27/2/2009 Varigotti esclusa dai contributi
la polemica
«Non è possibile che Finale debba essere tra le città escluse dai
finanziamenti regionali. Forse, se si fosse istituito un ufficio
apposito, con personale esperto, che si occupi solo di presentare al
meglio le richieste di finanziamento, qualche volta li prenderemmo anche
noi». È quanto ha dichiarato Fabrizio Fornasiero, presidente di
"Varigotti Insieme", a seguito del mancato finanziamento per il molo di
Varigotti. «Anche per quanto riguarda la passeggiata a mare,
l'amministrazione comunale non è stata così decisa da fare pressioni
tali in Regione da poter arrivare a realizzarne una nuova, attesa da 20
anni - ha aggiunto -. Siamo stanchi dell'atteggiamento della Regione che
a Varigotti non permette alcun intervento». Ma Fornasiero si dice
amareggiato anche per la mancata risoluzione dell'utilizzo delle ex aree
ferroviarie. Dura la replica del sindaco Flaminio Richeri:
«Innanzitutto, Fornasiero non sa l'entità dei finanziamenti ottenuti
finora. Per il molo di Varigotti, la nostra richiesta era di 100 mila
euro e per tutta la Liguria ne sono stati stanziati 400 mila. Se
avessero finanziato il nostro intervento, non sarebbe restato nulla per
gli altri. E comunque, parlare in maniera qualunquistica non depone a
favore di chi vuole fare l'amministratore». Ed aggiunge: «Inoltre ci
siamo già attivati per formare un funzionario che avrà il compito di
seguire i finanziamenti europei, più complicati da conoscere».
IL SECOLO XIX
24/2/2009 Ora i cittadini chiedono un rimborso sulle bollette
Il rimborso delle bollette dell’acquedotto potabile per il periodo in
cui l’erogazione dell’acqua è stato irregolare e soprattutto nelle
settimane in cui dai rubinetti sgorgava acqua salmastra o sporca. E’ in
sostanza quanto chiedono al Comune di Finale i firmatari di una
petizione depositata nei giorni scorsi a palazzo civico. Il problema si
è ripetuto in più occasioni soprattutto negli ultimi 8-9 mesi a Finalpia
e Varigotti. C’è già stato un incontro fra il Comune l’Assoutenti e
l’associazione degli amministratori di condominio per studiare una
formula di rimborso delle bollette, in particolare a chi ha subìto dei
danni dall’acquedotto. Spiega l’assessore Massimo Gualberti: «Sono già
stati appaltati i lavori di sostituzione e potenziamento delle condotte
idriche in via Barabina, via Cadana e via Conti Vacca a Finalpia, e i
sondaggi per la realizzazione (entro l’estate) del nuovo pozzo nella
Valle Sciusa. Entro lo stesso periodo sarà realizzato il nuovo locale
tecnico per l’acquedotto di Finalpia, entro il quale troveranno spazio i
sollevamenti, la nuova cabina elettrica e le attrezzature
elettromeccaniche per la distribuzione, secondo le necessità del
momento, dell’acqua emunta dai vari pozzi e dalle interconnessioni con
la sorgente del Martinetto e della rete di Finalmarina».
LA STAMPA
24/2/2009 Niente soldi dalla Regione il molo resta zona a
rischio
delusione a varigotti
Il Comune potrà effettuare solamente lavori parziali con propri fondi
La Regione non ha finanziato, attraverso i fondi riservati alla tutela
degli arenili, l'intervento necessario per ripristinare il molo di
Varigotti, spaccato in tre parti prima dell'estate e poi spazzato via
dalla mareggiata di fine novembre. Centodiciassette mila euro è
l'impegno di spesa necessario per finanziare il progetto di sistemazione
complessiva del molo. E così all'amministrazione Richeri, che aveva
chiesto un aiuto economico all'ente regionale, non resta ora che
limitarsi a sistemare la parte emersa del molo, al fine di permettere ai
turisti, ma anche ai varigottesi, innamorati del loro molo, di
percorrerlo a piedi come è tradizione.
Erano stati gli stessi cittadini, lo scorso novembre, durante la
consueta riunione pubblica organizzata dall'amministrazione comunale, a
chiedere a gran voce la sistemazione del molo.
«Il nostro intento era finalizzato a intervenire in maniera complessiva
per risolvere sia il problema della sistemazione del molo in superficie
per riaprirlo ai pedoni, sia della parte sommersa, oggi completamente
danneggiata dalle numerose mareggiate di quest'inverno - ha sottolineato
l'assessore ai lavori pubblici Massimo Gualberti - Un fatto,
quest'ultimo, che si ripercuote negativamente sulla salvaguardia
dell'arenile che la presenza del molo dovrebbe svolgere». E aggiunge:
«Per questo motivo avevamo aperto un duplice canale di finanziamento,
sia attraverso i fondi riservati alla tutela delle spiagge, sia con la
richiesta dei finanziamenti a seguito del riconoscimento dello Stato di
calamità naturale allo Stato, che era stato accolto».
Nulla però si sa sa di questi finanziamenti e così il Comune dovrà
rimboccarsi le maniche e far saltare fuori dal bilancio di previsione,
ancora da approvare, i soldi necessari almeno per risistemare in
superficie il camminamento sul molo.
«È indispensabile intervenire entro l'estate - ha sottolineato Gualberti
- Ed è per questo motivo che, ci limiteremo a un intervento molto più
ridotto di quanto previsto e per di più non solo non sarà risolutivo, ma
si tratterà in pratica di buttare via i soldi spesi. Infatti senza
sistemare la parte sommersa, anche quella emersa alla prima mareggiata
diverrà nuovamente pericolosa. Nonostante questo dobbiamo almeno
salvaguardare i passanti che, a oggi, non possono camminare sul molo per
l'estrema pericolosità del posto».
Sempre con fondi propri l'amministrazione dovrà risistemare la
passerella pedonale che collega la passeggiata del Castelletto con il
porto di Capo San Donato, crollata in alcuni punti sempre a seguito
delle mareggiate.
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
19/2/2009 Richeri scommette sulla continuità
Richeri sta lavorando per la sua lista che, tra le new entry, dovrebbe
registrare l'ingresso di Franca Ottonello, responsabile dell'AVO
finalese, Michela Rosselli Rosa dell'hotel Albatros di Varigotti e
l'ormai ufficiale conferma di Angelo Berlangieri, ex assessore al
Turismo ed attuale direttore dell'Agenzia regionale per il turismo. «Ho
già incontrato quasi tutte le forze politiche e siamo già a buon punto
del programma elettorale - ha detto il sindaco Richeri - che
presenteremo verso fine marzo. Sarà comunque un programma di
prosecuzione con qualche elemento nuovo». Ieri sera la lista civica di
Franco De Sciora ha incontrato il PD: «Siamo comunque già molto avanti
col programma e abbiamo già individuato la maggior parte dei nomi che
comporranno la lista. Vedremo come andrà il confronto». Viene intanto
confermata la lista del Partito dei lavoratori, che corrono da soli.
«Siamo preoccupati per il destino del popolo della sinistra e le derive
xenofobe e reazionarie di una dittatura mediatica e affaristica che non
conosce ostacoli nel nostro Paese - ha detto Matteo Piccardi del Partico
comunista dei lavoratori di Finale e Pietra -. Invitiamo i compagni di
Rifondazione e del Pdci a mettere in discussione, sin dalle prossime
amministrative, le scelte strategiche della loro dirigenza». Intanto,
l'Associazione degli albergatori di Finale si tira fuori dalla bagarre
preelettorale: «Confermiamo la nostra autonomia e il nostro compito
istituzionale legato allo sviluppo del turismo e delle imprese - ha
dichiarato il presidente, Paolo Tedeschi -. Il turismo resta l'obiettivo
della politica economia della città».
S. An.
IL SECOLO XIX
16/2/2009 Finale: la Milano-Sanremo passerà sull'altopiano delle
Manie
L'edizione del centenario della Milano-Sanremo, in programma il 21
marzo, tornerà a transitare sull’altopiano delle Manie. La conferma è
arrivata dall’organizzazione dopo le richieste inoltrate anche dai
Comuni di Noli e Finale Ligure. In quest’ultima località sarà fatto un
ulteriore tentativo di modifica del percorso nel tratto di Finalpia.
L’obiettivo è far accedere all’Aurelia i corridori non dall’incrocio
all’altezza dell’ex camposanto ma da via Santuario facendo quindi
transitare i concorrenti sul vecchio ponte del torrente Sciusa in
direzione levante-ponente.
SAVONANEWS
11/2/2009 Allo studio rimborsi ai cittadini per l’acqua
salmastra
Chi ha subito danni in casa per l’erogazione di acqua salmastra o
torbida dal civico acquedotto di Finalpia e Varigotti potrà essere
rimborsato. E’ quanto è emerso dall’incontro di ieri in Comune a Finale
fra l’amministrazione Richeri ed i rappresentanti di Assoutenti (Gian
Luigi Taboga) e degli amministratori di condominio (Ivano Rozzi). I
disagi si sono ripetuti in questi giorni. Il problema di fondo sono le
infiltrazioni di acqua di mare nei pozzi alla foce dello Sciusa. La
nuova fonte del Martinetto inoltre, in presenza di forti piogge, si
intorbidisce. A breve termine il Comune ha studiato nuove soluzioni,
sono in corso gli scavi per la ricerca di nuove falde. Il Comune sta per
chiudere un accordo con privati per la fornitura di acqua potabile in
caso di emergenza. Commenta Gianluigi Taboga dell’Assoutenti:
«L’amministrazione si rende conto dei disagi, per la salinità e torbida
dell’acqua. I provvedimenti tampone previsti non sono definitivi.
Abbiamo fatto presente le difficoltà patite da molte famiglie. Si vedrà
di trovare una formula per garantire dei rimborsi a chi ha subito dei
danni. Le modalità sono da studiare. Abbiamo anche chiesto la revisione
sostanziale del regolamento dell’acquedotto comunale per maggiore tutela
degli utenti. Le difficoltà non mancano anche per gli amministratori dei
condomini».
A.R.
LA STAMPA
5/2/2009 Masso si stacca dalla parete di punta Crena
paura a varigotti, aurelia a rischio
La rete metallica e il muro di contenimento hanno impedito che finisse
sulla strada. Un sopralluogo ha escluso pericoli immediati
Sono stati il muro di contenimento in cemento armato e la rete
metallica, fissata alla parete di roccia, a contenere un masso di
notevoli dimensioni che nei giorni scorsi si è staccato da Punta Crena,
direttamente sopra la galleria sull'Aurelia.
Un incidente per fortuna senza particolari conseguenze, anche se la
terra finita su auto e moto che si trovavano nelle vicinanze è stata ben
visibile. Così come il tonfo sordo che hanno udito alcuni operai che
stavano lavorando a poche decine di metri.
È osì scattato di nuovo il timore di una frana per gli abitanti di
Varigotti, che ben ricordano i disagi subiti per la chiusura
dell'Aurelia in seguito allo smottamento a capo Noli.
Preoccupano le profonde crepe evidenti anche a occhio nudo e la cui
evoluzione sarebbe da tenere sotto controllo. Infatti la pressione che
tali massi provocano su rete metallica e chiodature potrebbe essere tale
da creare qualche rischio in un futuro non proprio così lontano. E
questo è il parere di molti residenti che, ogni giorno, passando nella
zona, rivolgono gli occhi in su quasi per monitorare personalmente i
movimenti.
Subito è scattata la segnalazione del comune di Finale alla Provincia,
competente per una parte dell'area, e altrettanto immediata la
disposizione dell'amministrazione Richeri di un sopralluogo da parte del
geologo, che è stato eseguito ieri mattina.
«A prima vista la situazione non sembra essere preoccupante - ha detto
l'assessore ai lavori pubblici Massimo Gualberti - Comunque il geologo
ha ritenuto necessario che venga staccato qualche elemento che sembra
non più ben radicato alla parete. Si è trattato di un semplice
smottamento e sembra, per ora, che le strutture di sicurezza esistenti
possano essere sufficienti a escludere qualsiasi conseguenza. Il
distacco c'è stato, ma non sembra grave e tanto meno significativo.
Abbiamo segnalato anche alla Provincia il caso per la parte di sua
competenza e pensiamo che anche l'ente provinciale disporrà le misure
necessarie per escludere i rischi di qualsiasi conseguenza».
S. An.
IL SECOLO XIX
1/2/2009 «Perdiamo 100 mila metri cubi d’acqua potabile»
Finale disperde in mare migliaia di metri cubi di acqua potabile. Lo
conferma l’assessore Massimo Gualberti alle prese con una serie di
interventi urgenti per rimediare alla salinità dell’acqua che si
registra, sempre più spesso, a Finalpia e Varigotti. Non sono mancate
denunce e proteste. Spiega: «Sono già stati appaltati i lavori di
sostituzione e potenziamento delle condotte idriche in via Barabina, via
Cadana e via Conti Vacca a Finalpia, ed i sondaggi per la realizzazione
(entro l’estate) del nuovo pozzo nella Valle Sciusa. Entro lo stesso
periodo sarà realizzato il nuovo locale tecnico per l’acquedotto di
Finalpia, entro il quale troveranno spazio i sollevamenti, la nuova
cabina elettrica e le attrezzature elettromeccaniche per la
distribuzione, secondo le necessità del momento, dell’acqua emunta dai
vari pozzi e dalle interconnessioni con la sorgente del Martinetto e
della rete di Finalmarina.
Nello stesso locale sarà altresì installato il dispositivo per il
controllo del “troppo pieno” della vasca di accumulo di Varigotti che, è
stato calcolato, disperde in mare oltre 100 mila metri cubi di acqua
potabile».
LA STAMPA
1/2/2009 Terremoto, scossa avvertita in tutta la Liguria
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter è stata
registrata oggi alle 15.52 dal sistema di rilevamento automatico della
Protezione civile della Regione Liguria: l’epicentro è stato individuato
in mare, ad una trentina di chilometri da Capo Noli (Savona) e avvertito
di riflesso in tutta la regione, soprattutto sulla costa.
Dalla protezione civile spiegano che si è trattato di un fenomeno di
«modesta entità», anche se lo spavento è stato grande, soprattutto nel
Levante, dove qualcuno avrebbe avvertito una sorta di boato in
coincidenza con la scossa. Numerose le telefonate ai centralini dei
vigili del fuoco, ma non si registrano danni.
L’epicentro è stato anche rilevato dalle 14 stazioni dell’Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia a 5,8 chilometri di profondità.
IL SECOLO XIX
immagine dell'IST. NAZ. di Geofisica e Vulcanologia


1/2/2009 Morto un altro delfino è allarme
Cosa succede ai delfini nello specchio acqueo davanti a Finale?
L'allarme è altissimo. Un altro esemplare, nello specifico una stenella
striata, ieri mattina, intorno alle ore 9, è stato trovato morto sul
litorale di Varigotti in corrispondenza dello stabilimento balneare
Albatros. Era un giovane delfino lungo un metro e 90 centimetri e di 65
chilogrammi di peso. Presentava segni superficiali sul capo, poco per
capire i motivi della sua morte. Solo una decina di giorno fa, sulla
spiaggia adiacente il porto di Capo san Donato, era stata ritrovata la
carcassa di un altro giovane delfino di circa un metro e mezzo e di 40
chilogrammi di peso, sul cui corpo erano visibili alcuni tagli nei
pressi della coda e la perdita dell'occhio destro, probabilmente causati
dall'urto contro un'imbarcazione.
Tanto è bastata a scatenare i dubbi e la caccia ai colpevoli. Questa
volta, i segni sono molto meno visibili ma a Finale Ligure sono in tanti
ad iniziare ad avere il sospetto che la morte di due delfini a poco meno
di 15 giorni non sia del tutto casuale.
«Già la volta precedente era sorto qualche sospetto sul decesso del
delfino trovato vicino al porto - ha detto il comandante della polizia
municipale Giuseppe Guglielmi, intervenuto sul posto insieme al delegato
di spiaggia della Capitaneria di porto e il personale di Finale Ambiente
- Questa volta le ferite sono meno visibili ma il dubbio sulla causa
reale della morte resta».
È infatti la seconda volta che il veterinario dell'Asl 2 dà ordine di
smaltire la carcassa. Questa volta l'Acquario di Genova, interpellato
per verificare se era possibile fare l'autopsia sul mammifero e
verificare la causa di morte, si è detto non interessato al caso.
Eppure lo spiaggiamento dei delfini è comunque insolito, in questo
periodo ancora di più perché concentrato sul Finalese.
Anche Carlo Lovisolo del WWF Finalese e primo operatore di whale
watching con l'organizzazione Blu west dichiara che solo l'autopsia
avrebbe potuto far luce sul caso.
«Non essendo evidenti segni di cicatrici, causate da urti contro
imbarcazioni o eliche delle stesse - ha detto Lovisolo - ed escludendo
la causa di morte per collisione con imbarcazione, rimane o la morte
naturale o per malattia, che può essere anche causata a volte da forme
d'inquinamento. Purtroppo, senza l'autopsia del povero delfino, non
possiamo sapere nulla di preciso».
Secondo il delegato di spiaggia di Finale Ligure Barbiroglio, il delfino
avrebbe potuto essere rimasto vittima di un tremaglio: «Considerato che
i segni rilevati sulla testa del mammifero sono comunque superficiali
non possono essere stati causati dall'elica di un'imbarcazione perché
sarebbero molto più profondi. Potrebbe forse essere finito in un
tremaglio, ma purtroppo non avendo potuto far eseguire l'autopsia non
possiamo sapere la causa di tale decesso». È toccato pertanto alla
Finale Ambiente smaltire la carcassa del mammifero.
L'ipotesi di inquinamento marino desta comunque preoccupazione tra gli
ambientalisti.
Il comandante della Guardia Costiera di Loano, Antonio Raffone, non ha
escluso l'ipotesi di malattie dell'animale.
«In questo caso, considerato che l'ultimo spiaggiamento della stessa
specie risale a poco meno di quindici giorni fa - ha detto Raffone, che
comunque ieri si è limitato a segnalare il fatto al delegato di spiaggia
di Finale Ligure, Barbiroglio - sarebbe stato preferibile eseguire
l'autopsia per verificare le cause di tale decesso.
Comunque è più probabile che un palamito, piuttosto che un tremaglio
abbia potuto ferire il delfino, se proprio dobbiamo trovare cause
materiali, anche perché le spadare, che erano pericolose per questi
mammiferi, sono ormai vietate».
Silvia Andreetto
IL SECOLO XIX
1/2/2009
Bocciata a Genova l'oasi naturale a Punta Crena
progetto life
È RIMASTO escluso, seppure per un soffio, il progetto per la creazione
dell'oasi naturalistica di Punta Crena, presentato nell'ambito del
progetto regionale "Life", dal WWF a cui ha aderito tramite una delibera
di giunta anche l'amministrazione Richeri. Su 60 progetti presentati ne
sono stati finanziati solo nove e quello di Finale Ligure è arrivato al
dodicesimo posto. «La Regione Liguria, forse, non ha capito l'importanza
strategica del progetto che ci avrebbe permesso di riqualificare l'area
di Punta Crena che, lo scorso anno, ha fatto diventare Varigotti meta
del turismo scolastico per tutta la primavera - ha sottolineato Lovisolo
- Sono stati infatti oltre 5 mila i bambini, provenienti dalle regioni
del Nord Italia, che accompagnati da guide hanno scoperto gli scorci
naturalistici e paesaggistici più belli di Varigotti. Un risultato
importante che lancia Varigotti come luogo ideale per il turismo
scolastico e che è stato raggiunto grazie al lavoro e alla
collaborazione della Cooperativa Strade, Sibilla e Tracce». Il progetto
era finalizzato a ripristinare i cartelli segnaletici delle piante che
si trovano sul percorso che è stato comunque già messo i sicurezza
grazie alla sensibilità dimostrata sia dall'ex amministrazione Cervone
che Richeri. «Resta da recuperare la torre e le due stanze che oggi sono
abbandonate ed in uno stato vergognoso per un posto bello come Punta
Crena che dovrebbe diventare uno dei punti di forza del turismo
finalese» ha concluso Lovisolo.
IL SECOLO XIX