generale recessione, caratterizzato da una stagione turistica sempre più breve e quest’anno con presenze inferiori, i problemi affiorano con maggiore evidenza e non sempre vengono affrontati con la dovuta lucidità. Un miglioramento c’è stato per la pulizia, intensificata grazie da un secondo operatore ecologico e della sistemazione del verde dotato di un impianto di irrigazione. Risultano ultimati i lavori di sistemazione del cimitero e della pedana mare, mentre la presenza di un vigile di quartiere ha permesso di segnalare e risolvere tempestivamente tanti piccoli problemi». Conclude: «Hanno risuonato con notevole fragore anche alcune critiche che la nostra associazione ha ritenuto fondate. Ci riferiamo, ad esempio, alla spiaggia libera attrezzata che tanto pubblicizzata, di fatto si presenta nel pieno della stagione ancora incompleta, con strutture e attrezzature non ultimate o mancanti e con un impatto paesaggistico sicuramente negativo. Particolari disagi sono poi stati segnalati per il pagamento del parcheggio, reso difficoltoso dall’assenza di un cambia moneta e dalla poca reperibilità del personale addetto».

LA STAMPA

 
18/9/2007 «Sbagliato chiudere in anticipo gli stabilimenti balneari» polemica a varigotti

«NON è ancora metà settembre e la maggior parte degli stabilimenti balneari di Varigotti si stanno già preparando per chiudere l'attività. Non è pensabile che in una località turistica come Varigotti gli operatori non assicurino la completa attività almeno per tutto il mese di settembre». A sbottare è Susanna Berra dell'associazione bagni Marini, che tira le orecchie ai suoi colleghi.
«I primi a permettere che ogni anno, con l'arrivo di settembre, il borgo ripiombi nel sonno più assoluto sono proprio gli operatori, a partire dai Bagni marini e per finire con gli alberghi che invece di assicurare il più a lungo possibile il servizio - attacca Berra - chiudono le attività già a settembre».
L'ex presidente dei Bagni Marini se da una parte bacchetta i gestori dei bagni dall'altra non risparmia neppure le varie amministrazioni comunali che, fino ad oggi, nulla avrebbero fatto per permettere agli operatori che volevano prolungare la stagione di tenere aperto. «Purtroppo oggi non siamo in grado di farlo oltre i primi giorni di ottobre - dice ancora Berra - perché ci mancano strutture adeguate per cui alla prima mareggiata ci troveremmo il mare nei chioschi. Però sarebbe bene che tutti avessero la volontà di tenere aperto il più possibile».
Poi si rivolge direttamente all'amministrazione Richeri: «Spero che il sindaco ci aiuti a portare avanti la progettazione della nuova passeggiata che ci permetterà di incassare le cabine e prolungare finalmente la stagione. Un'opera prioritaria, come la realizzazione di opere a mare a protezione del litorale che ogni anno è sistematicamente inghiottito dal mare».

I

 
Settembre 2007

Resa a senso unico il tratto di Via degli Ulivi, tra l'incrocio con Strada Vecchia e Vico della Luna, anche questo ora sarà a senso unico. Si potrà percorre la strada in direzione ponente.

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13/9/2007 Spiaggia ai naturisti plaude l'Ascom, spara la minoranza

la polemica
Marco: Finale si aprirà a nuove tipologie di turismo Ma Trotta contesta: si pensi a rifare la passeggiata

 

L'iniziativa di riservare un tratto della spiaggia del Malpasso ai naturisti ha scatenato, come era prevedibile, una serie di reazioni, dividendo così in due fazioni favorevoli e i contrari a tale proposta.
I consiglieri di minoranza di Ulivo per Finale hanno subito attaccato l'amministrazione Richeri, incolpandola di non aver mai fatto nulla per Varigotti.
«In questi tre anni, la giunta Richeri non ha investito un centesimo a Varigotti - è il j'accusedella minoranza finalese - Invece di perdere tempo a pensare a trovare una sistemazione per i nudisti sarebbe stato meglio che si fosse lavorato per rifare la passeggiata che è uno schifo - ha sottolineato il consigliere Mario Trotta - La giunta Cervone aveva rinnovato integralmente l'arredo del centro storico, risolto il problema storico del Malpasso, avviato la valorizzazione di Punta Crena, riaperto le ex scuole elementari chiuse da trent' anni oltre all'allaccio del depuratore delle rete fognaria di Varigotti».
Un attacco a cui il sindaco Flaminio Richeri replica, difendendo a spada tratta l'idea di destinare un tratto di spiaggia ai naturisti.
«Per quanto riguarda Varigotti abbiamo fatto così tanto per il rione che non basterebbe una pagina di giornale per elencarlo - ha detto con forza Richeri - Per la questione dei nudisti preciso che solo una parte della spiaggia del Malpasso sarà destinata ai naturisti. Prossimamente identificheremo il tratto esatto e lo faremo con l'aiuto di un'associazione apposita. E comunque sarà un'occasione d'oro per un ulteriore rilancio turistico della nostra città>.
Un punto di vista, quello del sindaco, assolutamente condiviso da Giancarlo Marco, presidente dell'associazione Ascom di Finale Ligure, promotore da anni dell'istituzione di una spiaggia per naturisti, a Finale.
«Era ora che l'amministrazione comunale considerasse tale ipotesi. Prospettiva che sicuramente apre le porte ad una nuova nicchia turistica, comunque ben lontana dalle pratiche malsane che, di tanto in tanto, si potevano vedere sulla spiaggetta di Punta Crena - ha detto Marco -. Il naturismo è un tipo di turismo alternativo, praticato da intere famiglie e non deve assolutamente essere identificato con altri tipi di atteggiamento che ben esulano dalla pubblica decenza».
«Non so dire a questo punto se la spiaggia del Malpasso sia la zona giusta - prosegue il presidente dell'Ascom - ma condivido appieno la proposta al vaglio dell'amministrazione e spero che si concretizzi. La nostra città potrà finalmente aprirsi a nuovi tipi di turismo, attirando così anche molti stranieri che affollano altre spiagge note, anche italiane che da anni si sono adeguate dando una risposta anche a queste forme di turismo».
Silvia Andreetto
 

IL SECOLO XIX

 

12/9/2007 Malpasso, un angolo di spiaggia aperto ai naturisti

dopo la cacciata da punta crena
Spiraglio dell'amministrazione, si scatena subito il dibattito. Novità anche per i tratti liberi dell'arenile

Un tratto della spiaggia del Malpasso, nell'estremo levante, la prossima estate potrebbe essere riservata ai naturisti. Dopo le polemiche sollevate per la spiaggetta di Punta Crena, dove è stato posto il divieto della pratica del nudismo da parte del Comune, l'amministrazione Richeri apre di nuovo uno spiraglio ai nudisti. La città d'altronde è conosciuta come località ideale per questo tipo di turismo, essendo stata inserita nei siti internet dell'associazione.
Intanto l'assessore Bruno Zupo frena gli entusiasmi e definisce la scelta del Malpasso solo un suggerimento tutto da vagliare: «Essendo prevista per la prossima stagione la rivisitazione del piano di gestione degli arenili - dice Zupo - e, dopo le polemiche di questa estate sui naturisti a Punta Crena, l'amministrazione ha valutato comunque l'idea di riservare un tratto di arenile a tale pratica».
«A breve - prosegue Zupo - saranno presi contatti con l'associazione dei naturisti per trovare un luogo idoneo, trovando una decisione condivisa che possa soddisfare tutti».
Ma intanto sulla questione, si sono già scatenate alcune reazioni. Secondo Mauro Rebonato, presidente dell'associazione Bagni Marini di Finale, può essere un'iniziativa condivisibile. Paolo Tedeschi, presidente degli Albergatori di Finale e Varigotti, si dichiara invece scettico anche se precisa che l'idea potrebbe riscuotere un buon richiamo promozionale verso la città. Decisamente contraria l'associazione "Varigotti insieme" che da anni lottava per la restituzione della spiaggetta di Punta Crena alle famiglie: «Chi pensa di poter destinare una zona del Malpasso ai naturisti forse non conosce la zona in questione».
Zupo annuncia anche novità per le spiagge libere finalesi, tra cui la realizzazione di un opuscolo tascabile con foto e indicazioni sulle spiagge, informazioni che verranno successivamente inserite sul web. «In vista della prossima stagione estiva stiamo lavorando anche per migliorare la gestione degli arenili, allestendo tre spiagge libere attrezzate di cui una destinata agli animali domestici, una al centro velico e una per i portatori di handicap - precisa - Per l'allestimento sono state seguite le linee guida della Regione, garantendo il libero accesso, il salvamento, la pulizia e i servizi igienici gratuitamente con l'opportunità, da parte del gestore, di rientrare parzialmente delle spese di investimento e gestione, con altri servizi a pagamento come l'affitto di ombrelloni e sdraio. Quest'anno, inoltre, abbiamo dovuto fare i conti con una serie di circostanze sfavorevoli, le continue mareggiate che hanno dilatato i tempi di allestimento degli arenili, anche in ragione di un anomalo fenomeno di erosione che ha ridotto le superfici disponibili. Per la prossima stagione balneare, contiamo di andare incontro alle esigenze dei turisti, anche di chi ha difficoltà economiche».
Silvia Andreetto
 

IL SECOLO XIX

 

11/9/2007 SPIAGGE A FINALE LIGURE: fruizione, manutenzione, servizi, ripascimento. I pareri dell’Assessore al Demanio Marittimo Bruno Zupo e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Gualberti.

 

“Qualche tempo fa, il Ministro Pecoraro Scanio, bacchettava la Regione Liguria di adeguarsi alla nuova legge sul libero accesso al mare da parte di tutti i cittadini. In qualità di Assessore al Demanio Marittimo del Comune di Finale Ligure posso dire con fierezza che la nostra Città è pienamente fuori da questa polemica perché gli arenili liberi da noi sono numerosissimi. Per la precisione, Finale Ligure dispone, secondo dati del Piano d’Utilizzo degli Arenili (PUA), tra Finalmarina, Finalpia e Varigotti, di 6.860,99 metri di litorale tra concessioni a privati, Comune e non in concessione (spiagge libere).

In particolare: 1.014,88 metri in concessione al Comune di Finale Ligure (Spiagge Libere Attrezzate, Centro velico, Spiaggia Organizzata e Controllata del Malpasso, comprese Area Camper in concessione a Finale Ambiente (205 ml) e la pedana nei pressi del molo di Varigotti 3.319,99 metri di fronte mare libero (spiagge libere) pari a circa il 48.39%;2.526,12 metri di concessioni private pari a circa il 38,82%;

L'ampia disponibilità di spiagge libere nel numero di 40, permette a tutti di avere libero accesso al mare, stendere l’asciugamano, mettere l’ombrellone e fare il bagno; quest’ampia disponibilità porta anche risvolti negativi, tra cui le spese a carico del Comune per la pulizia e la gestione dei servizi essenziali (docce e bagni) oltre alla questione sulla sicurezza e l'ordine pubblico.

Nella passata stagione questa Amministrazione ha fatto il primo passo verso una migliore gestione degli arenili allestendo tre spiagge libere attrezzate di cui una destinata agli animali domestici, una centro velico e una per i portatori di handicap. Per l'allestimento sono state seguite le linee guida della Regione, garantendo il libero accesso, il salvamento, la pulizia e i servizi igienici gratuitamente con l'opportunità, da parte del gestore (nel nostro caso Finale Ambiente SpA), di rientrare parzialmente delle spese di investimento e gestione, con altri servizi a pagamento come l'affitto di ombrelloni e sdraio.

Questa ad oggi è l'unica possibilità per poter fornire maggiori servizi tra cui il salvamento, infatti i costi per questo servizio sono assai onerosi, ed altrimenti tra spese di gestione e di installazione sarebbe per le casse del Comune un solo grande salasso. Comunque con gli introiti provenienti da biglietto d’ingresso dalla spiaggia del

Malpasso e dai servizi a pagamento non si riesce comunque a rientrare dall'investimento.
Desiderio di questa Amministrazione sarebbe garantire maggiori servizi in tutte le spiagge libere tra cui il salvamento, che grande importanza avrebbe anche dal punto di vista occupazionale, ma per poter attuare tale idea è indispensabile trovare le risorse economiche.

Per la prossima stagione è in previsione la rivisitazione del piano di gestione degli arenili sulla base delle nuove esigenze maturate nel corso di questi anni.

Dopo le polemiche di questa estate, inerenti alla pratica del naturismo sulla spiaggia di Punta Crena con la relativa chiusura alla pratica del nudismo, questa amministrazione ha comunque valutata l’idea di riservare un discreto tratto di arenile a tale pratica. A breve saranno presi contatti con l’Associazione naturisti per una decisione condivisa. Oltre questo sono in previsione altre piccole ma utili iniziative per migliorare la fruizione delle spiagge: tra queste un opuscolo tascabile con foto ed indicazioni su dove sono e come sono le spiagge. In seguito sarà anche realizzata una versione per il web.

Quest'anno, inoltre, abbiamo dovuto fare i conti con una serie di circostanze sfavorevoli: le continue mareggiate che hanno influito, dilatandoli, sui tempi di allestimento degli arenili, anche in ragione di un anomalo fenomeno di erosione che ha repentinamente ridotto le superfici disponibili; problemi conseguenti la permanenza del cantiere per il rifacimento del lato ponente della passeggiata (zona Finanza), che di fatto ha impedito il programmato montaggio della strutture fino al mese di giugno inoltrato; le polemiche innescate in seguito al potenziamento dell’offerta pubblica, rivelandosi poi fondate sui costi d’investimenti, hanno in qualche modo condizionato l’avvio della stagione balneare.

Di fatto oggi abbiamo ottenuto un buon primo risultato, speriamo per la prossima stagione balneare 2008 di presentarci ai turisti con nuovi altri servizi a prezzi popolari per venire incontro alle problematiche di quanti hanno difficoltà economiche ma a cui non si può negare anche un solo giorno alla settimana di mare”.

L’Assessore al Demanio Marittimo
del Comune di Finale Ligure Bruno Zupo

 


“Le recenti mareggiate hanno messo in evidenza la precarietà dei nostri arenili e con essa la necessità impellente di ricercare una soluzione strutturale che, una volta realizzata, consenta di arginare il fenomeno dell'erosione. Negli anni scorsi, con il determinante contributo della Regione e dell'Associazione Bagni Marini, è stato finanziato un progetto di ripascimento stagionale di circa 500 mila euro, dei quali neanche la metà è stata spesa. Il ripascimento stagionale, cioè il riversamento di materiale in mare all'inizio di ogni stagione, non ha prodotto alcun beneficio ed anzi ha manifestato i suoi limiti soprattutto per l'eccessiva difficoltà a reperire materiali idonei.
La rigidità della normativa ed il carico di lavoro di chi deve rilasciare le dovute autorizzazioni, spesso ci ha impedito di riversare materiali che apparivano di buona qualità. In passato è stata ad esempio limitata la possibilità di riversare il materiale derivato dall'alveo dei torrenti, così come la sabbia estratta dall'accesso del porto turistico. Senza entrare nel merito di una normativa che tratta questi materiali come se fossero fanghi della Stoppani, l'unica certezza è che la procedura del ripascimento stagionale non può in nessun modo conciliarsi con le dinamiche costiere e neanche con quelle turistiche. Mentre circa 4000 mc di sabbia, che un laboratorio certificato ha stabilito essere idonea al ripascimento, giacciono inutilizzati in un luogo di stoccaggio, la spiaggia della "finanza" è stata ingoiata dal mare e gli stabilimenti balneari limitrofi hanno ridotto del 30 - 40 % la loro superficie.
In questo contesto l'unica soluzione possibile è quella di un intervento strutturale, che sia pienamente condiviso da tutte le parti in campo e sui cui possano essere ricercati i necessari finanziamenti. Nei mesi scorsi abbiamo allacciato rapporti con l'Università e con alcuni studi professionali, avendo però  a disposizione per ora solo alcune ipotesi. L'associazione bagni marini  ha  presentato uno studio di fattibilità molto interessante, che prevede l'impiego di grossi "tubi" in tessuto che andrebbero riempiti di sabbia e disposti in modo perpendicolare lungo la costa. Il progetto è molto suggestivo e nei prossimi giorni verificheremo alcuni interventi simili effettuati in altre parti d'Italia. Il costo stimato, per il solo arenile di Finalmarina, varia dai 2 ai 4 milioni di euro che, pur contando sulla piena disponibilità dei bagni marini disposti ad un cofinanziamento, impongono una meditata scelta e soprattutto il reperimento di fondi sovracomunali.
Nell'immediato, contando sulla disponibilità della Regione, impiegheremo i fondi residui destinati al ripascimento stagionale per la sistemazione dei moli di Finalpia e Varigotti, nella certezza di svolgere un'opera utile, ma certamente insufficiente. L'Associazione Bagni Marini richiede un intervento strutturale entro il 2008, non so se questo sarà possibile, ma certamente entro pochi mesi dovrà essere disponibile un progetto sul quale ricercare i necessari finanziamenti. L'unica cosa ovvia è che non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo, qualunque soluzione adottata richiederà infatti almeno un decennio per essere realizzata”.

L’assessore ai Lavori Pubblici
del Comune di Finale Ligure Massimo Gualberti

 

COMUNE FINALE LIGURE


8/9/2007 Nuovo regolamento edilizio Finale cambia dopo 45 anni
via libera dalla regione

ENTRERÀ in vigore entro fine settembre, il nuovo regolamento edilizio che andrà a sostituire quello ancora vigente, risalente al 1962.
a Regione Liguria ha infatti appena approvato il documento proposto dall'amministrazione Richeri, apportando solo alcune osservazioni tecniche, di cui il consiglio comunale prenderà atto nella prossima riunione che, molto probabilmente, verrà convocata intorno al 20 settembre.
Intanto lunedì, dopodomani, il regolamento sarà oggetto di discussione in Commissione edilizia.
Tra le principali novità, emerge il divieto per i locali a piano terra, inseriti nei centri storici e prospicienti le vie e le strade pubbliche, di ospitare sale gioco, agenzie di scommesse, agenzie immobiliari o d'affari, uffici, studi professionali e tanto meno banche o sportelli bancomat.
Saranno inoltre bandite dai centri storici l'apertura di altre attività artigianali che possano creare disturbo dal punto di vista dell'inquinamento acustico, come nel caso delle officine meccaniche.
«Il nuovo regolamento edilizio - ha precisato l'assessore all'urbanistica Giovanni Ferrari -è stato redatto per assicurare una maggiore tutela dei centri storici che dovranno mantenere una destinazione strettamente commerciale.
Un atto doveroso per salvaguardare l'immagine turistica della nostra località». Una filosofia in linea con la politica dell'amministrazione che, già nella redazione del nuovo PUC, aveva inserito l'impossibilità di trasformare locali a piano terra destinati a diventare seconde case.
Ma il nuovo regolamento edilizio porrà fine anche alla presenza di parabole ed impianti di condizionamento sui tetti e sui terrazzi e dovranno sparire, così come i fili elettrici dalle facciate degli edifici cittadini.
S. An.

IL SECOLO XIX

 

1/9/2007 Il sindaco difende Varigotti


All’indomani dell’affissione dei cartelli sulla spiaggetta di Punta Crena per vietarne l’utilizzo da parte dei naturisti, e a una decina di giorni dalle diatribe sull’atteggiamento poco conciliante con la clientela che sarebbe tenuto da alcuni negozianti, e sull’ipotesi dello spostamento a monte dell’Aurelia, il sindaco di Finale, Flaminio Richeri, interviene per mettere la parola fine alle polemiche che hanno a lungo tenuto banco sotto il sole della cittadina rivierasca.
«Leggendo le esternazioni ferragostane di alcuni turisti vip di Varigotti - esordisce il primo cittadino - se ne ricava l’immagine di un Borgo abbandonato al declino, sporco, amministrato da un manipolo di incapaci, e popolato da commercianti arruolabili tra i ladroni di Ali Baba. Non è così. Il tedio estivo induce i soliti noti ad argomentare, spesso in maniera inesatta, in merito allo splendido Borgo Saraceno. Mentre molti turisti, esercenti e residenti di Varigotti usano i canali normali per segnalare disservizi, per protestare, per proporre soluzioni, collaborando in questo modo con chi ha l’onere e l’onore di amministrare, altri si affidano alla carta stampata per fare un po’ di rumore, esibire soluzioni magiche per problemi di difficile approccio, dare una immagine falsa di un luogo di villeggiatura amato da molti, che se così e rimasto nei secoli, è solo grazie alla volontà, e alla professionalità di chi vi è nato e di chi vi ha risieduto o lavorato, cercando di dar corpo al proprio amore per un luogo». «Contraddire con prove alla mano le inesattezze esternate - continua Richeri - occuperebbe troppo spazio, ma affronterei volentieri un dibattito pubblico con chi ha le ricette magiche, dando voce ai tanti che, come me, si sono sentiti un po’ offesi e umiliati per quanto detto in questi giorni.Varigotti è incantevole, e lo resterà perché così vogliono i varigottini, questa Amministrazione e questo sindaco. E la stessa sarà la volontà di chi verrà scelto dai cittadini per amministrarla in futuro».
Infine, un’ultima stoccata: «Un suggerimento a chi propone di chiamare il Gabibbo. Lo faccia pure, ma non è così che aiuterà a risolvere i problemi.Forse mettendosi in gioco, candidandosi ad amministrare e trovando il consenso della maggioranza dei finalesi, avrà modo di dimostrare di quanto è capace».

LA STAMPA

 

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