Home

 fonti ufficiali:

    Comune Finale ligure  

24 ore di notizie sulla provincia > IVG.it - SAVONANEWS.it

 

 

28/9/2008 Varigotti, l'ex Panorama diventa un condominio
la struttura fu realizzata negli anni settanta

Si è concluso l'iter istruttorio con il riconoscimento che la residenza Panorama di Varigotti è ora un condominio di 16 alloggi. L'edificio era stato costruito negli anni '70 con destinazione alberghiera ma, alla fine del decennio successivo fu messo in vendita. I nuovi proprietari che presentarono la domanda per la trasformazione in Rta. Di fatto, la struttura non ha mai aperto come tale, anche a seguito del sopralluogo effettuato dal settore turismo della Provincia per la classificazione alberghiera. Fu certificato che la struttura non aveva caratteristiche tali da poter essere definita alberghiera, ma si trattava di fatto, già allora, di alloggi, ognuno già venduto ad altri soggetti privati.
Il Comune aveva già intrapreso, prima del 2003, la pratica di abuso edilizio che fu stoppata dall'uscita del condono per chi aveva ultimato i lavori illeciti di trasformazione entro il 30 marzo 2003, dando la possibilità di presentare la domanda di condono entro il 31 dicembre dello stesso anno. Possibilità colta al volo dai proprietari.
«Non potevamo in alcun modo opporci a tale richiesta, che era in linea con tutti i parametri richiesti dal condono» ha detto l'assessore Giovanni Ferrari.
Diverso è stato l'iter a cui è stata soggetta la pratica di trasformazione del Lido di Pia, da Rta in alloggi.

 

Silvia Andreetto


 

19/9/2008 Varigotti, convegno sulle radici cristiane dell’Europa

 

“Le radici cristiane dell’Europa” è il tema del convegno internazionale in programma questa sera, venerdì 19 settembre, alle ore 21,15, nella chiesa parrocchiale di san Lorenzo in Varigotti. Parteciperanno monsignor Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i laici, e l’onorevole Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo.
Il convegno intende approfondire il richiamo che l’attuale Papa fa spesso all’eredità spirituale dell’Europa: “Un’identità storica, culturale e morale - scrive Benedetto XVI - costituita da un insieme di valori universali, che il Cristianesimo ha contribuito a forgiare, acquisendo così un ruolo non soltanto storico, ma fondativo nei confronti dell’Europa”.
L’organizzazione è a cura dell’associazione “Cara beltà”, legata al movimento ecclesiale Comunione e Liberazione. L’associazione, nata a Varigotti con sede presso la casa per ferie San Francesco, è nata dal desiderio di recuperare il patrimonio spirituale ed educativo di don Luigi Giussani che già negli anni ‘50 aveva eletto la frazione di Finale Ligure come sede ideale delle sue proposte formative per i giovani. Il nome dell’associazione s’ispira ad una celebre poesia di Leopardi, spesso citata da don Giussani, e rimanda all’educazione alla bellezza che il sacerdote seppe coltivare con immutata passione.

 

16/9/2008 Apertura ex colonia Cremasca, è giallo
Per la Colonia si parla di trasformazione in albergo tradizionale ma l'unica domanda è di casa-vacanze

Potrebbe sciogliersi oggi l'enigma sulla data di apertura dell'ex colonia Cremasca, affacciata sul porto di Capo San Donato, che potrebbe rappresentare un valore aggiunto al settore turistico-ricettivo cittadino.
Proprio questa mattina, infatti, è in programma l'incontro tra l'amministrazione comunale finalese e la proprietà della struttura che, sebbene da circa due anni sia completamente ristrutturata, non ha ancora aperto i battenti.
Numerose sono state le ipotesi di utilizzo, ma nessuna ha mai avuto corso. L'ultima richiesta da parte dell'Opera Pia, proprietaria dell'immobile, risale alla scorsa primavera ed era volta a destinare l'ex colonia invece che a una casa per ferie a una vera e propria struttura alberghiera. Richiesta accolta dall'amministrazione, a condizione che venissero realizzati parcheggi pertinenziali.
Nell'ultima settimana le imposte della struttura sono state aperte e si è notato un andirivieni di operai addetti al completamento degli arredi interni. Ma in Comune non risulta siano stati depositati atti diversi da quelli ultimi che prevedevano che la struttura venisse destinata a casa per ferie.
«L'ultimo contatto con la proprietà risale a prima dell'estate, quando ci era stato chiesto se potevano destinare la struttura ad albergo tradizionale - ha detto Giovanni Ferrari, assessore all'Urbanistica - Domanda che avevamo accolto, a patto che realizzassero parcheggi pertinenziali alla struttura per dare un adeguato servizio alla clientela e respingendo la richiesta di semplice monetizzazione dei posti auto». Questa mattina, potrebbe dunque essere la volta buona, con lo sblocco di una situazione da troppo tempo stagnante.
Intanto l'amministrazione Richeri sta lavorando con l'associazione albergatori per aggiornare, in base alla legge regionale Ruggeri, il piano comunale sulle strutture ricettive già delineato nel nuovo Puc. Sembra che però non possa essere bloccato l' iter di trasformazione in residence dell'hotel Principe e Bristol di Finalpia.
«Si tratta infatti di due domande presentate prima dell'approvazione della legge Ruggeri che non ha valore retroattivo e non potrà bloccare la richiesta dei privati di convertire la propria struttura - ha concluso Ferrari - Prima delle legge regionale non c'era differenza tra hotel e residence».
Il Comune di Finale aveva già previsto la trasformazione dell'hotel Orizzonte, a Finalmarina, chiuso da almeno 15 anni; del Ricky a Varigotti e dell'albergo Al Molo a Finalpia, per cui è prevista la demolizione e la ricostruzione sull'Aurelia per aprire la visuale dalla passeggiata verso il Castelletto. L'albergo è stato già venduto dagli ex proprietari ma, per dare corso alla previsione del Puc, l'amministrazione comunale dovrà prima approvare il nuovo piano delle strutture alberghiere.


 

12/9/2008 Frana, Finale tira le somme

 

Quasi 200 mila transiti in meno di veicoli a Varigotti nei circa 5 mesi di chiusura della via Aurelia a causa della frana a Capo Noli. E’ uno dei dati contenuti nella relazione inviata dall’amministrazione comunale al Direttore Regionale dell’Agenzia delle entrate. L’obiettivo è di far risarcire, anche sotto forma di sgravi fiscali, le decine di attività turistiche e commerciali che hanno subito un calo anche del 50 per cento degli incassi per il mancato transito di mezzi e persone. A sollevare la polemica era stato Fabrizio Fornasiero, di Varigotti Insieme, che aveva chiamato in causa anche le associazioni di categoria. Gli risponde il sindaco Flaminio Richeri: «Mi spiace molto per il grido di dolore che giunge da parte del presidente di Varigotti Insieme, in quanto posso assicurare che da parte mia la consapevolezza sulla gravità di quanto accaduto è piena, e l’impegno per cercare di agevolare le aziende che si trovano in difficoltà è costante. Non essendo persona che ama annunciare prima di ottenere, non ho mai reso pubbliche le varie iniziative che sto portando avanti, anche se, a voce, ho sempre tenuto informati i rappresentanti di categoria e in particolare, Fornasiero». Aggiunge Richeri: «A seguito di un incontro con l’Agenzia delle Entrate, ho inviato a tale ente una relazione su quanto accaduto, segnalando quale sia stata l’entità del danno subito dalla rete commerciale e ricettiva. So che nei prossimi giorni sarà convocato dal Direttore dell’Agenzia l’Osservatorio Regionale per discutere il problema del Finalese e individuare eventuali iniziative a sostegno delle attività colpite dalla crisi legata all’interruzione del traffico sull’Aurelia. Nel documento ho evidenziato anche alcuni dati obbiettivi che possono fungere da indicatori della flessione dell’attività realmente verificatasi, come ad esempio il fatto che, calcolando la differenza dei transiti sulla tratta autostradale Spotorno-Finale tra il primo semestre 2007 ed il primo semestre 2008, si possano stimare in circa 190 mila i transiti automobilistici venuti a mancare sulla parte di Aurelia che congiunge Finale a Noli». Termina il primo cittadino: «Vogliamo rassicurare le attività sul fatto che l’Amministrazione sta mettendo in atto iniziative a loro favore. Malgrado l’impressione del presidente di Varigotti Insieme, nessuno si senta abbandonato».
Aggiunge il presidente dell’Ascom Fabrizio Fasciolo: «Ci dispiace di questo attacco gratuito di Fornasiero. Siamo sempre stati informati delle azioni fatte dal sindaco, e personalmente ho riferito l’iter procedurale proprio a Fornasiero».

LA STAMPA

 

 

10/9/2008 “Varigotti è stata dimenticata”

 

Nessun risarcimento, neanche sotto forma di sconto fiscale, per le attività commerciali e turistiche «colpite» per 5 mesi dalla chiusura della via Aurelia fra Noli e Varigotti in seguito alla frana che si è abbattuta a metà gennaio a capo Noli. Ad analizzare il problema è Fabrizio Fornasiero, presidente di Varigotti Insieme che chiama in causa le associazioni di categoria.
Spiega: «Valutando gli aspetti economico-commerciali ad oggi, non si può far a meno di constatare come la chiusura della via Aurelia protrattasi da gennaio a metà giugno, abbia influito pesantemente sulle attività commerciali. La stagione estiva non ha certamente potuto compensare, soprattutto per le attività commerciali che coraggiosamente tengono aperto tutto l’anno, gli effetti negativi dei primi sei mesi, caratterizzati da un vero e proprio crollo commerciale. Lo stato di disagio che le amministrazioni di Finale e Noli hanno concordemente constatato nel Consiglio comunale congiunto svoltosi a Varigotti a maggio non ha però ottenuto la giusta considerazione dagli enti competenti a causa di tempi e modi poco incisivi adottati dalle stesse amministrazioni comunali».
Aggiunge: «La nostra associazione, come portavoce del comparto turistico-commerciale di Varigotti ha più volte richiesto il sostegno dell’amministrazione comunale al fine di potersi vedere almeno riconoscere la non applicabilità degli studi di settore. A tal proposito con l’incarico di presidente di Varigotti insieme, ho avuto numerosi colloqui con il sindaco che si è messo a disposizione per fare tutti quanto in suo potere. Ad oggi purtroppo però nessuna risposta è pervenuta e i commercianti continuano a rimanere nell’incertezza assoluta». Conclude Fornasiero: «Appare assai discutibile l’atteggiamento delle associazioni di categoria, associazioni che avrebbero dovuto essere le prime a sostenere e a far valere a viva voce le richieste del comparto commerciale. Le associazioni di categoria hanno, infatti, come priorità la tutela del settore che rappresentano ed in quest’occasione avrebbero dovuto essere a fianco delle amministrazioni comunali, supportandone le richieste. Il comparto commerciale-turistico continua ad attendere una risposta con la speranza che chi ha le competenze specifiche anche da un punto di vista fiscale, non sia più un semplice spettatore. Ringraziamo per la comprensione ed il sostegno morale dimostratoci, ma vorremmo azione ed incisività». Anche a Noli e Finalpia c’è chi ha lamentato un calo del giro d’affari durante i 5 mesi di blocco dell’Aurelia ma non ci sono dubbi che la zona veramente penalizzata è quella di Varigotti. Ci sono attività che hanno denunciato un calo del giro d’affari del 70%.

LA STAMPA

 

 

8/9/2008 Finale, segni di degrado ambientale sull’altopiano delle Manie

 

Degrado, abbandono e segni d’inciviltà sull’altopiano delle Manie. Durante alcuni controlli sul territorio finalese, il nucleo di vigilanza delle guardie particolari giurate e gli attivisti del WWF di Savona hanno individuato, in particolare dietro alla zona dei prati Ferrin, la presenza di rifiuti di vario genere derivanti da pic-nic e resti di fuochi accesi in aree con vegetazione ad elevato rischio incendi.
Agli enti competenti il WWF chiede maggiore attenzione e la formulazione di una disciplina per la fruizione dell’area, con potenziamento delle attività di sorveglianza in modo che vengano ridotti l’abbandono di rifiuti, l’accensione di fuochi, le soste e i transiti di mezzi a motore nei prati e nei boschi.
“Una vera situazione di abbandono - commenta il presidente del WWF Liguria, Marco Piombo - La presenza di rifiuti abbandonati e sparsi nei prati, i resti di fuochi liberi, la presenza di piste nei boschi e nei prati utilizzate da mezzi a motore stanno trasformando l’altopiano delle Manie in ‘luogo abbandonato e privo di regolamentazione’. L’altopiano delle Manie è un Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.), presenta una notevole varietà di habitat mediterranei e di specie animali e vegetali rare o esclusive ed è confinante con territori oggetto di espansione turistica ed insediativa”.

I

 

7/9/2008 Sequestrato allevamento alle Manie

 

Un allevamento di pecore e capre di proprietà di Piera Rebagliati situato in località Grè alle Manie sulle alture di Finale è stato sequestrato per gravi motivi di igiene e di profilassi. L’ordinanza di sequestro è stata firmata nei giorni scorsi dal sindaco di Finale Flaminio Richeri a seguito degli accertamenti eseguiti alla fine di agosto dal medico Ugo Gravano che hanno riscontrato come l’allevamento sia stato contagiato da un virus che ha scatenato la malattia letale per gli animali ma che non è trasmissibile all’uomo.

LA STAMPA

 

6/9/2008 Ripetitore Mediaset a Capo San Donato


Sarà posizionato nel porticciolo turistico di Capo San Donato, vicino al «faro rosso», il nuovo ripetitore televisivo delle reti Mediaset. Con questa soluzione dovrebbe essere superato il problema della ricezione dei canali tv via etere nella zona di Varigotti. I disservizi televisivi avevano provocato, nel passato, numerose lamentele da parte dei residenti della zona.

 

Ls

 

 

6/9/2008 Salta la linea elettrica Varigotti senz'acqua

SONO STATI i fulmini, a seguito del forte temporale, che si sono scatenati sul Finalese e Pietrese nella nottata di giovedì a far saltare la linea elettrica e quindi la centralina che permette di erogare l'acqua a Varigotti e a Finalpia, lasciando così di nuovo i rubinetti asciutti dalle ore 6 alle ore 10 di ieri mattina. «Essendo nel 2008, sarebbe auspicabile che quando avvengono disguidi di questo genere si trovasse un modo per poter avvertire magari tramite sms gli utenti. A maggior ragione in una zona turistica come Varigotti, dove la mancanza dell'acqua, per vari motivi, si registra con molta frequenza creando disagi notevoli ai cittadini ed anche alle tante attività commerciali e alberghiere». Sempre gli stessi fulmini, nella notte di giovedì, hanno fatto bruciare un palo della rete elettrica per l'illuminazione pubblica a Borgio Verezzi, in via Matteotti ed a Loano, in via Boccaccio.

 

S

 

 

4/9/2008 Le antiche giostre vanno in letargo

ai Sofia! Dai che ce la fai a prendere la coda!», esclama il giostraio incoraggiando una bimba di tre anni con un bell'abitino a fiori. Seduta sul cavallino rosa, Sofia ha paura di cadere e sta aggrappata a papà. Lentamente, la giostra si mette in movimento. La coda sfiora il viso di Sofia, senza nemmeno avvicinarsi ai ragazzini più grandi e agguerriti. Soltanto dopo alcuni tentativi, e con un piccolo aiuto del genitore, Sofia riesce ad afferrarla e si apre in un sorriso. Poco più in là c'è la sorella Federica di otto anni. I capelli biondi e lisci, un paio di jeans corti e una camicetta bianca. L'aria da birba e un pizzico di tristezza: è l'ultima sera alle giostre, domani si torna a Torino. Manca poco a metà settembre: tra qualche giorno la scuola ricomincia. E qui, a pochi metri dal parcheggio dell'hotel Plaza di Varigotti, è quasi ora di sbaraccare. 48 anni compiuti da poco, Valter Cappa si sposterà ai bagni Garibaldi di Finale Ligure, dove monterà gli scivoli gonfiabili poco lontano dalle giostre del fratello Candido. Fino a primavera i cavallini di Valter staranno invece in magazzino. «Hanno più di trent'anni, ho ereditato il mestiere da mio padre Sergio e dal nonno Enrico che, originario di Casale Monferrato, aveva cominciato a Torino nel 1946, per trasferirsi tre anni dopo in Liguria: d'estate stavamo al mare, nel resto dell'anno si andava in giro per il nord Italia. E' in questo girovagare che, ai baracconi di Alessandria, ho conosciuto mia moglie Antonella», racconta spegnendo l'ennesima sigaretta. Pur essendo una persona mite, anche Valter ha vissuto un momento di ribellione, prendendo le distanze dalla professione di famiglia: «Ho lavorato tre anni in un bar a Final Pia ed è stato il periodo peggiore della mia vita! Avere a che fare con i bambini è molto meglio, sono innocenti e spontanei, ti rimettono in pace con il mondo e ti fanno divertire». Un tempo il mestiere era anche redditizio, ora il settore è in crisi: una giostra di medie dimensioni costa 150mila euro, il fisco concede un regime forfettario ma le spese - in particolare l'affitto del terreno del demanio e la corrente elettrica - incidono parecchio sul bilancio. E poi invogliare i piccoli clienti è meno facile di un tempo, anche se Valter ha indubbiamente un bel modo di fare e soprattutto una buona dose di ironia. «Il costo della vita aumenta, i divertimenti rientrano tra le cose superflue e per questo cerco di tenere i prezzi bassi: un giro costa soltanto un euro, decisamente meno rispetto all'euro e trenta di maggior parte della Liguria», spiega. «Rispetto a vent'anni fa, non va poi sottovalutato il fatto che oggi i miei cavallini sono in concorrenza con i videogiochi e tanti altri passatempo». A fare da tramite tra il giostraio e i bambini è la mucca Carolina, un vecchio pupazzo di plastica a cui Valter attacca una coda di pelo che muove in continuazione con una cima. La usa con sapienza, cercando di avvicinarla in modo tutt'altro che casuale ma senza manipolare l'esito: «E' la mia compagna da quarant'anni, chi riesce ad afferrarla vince un giro gratis». Prendere la coda è un momento di grande entusiasmo, un'iniezione di fiducia in se stessi e, per Sofia e per tanti altri bambini, il modo migliore per chiudere le vacanze. Vacanze che stanno per finire anche per i due figli di Valter. 13 anni, Alberto ha un'espressione da adulto e aiuta papà ritirando i biglietti, con fare professionale e senza attaccare bottone con i piccoli turisti. Roberta di anni ne ha invece soltanto sei ma sale e scende dalla giostra in movimento come un'acrobata, incurante degli avvertimenti: «Lo faccio sempre!». A vederli all'opera sembrerebbe che la quarta generazione di giostrai si stia già preparando!

 

LA STAMPA

 

 

1/9/2008 «L'illuminazione è troppo forte danneggia ambiente e animali»

 

La decisione di illuminare di un tratto delle falesie di Capo Noli ha scatenato le proteste di numerose associazioni ambientaliste. Dopo le voci contrarie di Wwf e Ceda, si esprimono nella stessa direzione anche i rappresentanti dei Verdi del Finalese.

“Alle proteste” dichiarano la coordinatrice Simona Simonetti ed il portavoce Gabriello Castellazzi, “è seguito un silenzio assordante delle amministrazioni pubbliche responsabili: Provincia di Savona, Comune di Noli e Comune di Finale Ligure. Probabilmente c’è un grande imbarazzo a giustificare il grave errore.”

“Il Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico (Ptcp) approvato di recente dalla Provincia di Savona” proseguono, “parla chiaro in molti suoi capitoli; Rete Natura 2000 e tutta la documentazione allegata al Sito di Interesse Comunitario (SIC) Finalese indicano come l’illuminazione delle falesie sia un’azione sbagliata. La parete alta oltre 200 metri, a picco sul mare, ospita  rari animali protetti tra i quali il falco pellegrino e il gufo reale. Il potente impianto di illuminazione notturna  li disturba fortemente e  potrebbe comprometterne le future nidificazioni.”

“La Direttiva 92/43/CEE (nota come Rete Natura 2000) prescrive un complesso di misure necessarie per mantenere o ripristinare gli habitat naturali e le popolazioni di specie , fauna e flora selvatiche, in uno stato soddisfacente. Lo scopo della direttiva è contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali. Lo  Stato Italiano  con D.P.R.357/1997 ha recepito i contenuti della sopraccitata direttiva. La presenza di corpi luminosi che disturbano la fauna, viene trattata specificatamente dal disposto dell’articolo 5 comma 1 lett d) della direttiva 79/409/CEE che vieta il disturbo deliberato alla fauna aviaria in genere, ed in particolare durante il periodo di riproduzione. La Regione Liguria, con l.r. 22/2007 (testo unico in materia di energia), stabilisce inoltre alcuni divieti in materia di inquinamento luminoso.”

“Addirittura” proseguono gli esponenti dei Verdi del Finalese, “la forte illuminazione posta in atto dalla Provincia e dai comuni di Noli e Finale Ligure, in violazione alla normativa citata, potrebbe presentare degli aspetti di reato penale per effetto del maltrattamento posto in essere a danno della fauna. Tante volte abbiamo sentito ripetere da amministratori provinciali e comunali come il Parco del Finale non sia necessario perché vengono già oggi rispettate le norme vigenti di tutela del territorio: clamorosa bugia! Già sedicenti ambientalisti sono scesi in campo dicendo che le luci allontanerebbero i gufi rendendo quindi meno pericoloso il transito notturno delle automobili. Affermazione palesemente assurda, che assomiglia più a una barzelletta. Altri affermano che tali luci sono suggestive per un paesaggio notturno, affermazione che trova molti consensi, ma che non tiene conto di due aspetti: il danno ambientale sopraccitato e la compatibilità energetica, ovvero lo spreco di rilevanti quantità di energia. Si vuol forse proporre anche l’illuminazione a giorno dell’Isola di Bergeggi o dell’Isola Gallinara? Dove sono tutti i buoni propositi di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso?”

“I Verdi finalesi” concludono, “visto che le associazioni ambientaliste sono rimaste fino ad ora inascoltate, stanno predisponendo una denuncia circostanziata da indirizzare alla autorità competenti affinché si ritorni nel più breve tempo possibile al rispetto della legge.”

 

 

Illuminazione notturna a levante di Malpasso

 

 





 

 

 

2008:  ago - lug - giu - mag - apr - mar - feb - gen | 2007: dic - nov - ott - set - ago - lug - giu - mag - apr - mar - feb - gen | 2006dic - nov - ott - set - ago - lug - giu - mag - apr - mar -  feb - gen  | 2005: dic - nov- ott- agolug- giu      

 

HOME   |  CONTATTACI  | MAPPA DEL SITO